Il 17 dicembre di 245 anni fa nasceva il grande compositore classico tedesco Ludwig van Beethoven, uno dei più celebri e amati della storia. E Google con questa occasione gli dedica un doodle interattivo particolare che ripercorre le sue opere e mette alla prova gli utenti nel comporre la melodia esatta prima di procedere a quella successiva.
Secondo concerto dell'edizione 2015 di PappanoInWeb, l'evento con cui TIM e l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia portano ancora una volta la grande musica classica sul web. Il concerto di stasera, che potrete seguire in live streaming a partire dalla 20:30 anche qui sul nostro blog, prevede musiche musiche di Ludwig van Beethoven e Luigi Cherubini.
Secondo appuntamento stasera alle 20:30 con il secondo appuntamento di Pappanoinweb, il progetto nato dalla collaborazione tra Antonio Pappano e Telecom Italia. Protagonista della serata è proprio il Maestro Antonio Pappano che proporrà brani di Beethoven e di Dallapiccola
Meta AI è arrivata da poco in Italia. Ma ci sono due aspetti che vanno approfonditi: l’uso dei dati pubblici degli utenti e l’impossibilità di disattivare l’IA. In questo articolo provo a verificare le implicazioni, tra privacy, consenso. E anche un confronto con Grok di X.
Secondo il NYT, la UE sarebbe pronta a sanzionare X per violazione del Digital Services Act. Il caso potrebbe trasformarsi in un nuovo conflitto tra UE e USA, e accentuare le tensioni già alle stelle per via dei dazi.
Come sta cambiando il mondo del lavoro nel 2025 nell'era della IA? I dati diffusi da LinkedIn sulle skill professionali in crescita, ci aiutano a scoprire le competenze necessarie per affrontare questo grande cambiamento.
I social media hanno superato la TV come mezzo principale per informarsi, ma la fiducia verso queste piattaforme è molto bassa. Il rapporto AGCOM ci restituisce la fotografia di una informazione debole e la conferma dell'algoritmo del proprietario.
Digital Trust Index 2025 di Thales mostra un calo nella fiducia digitale: se le banche sono al 44%, i social sono al 4%. 82% abbandona brand per dati a rischio.