Dopo la panoramica mondiale sulle startup del precedente articolo, vediamo qual è la situazione italiana degli investimenti, grazie ai numeri diffusi da StartupItalia! e FinSMEs.
Come di consueto dicembre è il mese di resoconti e considerazioni su quanto è accaduto nell’anno che si sta per concludere. I numeri sono sempre protagonisti e ci offrono una panoramica precisa, anche se in parte suscettibile di interpretazioni diverse.
Nel precedente articolo ho parlato dell’infografica realizzata da Coupofy, che offre un’idea d’insieme dell’ecosistema startup mondiale; al termine vi invitavo però ad approfondire i dati sulle startup italiane da fonti nazionali ufficiali per avere una visione più precisa e aggiornata sul loro numero. Per una valutazione e un confronto sul tema degli investimenti in Italia invece, oggi ci vengono in aiuto i dati diffusi da StartupItalia! e FinSMEs.
E qui, come era ovvio aspettarsi, le proporzioni ci danno contezza della consistenza dell’ecosistema startup nazionale.
Abbiamo visto infatti quali sono i cosiddetti “unicorni”, ovvero startup la cui valutazione supera il miliardo di dollari; abbiamo visto acquisizioni per cifre da capogiro (come i 19 miliardi di dollari per Whatsapp). In Italia si parla di 1 miliardo di euro di investimenti e finanziamenti da destinare alle startup di casa nostra, come obiettivo complessivo da raggiungere entro il 2018.
Ma veniamo ai dati che sono stati raccolti da StartupItalia! e FinSMEs direttamente dalle notizie comunicate da startup e investitori durante questo ultimo anno. Nel 2015 in Italia sono stati raggiunti 97,977 milioni di euro in 74 operazioni di investimento.
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Un numero preciso ma che, per la natura della raccolta dei dati, come dichiarato da Startup Italia, non può tenere conto della totalità dei finanziamenti; alle operazioni di investimento inferiori ai 300.000 euro infatti viene data raramente evidenza e comunicazione dagli stessi investitori o dalle startup che li ricevono.
Ad ogni modo si rimane verosimilmente entro la soglia dei 100 milioni, ben al di sotto dell’obiettivo di 1 miliardo da raggiungere in meno di 3 anni. Ce la faremo?
Opinioni a parte, un dato su tutti sembra pesare sulla risposta a questa e ad altre domande sull'”ecosistema italico”, ed è la distribuzione dei fondi raccolti: dei quasi 98 milioni di investimento totale, 63,5 sono stati raccolti da due sole società. Startup italiane… in parte. Si chiamano Gelesis (che ha raccolto 31,5 milioni) e M.Gemi (che ha ricevuto quest’anno 32 milioni), società che hanno i loro centri di ricerca e sviluppo rispettivamente in Salento e a Firenze ma entrambe la sede legale a Boston.
Il finanziamento più alto ricevuto da una startup italiana è quindi quello di MoneyFarm con 16 milioni di euro.
Sono dati che fanno riflettere. Qual è la vostra opinione?
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