È uscito da poco nelle librerie "People are Media - Il business digitale nell'era dei selfie", libro scritto da Aldo Agostinelli e Silvio Meazza con la prefazione di Marco Montemagno. È un libro che ci porta a riflettere su quanto il digitale sia oggi sempre più parte delle nostre vite e di quanto sia cambiato il modo di comunicare. Un viaggio di consapevolezza tra social media, IoT, E-commerce, Big Data, Blockchain, tecnologie che servono per migliorarci.
Facebook continua a copiare funzionalità da Snapchat. Dopo aver preso di mira le Stories, e portandole su Instagram, WhatsApp, Messenger, e i filtri, adesso è la volta di Streak, la funzionalità che mostra quanti giorni consecutivi si chatta con un amico. Alcuni utenti hanno segnalato la funzionalità su Messenger e Facebook ha confermato i test.
Il prossimo 3 dicembre l'SMS compie 25 anni e per ricordare questa data storica Facebook ha presentato una ricerca su Messenger che spiega come è cambiato il modo di usare la messaggistica e quale ruolo gioca oggi. Se l'SMS era soltanto testuale, oggi app come Messenger hanno introdotto la comunicazione visiva. Dalla ricerca emerge anche che lo scambio di messaggi via app agevoli la conversazione di persona del 52%.
Twitter c'ha preso gusto, è il caso di dire. Dopo aver portato il numero dei caratteri da 140 a 280, l'azienda guidata da Jack Dorsey rompe un altro limite. Si tratta di quello per il nome solitamente contenuto all'interno dei 20 caratteri. Ebbene, da oggi lo spazio a disposizione si allunga fino a 50 caratteri.
I Social Media sono grandi strumenti di comunicazione, sono strumenti che rendono la conversazione più aperta, diretta, orizzontale. Ma spesso la conversazione si trasforma in discussione, per poi finire in disputa. Per capirne meglio, ne parliamo con Bruno Mastroianni, autore de "La disputa felice" che ci svela la regola per trasformare la discussione in una "disputa felice".
Twitter, come annunciato alla fine del mese di settembre, ha aumentato per davvero i caratteri da 140 a 280 caratteri, perdendo, forse, l'elemento che più di ogni altro caratterizzava questa piattaforma dalle altre. Per questa occasione abbiamo chiesto l'opinione di illustri esperti e personalità del web, come Vera Gheno, Veronica Gentili, Vincenzo Cosenza, Riccardo Scandellari, Giovanni Boccia Artieri, Pier Luca Santoro, Gianluigi Tiddia che commentano questa scelta.
Facebook in questi giorni sta affrontando un momento delicato a causa delle interferenze della Russia nelle ultime elezioni presidenziali. Un momento che però non ha interferito sulla crescita dell'azienda e della piattaforma. Nel terzo trimestre i ricavi sono cresciuti del 47% su base annua e il numero degli utenti complessivo è di 2,07 miliardi. Mentre il 10% sono utenti duplicati e 2-3% sono utenti fake.
La terza trimestrale di Twitter alla fine è stata premiata da Wall Street: il titolo TWTR ha chiuso ieri con +18,49%. Nonostante i ricavi siano in calo, su base annua, del 4% e nonostante l'ammissione di aver "gonfiato" i numeri della base utenti dal 2014 ad oggi. Piccoli segnali, ma ancora niente di concreto.
TikTok lancia Footnotes, un sistema di verifica collaborativa simile a Community Notes. Un modello ibrido che combina il fact-checking professionale con il contributo degli utenti. Per ora negli Usa, ecco come funziona.
OpenAI sta pensando ad un proprio social media. Tra rivalità con Elon Musk e bisogno di dati, ecco perché potrebbe cambiare il panorama delle piattaforme digitali.
Il processo antitrust che vede FTC contro Meta è senza dubbio storico. Al centro le acquisizioni di Instagram e WhatsApp, con l’obiettivo di separarle dall’azienda. Un caso che potrebbe cambiare il futuro dei social media.
ChatGPT 4o ora consente di generare immagini di personaggi famosi in contesti realistici, ma mai avvenuti. Un passo avanti che solleva rischi concreti di disinformazione visiva. Ecco cosa sta cambiando, come riconoscerlo e perché serve essere responsabili.
Meta AI è arrivata da poco in Italia. Ma ci sono due aspetti che vanno approfonditi: l’uso dei dati pubblici degli utenti e l’impossibilità di disattivare l’IA. In questo articolo provo a verificare le implicazioni, tra privacy, consenso. E anche un confronto con Grok di X.