All’interno di un panorama social media in continuo cambiamento c’è una piattaforma che, nonostante tutto, riesce a mantenere equilibrio, a crescere e ad essere attraente: è LinkedIn.
Fino a qualche anno fa, diciamo in maniera più netta, fino alla pandemia, eravamo abituati a considerare il panorama dei social media costituito da piattaforma che, più o meno – al netto del famigerato copia-incolla di alcune funzionalità – era costituito da piattaforme con caratteristiche ben definite.
Abbiamo sempre considerato Twitter la piattaforma per eccellenza dove tenersi informati, e informare; abbiamo sempre considerato Instagram la piattaforma del visual, delle immagini e dei video, associandola spesso al crescente fenomeno dell’influencer marketing; abbiamo sempre considerato Facebook una piattaforma generalista, nata con l’idea di mettere in contatto ex-amici, poi diventata una piattaforma globale. E poi c’era LinkedIn e c’è ancora oggi, con i suoi 20 anni compiuti da poco.
LinkedIn fino a poco tempo fa, era considerata il luogo dedito ai professionisti per eccellenza, il luogo dove spesso il contenuto erano le esperienze professionali degli utenti, spesso percepito come un mondo lontano dalle dinamiche mutevoli degli altri social media.
Infatti, mentre le altre piattaforme sperimentavano cambiamenti nei loro algoritmi o addirittura venivano ridimensionate, LinkedIn stava subendo una trasformazione. E c’è un momento in cui questa trasformazione avviene ed è nel 2026, con l’acquisizione della piattaforma da parte di Microsoft per 26,2 miliardi di dollari nel 2016. Da quel momento in poi LinkedIn ha cambiato volto ed è diventata la vera piattaforma social business media del panorama.
Chi scrive non è mai stato tanto affascinato, in passato dalla piattaforma. Sono stato sempre dell’idea, forse un po’ passata oggi, che ognuno dovesse usare la piattaforma che più rispecchiasse le proprie di caratteristiche. Questo per meglio sviluppare il proprio spazio digitale e per comunicare al meglio. Non lo nascondo, il mio spazio digitale, negli anni, partendo da questo blog, che è la mia casa, ha potuto esprimersi al meglio grazie anche a Twitter, in tutti i sensi. E LinkedIn rimaneva sempre un po’ ai margini tra le piattaforme che usavo per comunicare al meglio.
Ma oggi, all’interno di questo panorama dei social media che subisce, quasi quotidianamente trasformazioni importanti, va dato atto a LinkedIn (e a Microsoft) di aver saputo intraprendere una strada stabile, di aver saputo mantenere l’equilibrio, senza lasciarsi trascinare troppo dalle mode.
Certo, Microsoft ha agito in modo intelligente – a differenza di altri – valorizzando la piattaforma, secondo i propri piani di sviluppo, e facendola diventare, a tutto tondo, una piattaforma social media, senza snaturarla. E questo si vede nei dati di crescita della piattaforma.
Microsoft ha affermato che gli utenti LinkedIn, nella primavera di quest’anno, hanno condiviso il 41% in più di contenuti rispetto allo stesso periodo nel 2021. Si tratta di una crescita sorprendente per una piattaforma, come dicevamo prima, con vent’anni di storia, ed è un segnale di quanto il panorama dei social media si trovi in un grande momento di turbolenza.
E così, all’interno di un panorama social media che cambia, gli utenti per potersi costruire il proprio spazio ed emergere si trovano di fronte a Twitter, che oggi si chiama X, che vive una fase, controversa, di grande transizione ma che fa leva su X Premium, la versione a pagamento; si trovano di fronte Facebook e Instagram che, per rincorrere TikTok sono cambiate moltissimo, rischiando di snaturarsi; si trovano di fronte a TikTok, la vera piattaforma che tutti temono, che poggia tutto sui video e che ha caratteristiche ben definite.
Insomma, coloro che desiderassero autopromuoversi in stile classico sui social media, quasi non resta che LinkedIn, come ultima spiaggia. E questo accade anche considerando il fatto che molti di quelli che hanno abbandonato Twitter, sperando di trovare di meglio su Mastodon o su Bluesky, restano delusi per lo più, guardano LinkedIn sotto altri punti di vista, iniziando a rivalutarlo.
Per chiarezza, il tema del lavoro, della professionalità su LinkedIn resta centrale. Ma, per il fatto che è diventata una piattaforma social media, implementando le caratteristiche di base come testo-video-immagini, riesce pian piano a soddisfare le esigenze di chi vuole una piattaforma per costruire il proprio spazio.
