Ecco uno sguardo completo sulla Gen Z, a confronto coi Millennials, rispetto al suo rapporto con digitale e i social media. Ma l’indagine di Changes Unipol e Kkienn indaga anche le relazioni sentimentali. Il 38% dei giovani della Gen Z ha avviato una relazione sentimentale o sessuale con una persona che hanno conosciuto online.

Baby Boomers e Gen X sono cresciuti in un mondo prevalentemente analogico. E poi, ad un certo punto delle loro vite, sono entrati in contatto con il digitale, iniziando ad integrarlo nella loro realtà. Questo fenomeno di transizione è stato un momento importante, poiché hanno imparato a sfruttare le nuove tecnologie digitali, pur mantenendo una distinzione netta tra il mondo virtuale e quello reale. Per loro, il digitale era un’aggiunta al mondo fisico.

La generazione successiva, nota come Gen Z, è cresciuta in un ambiente in cui il digitale era una parte integrante della loro realtà quotidiana. Non c’è stata separazione tra virtuale e reale; invece, esiste una sola realtà – una realtà “onlife”. Per la Gen Z, il digitale è come un’estensione delle loro vite, lo vedono come un potenziamento delle loro capacità.

Questo cambiamento ha avuto un impatto notevole su molte sfere della vita, inclusi i vertici delle grandi aziende tecnologiche e le start-up di successo. È diventato comune osservare che queste organizzazioni sono guidate da giovani talenti. La loro familiarità innata con il digitale e la sua interconnessione con il mondo reale li rende dei veri e propri pionieri in questo nuovo paradigma.

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Un’indagine socio-culturale condotta da Changes Unipol ed elaborata da Kkienn, denominata “Osservatorio Generation Ship, ha rivelato spunti interessante per quanto riguarda l’uso del digitale e dei social media.

La relazione con i social media, dal punto di vista dell’utilizzo è la seguente.

La Gen Z e i social media nel 2023 in Italia

Posto il ruolo trasversale che gioca WhatsApp, usato dall’87% della fascia 16-22 anni (Genz), dal 76% dei Millennials, fino ad arrivare all’81% dei Baby Boomers, gli utenti più giovani restano ancora fedeli a Instagram (81% fascia 16-22 anni) e a TikTok (52% fascia 16-22 anni).

Mentre i Millennials preferiscono piattaforma social media come Instagram e Facebook (entrambi al 70%) e YouTube (59%).

Ma ci sono alcune considerazione ulteriori da fare.

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Il Digitale come Realtà Integrata: per la Gen Z, il digitale non è un’entità separata, ma piuttosto una parte integrante del loro mondo. Vedono il digitale come il “reale” in tutto ciò che fanno, sia che si tratti di comunicazione, apprendimento o lavoro.

Familiarità con il Digitale fin da piccoli: avendo conosciuto il digitale sin da bambini, i membri della Gen Z sono cresciuti con una conoscenza innata delle tecnologie digitali e delle sue regole, il che li rende naturali adattabili e competenti nell’uso della tecnologia.

Consapevolezza dei Rischi: la Gen Z è più consapevole dei rischi legati alla tecnologia, compresi temi come la privacy e la sicurezza online. Questa consapevolezza li rende più cauti nell’uso delle tecnologie digitali.

Non Digital Addicted: contrariamente a una percezione comune, la maggior parte della Gen Z non è necessariamente dipendente dal digitale. Hanno superato gli entusiasmi dei neofiti e utilizzano la tecnologia in modo più equilibrato.

Ottimismo Digitale: la Gen Z tende ad avere un atteggiamento ottimista verso la tecnologia digitale. Non sono apocalittici riguardo alle conseguenze negative, ma piuttosto vedono il digitale come una fonte di opportunità.

Utilizzo del Digitale per tutto: la Gen Z utilizza il digitale per svolgere una vasta gamma di attività, dall’apprendimento alla comunicazione, alla ricerca di lavoro e alla creazione di opportunità nella sfera pubblica.

