Ccleaner, il popolare software usato spesso per ripulire il proprio pc, è stato violato da alcuni hackers. I pirati informatici hanno nascosto un malware all’interno del software facendo in modo che questo possa poi infettare tutti i pc che usano il software. Si parla di circa 2,3 milioni di pc infettati.
Un gruppo di hackers, di cui ancora non si conosce molto, è riuscito a violare Ccleaner, software molto popolare ed usato spesso per fare pulizia all’interno del proprio pc. Il gruppo di pirati informatici è riuscito a nascondere all’interno del software un malware capace di infettare i pc sui quali è presente il software. Si parla di numeri molto alti, dalle stime sembrerebbe che i pc infettati possano essere 2,3 milioni. Ccleaner è un software molto utilizzato di solito per ripulire il proprio pc, per eliminare spazio all’interno del proprio disco fisso. Una pratica che si è diffusa anche sui dispositivi mobili. A scoprire la violazione sono stati i ricercatori di Cisco Talos.
Lo scorso mese di luglio la Piriform, la società che ha realizzato e prodotto il software fino ad allora, è stata acquisita dalla Avast, azienda molto conosciuta per il software anti-virus. In quell’occasione si disse che Ccleaner è usato da 130 milioni di persone, 15 milioni da mobile ed è stato scaricato oltre 2 miliardi di volte (novembre 2016).
Le versione del software che risultano infette sono quelle aggiornate nel periodo di tempo che va dal 15 agosto al 12 settembre. Controllate subito la vostra versione, dunque, quella infetta è la 5.33 che al momento è stata rimossa e non è più disponibile per il download. I ricercatori di Cisco fanno però sapere che molti utenti sono ancora a rischio e rimarranno purtroppo in questa situazione anche dopo l’aggiornamento del loro software CCleaner.
Una volta installato il malware, gli aggressori hanno potenzialmente accesso al computer dell’utente e ad altri sistemi connessi per rubare dati personali sensibili o credenziali che potrebbero essere utilizzate per l’online banking o altre attività online. In modo analogo al malware Nyetya diffuso a fine giugno, anche in questo caso gli aggressori hanno violato un software legittimo e affidabile, trasformandolo in un’applicazione dannosa.
Quindi fate attenzione, controllare la versione del software e il vostro pc.