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I Viaggi del Barbaro, la decisione sul re-design

Continuano I Viaggi del Barbaro che Directo e InTime vi propongono al fine di realizzare una guida per orientarsi e decidere al meglio la revisione del proprio sito web. Oggi parliamo del re-design del sito, indicando quelli che sono i punti essenziali per passare ad una totale revisione del sito istituzionale. Scopriamoli insieme

Continuiamo a raccontarvi “I Viaggi del Barbaro“, durante i quali cerchiamo di proporvi una guida per rivedere al meglio e ottimizzare il modo di comunicare online. Decidere di “rivedere” la propria comunicazione online non è cosa facile anche se dovrebbe essere uno degli obbiettivi fondamentali e costanti di un’azienda.

Uno dei punti chiave della presenza online di un brand è senza dubbio il proprio sito istituzionale, il fatto che il vostro sito rispecchi alcuni dei punti riportati in questo articolo non indica necessariamente che occorre un intervento sostanziale. Ad esempio, se i tempi di caricamento sono lunghi non è necessario pensare a un re-design completo: sarà sufficiente affidarsi a un web designer esperto affinché si occupi, con un’analisi dettagliata, di determinare le cause di questo problema  e di apportare le necessarie modifiche. Anche se il vostro sito stesse perdendo visitatori, potrebbe non essere affatto colpa di un design datato o mal progettato: il vostro problema potrebbero infatti, più semplicemente, essere i contenuti. Rivedere i contenuti è senz’altro più semplice che non ripensare interamente un sito.



In ogni caso se varie delle situazioni descritte corrispondono allo stato attuale del vostro sito, dovreste affidare a un web designer o a un team di sviluppo fidato l’incarico di risolvere i problemi riscontrati, in modo da non restare indietro.

In generale è consigliabile verificare lo stato del proprio sito online costantemente, impostando degli “indici di performance” che ne identifichino l’efficacia e che ci segnalino i malfunzionamenti laddove questi siano presenti, uno strumento utile per il monitoraggio del sito aziendale è indubbiamente Google Analytics.

In conclusione, se la vostra sensazione è che sia arrivato il tempo di fare qualcosa, contattate un web designer o uno studio e fate una bella chiacchierata con loro, evidenziando le cose che secondo voi non vanno: potranno sicuramente darvi una mano nel decidere se al vostro sito sarà sufficiente qualche ritocco, o se viceversa non sia giunto il tempo per un completo re-design.

A quando risale l’ultima revisione completa a cui avete sottoposto il vostro sito?

Contrariamente a quanto si possa immaginare, la risposta a questa domanda non è un forte indicatore riguardo alla necessità di rinnovare un sito. In linea di principio  dovreste aggiornare almeno l’aspetto del sito ogni tre anni, e le sue funzionalità ogni cinque. Questa discrepanza è spiegata dal fatto che nonostante le tecnologie si evolvano rapidamente, esse non sono altrettanto rapide quanto le tendenze del design.

Se non siete in grado di stabilire a quando risale l’ultima revisione completa del vostro sito web, ecco un buon indicatore del fatto che potrebbe essere giunto il momento di rivedere le cose, semplicemente perché la tecnologia e le tendenze del design si sono presumibilmente evolute in modo significativo da allora (ad esempio: responsive web design, HTML5, CSS3, integrazione coi social media, design minimalista..).

Ad ogni modo, come già detto questa domanda non è la più importante: siti diversi hanno scopi diversi, e dunque necessità di aggiornamento diverse.

Un dato che potrebbe aiutarvi a comprendere da quanto tempo non effettuate una revisione del vostro sito è la seguente: L’anno del Copyright nel vostro footer corrisponde all’anno in corso? Se la nota sul Copyright a pié di pagina sul vostro sito riporta un anno anteriore a quello in corso, è probabile che il vostro sito non venga aggiornato da mesi. Se la data riportata è ad esempio il 2010, gli utenti penseranno che il sito non viene aggiornato da ormai due anni. Se la data in questione è addirittura anteriore al 2008, è proprio giunto il momento di fare qualcosa.

Le variabili da prendere in considerazione sono quindi di diversa natura: dagli aspetti SEO inerenti il traffico sul sito, il tempo di permanenza e la “qualità” dei visitatori, all’anno di Copyright; dalla navigabilità su dispositivi mobile, all’integrazione con i social network e con le contemporanee forme di sharing dei contenuti.

Per saperne di più fai come il Barbaro, confrontati con i tuoi competitor e inviaci la tua analisi a request@directo.it, costruiremo insieme una valutazione del tuo sito aziendale.

(tutte le vignette de “I Viaggi del Barbaro” sono realizzate dall’illustratore Riccardo Pieruccini)
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Beatrice Nolli
Social media consultant, contributor su InTime, ideatrice e conduttrice di #socializerIT, voice of PizzaCast, mamma@work. Ho iniziato ad occuparmi di social media marketing anni fa e adesso non riesco più a smettere!
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2 Commenti

  1. un sito, al contrario dell’abito, fa il monaco!!! 🙂
    Personalmente penso che approdare in un sito aziendale poco curato e non aggiornato rimandi ad un sentimento di dubbio sulla dinamicità e sull’operatività dell’Azienda stessa.
    Non che sia necessariamente così, ma nella maggior parte dei casi si perde reputazione, rispetto magari alla concorrenza che invece investe e cura la propria immagine in rete…

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