I Social Media come ponte verso il Mondo: utilizzano i social media non solo per comunicare con amici e familiari, ma anche per entrare in contatto con il mondo, creare reti professionali e partecipare attivamente alla sfera pubblica.

Apprendimento continuo: la Gen Z utilizza il digitale per apprendere costantemente cose nuove, piuttosto che limitarsi a migliorare le competenze già acquisite.

Generazione di Valore: i membri della GenZ vedono il digitale come strumento per generare “valore” nella sfera pubblica, cercando opportunità di lavoro, formazione, connessione e partecipazione attiva alla società.

Dunque, la Gen Z è una generazione che ha integrato completamente il digitale nella propria vita, utilizzandolo come mezzo per apprendere, comunicare e creare valore in vari aspetti della loro esistenza. La loro familiarità con la tecnologia e la loro prospettiva ottimista la rendono una forza influente nella società digitale odierna.

La Gen Z e le relazioni sentimentali

La stessa indagine socio-culturale, condotta sempre da Changes Unipol ed elaborata da Kkienn, “Osservatorio Generation Ship“, ha rivelato poi interessanti tendenze riguardo alle relazioni sentimentali e sessuali nella Gen Z italiana.

Il rapporto indica che il 38% dei giovani della Gen Z ha avviato una relazione sentimentale o sessuale con una persona che hanno conosciuto online. Questo dato suggerisce che i social network stanno rivoluzionando il modo in cui i giovani costruiscono i loro legami affettivi.

Dalla ricerca emerge poi una curiosa discrepanza: nonostante l’ampia presenza online, la Gen Z è meno incline a utilizzare app di incontri rispetto ai Millennials, con solo il 26% dei giovani tra i 16 e i 22 anni che le utilizza. Questo può essere attribuito principalmente ai timori di incontrare persone diverse da come si presentano online (46%) o malintenzionati (39%), oltre ai dubbi sulla superficialità di una relazione basata sull’aspetto fisico (39%).

Per i Millennials, invece, le app di incontri sono più diffuse, con il 37% che ne fa uso. Inoltre, il 41% di loro utilizza queste app a scopo sessuale, mentre solo il 38% della Gen Z lo fa. Al contrario, i Baby Boomers si affidano a tali app per cercare relazioni stabili (55%).

Le differenze di genere emergono anche nell’uso delle app di incontri. Solo il 15% delle donne della Gen Z le ha utilizzate, di cui il 41% per curiosità o per passare il tempo e il 19% per scopi sessuali. Nel complesso, le donne sembrano meno propense degli uomini (25%) a utilizzare app di incontri.

Gen Z e modelli imposti di bellezza

Un aspetto significativo è la pressione esercitata dai modelli di bellezza imposti dai social network. Il 51% dei giovani della Gen Z afferma di sentirne la pressione. Questo fenomeno è particolarmente evidente tra le giovani donne, che vengono influenzate dalla “narrazione” della perfezione veicolata dai social e dalle app, causando insicurezza e disagio legati all’aspetto fisico.

Tuttavia, nonostante la pressione dei canoni estetici imposti dai social, emergono segnali di cambiamento. Il 68% degli intervistati ritiene che i social promuovano immagini di persone perfette, ma la body positivity sta guadagnando terreno, specialmente tra le generazioni più giovani.

In conclusione, l’Osservatorio Generation Ship ci offre uno sguardo accurato sulla Gen Z e il suo rapporto col digitale e i social media. E rivela, anche, come le relazioni sentimentali e l’immagine corporea siano profondamente influenzate dalla digitalizzazione e dai social network, con la Gen Z che sta sperimentando una libertà e una fluidità nelle relazioni mai viste prima, ma anche affrontando nuove sfide legate all’aspetto fisico e alla pressione dei canoni di bellezza online.

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Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.

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