Negli ultimi anni, LinkedIn ha introdotto strumenti per newsletter, podcasting, video e audio, rendendoli disponibili a tutti gli utenti, non solo agli influencer. A differenza di Instagram e Facebook, che cambiano spesso i loro algoritmi con l’introduzione di nuovi prodotti, LinkedIn, da questo punto di vista, mantiene una certa continuità.
E poi, mentre Meta e Twitter/X si allontanano dal mondo delle notizie e riducono i collegamenti agli articoli, LinkedIn sta rafforzando i suoi sforzi nella cura dei contenuti e collabora con creatori ed editori. L’azienda sostiene che agli utenti piaccia vedere contenuti “basati sulla conoscenza”, registrando un notevole calo nell’anno precedente nel numero di utenti che desiderano visualizzare post diversi.
LEGGI ANCHE:
LinkedIn, 20 anni di storia che hanno cambiato i social media
LinkedIn sta diventando molto più di una piattaforma per la ricerca di lavoro; è diventato il luogo dove la professionalità si fonde con la condivisione personale, permettendo di costruire un’identità digitale autentica e coerente. La sua crescita straordinaria e la sua stabilità stanno attirando sempre più utenti in cerca di un ambiente in cui possono esprimersi e sviluppare la propria presenza online in modo professionale e significativo.
Va aggiunto poi che la condivisione personale su altre piattaforme è in calo un po’ ovunque. La paura di Meta nei confronti di TikTok ha finito per modificare non solo il tipo di contenuto che promuove, ma anche le priorità del suo feed principale: ora contano di più gli interessi, non gli amici, come accadeva un tempo. La condivisione personale si è spostata verso spazi più effimeri o quasi privati, come appunto le “Storie” o i messaggi diretti.
Twitter/X, nel frattempo, è diventato imprevedibile, con regole che cambiano ogni giorno, spesso a seconda del capriccio del suo nuovo proprietario Elon Musk.
Il modello di business di LinkedIn, basato sulla vendita di abbonamenti a venditori e reclutatori, conferisce alla piattaforma una buona stabilità. In questo modo, non è dipendente dalla pubblicità, come invece lo sono molte altre piattaforme, e lo rende meno sensibile alle fluttuazioni dell’attenzione degli utenti.
LEGGI ANCHE:
Inoltre, su LinkedIn, esiste un dato che non è di poco conto. La maggior parte delle persone preferisce certamente la noia aziendale alla diffusione di odio, razzismo e molestie, un problema che sta aumentando a dismisura su altre piattaforme. Su LinkedIn, le persone tendono a esprimere le loro opinioni con maggiore attenzione, sapendo che anche il datore di lavoro, o il reclutatore – a seconda dei casi – potrebbe leggerle.
E quindi, LinkedIn sta vivendo una sorta di rinascita, sta diventando un luogo dove la professionalità si sposa con la condivisione personale. È un ambiente che attrae sempre più utenti in cerca di stabilità, crescita professionale e l’opportunità di costruire un presenza digitale autentica. La sua evoluzione sta ridefinendo il modo in cui le persone concepiscono e utilizzano i social media, rendendolo una piattaforma ormai unica nel suo genere nel panorama dei social media.
LinkedIn si sta affermando come una sorta di rifugio in termini di stabilità e professionalità online. La sua forte connessione con il mondo del lavoro lo rende una scelta affidabile per coloro che cercano di condividere contenuti in modo costruttivo e di costruire la propria reputazione in un ambiente online in continua evoluzione. Con una crescente attenzione ai contenuti informativi e alla collaborazione con creatori di contenuti.
LinkedIn sembra quasi indicare la strada giusta per mantenere il suo status di piattaforma social media sempre più rilevante nel futuro.
I numeri di LinkedIn nel 2023
Alcuni numeri su LinkedIn oggi.
Gli utenti a livello globale sono oltre 930 milioni; in Italia sono 18 milioni e il nostro paese è il terzo in Europa per numeri di utenti, dietro Uk (36 milioni di utenti) e Francia (27 milioni di utenti).
Dato interessante è che oggi il 16,4% delle persone superiore ai 18 anni in tutto il mondo ha un account LinkedIn.
Solo negli Usa gli utenti registrati solo oltre 200 milioni; in India oltre 100 milioni.
E, infine, il 43,2% degli utenti globali di LinkedIn sono donne; il 56,8% degli utenti globali di LinkedIn sono uomini.