Era questo il tema dell’ ultimo “Web 2.0 Summit”, il massimo evento mondiale sul mondo del web, che si è tenuto a San Francisco dal 5 al 7 novembre scorso. Il Web incontra il mondo. Si perchè l’attenzione si è concentrata sopratutto sul fatto che la realtà virtuale, quella online, e la reale, quella offline, sinora hanno proceduto per vie parallele, senza mai incontrarsi di fatto. Lo scopo del Summit è stato proprio quello di trovare possibilità dii incontro o di applicazioni tra i due mondi. Perchè proprio di mondi parliamo. L’era del web 2.0 ha scatenato il fenomeno del socialnetwork, della condivisione della conoscenza attraverso il web, della diffusione di mezzi di comunicazione moderni, alternativi, ma molto più efficaci. Un esempio su tutti le ultime elezioni americane che, grazie alla lungimiranza di Obama, hanno fuso le due realtà in una veramente globale. Ora si tratta di tradurre quanto fatto in qualcosa di concreto, di tangibile per il mondo offline.
Al Gore, che tutti conosciamo oltre che per i suoi trascorsi politici, ma anche per il suo impegno per la salvezza del clima e che ha chiuso il lavori del Summit, ha portato la sua idea, che condivido. In sostanza lui dice, ora che abbiamo realizzato la comunità virtuale che abbiamo sviluppato nuovi modi di comunicare più velocemente, perchè non provare a dare a questa comunità una coscienza, una consapevolezza reale che possa utilizzare gli strumenti che il web 2.0 fornisce. Prendiamo coscienza dei problemi dell’ambiente anche attraverso il web fornendo ideee e soluzioni. Ha sottolineato un punto che condivido molto e cioè che il web non deve essere solo una passione, ma deve diventare anche uno strumento sociale.