Il Corporate Blog come strumento di comunicazione sempre efficace per creare engagement col proprio pubblico. Se ne è parlato anche al recente TechnologyBiz che si è tenuto a Napoli mercoledì e giovedì scorso con Elena Renga e Massimo Petrucci
Al recente TechnologyByz di Napoli si è parlato con due esperti di web marketing, Elena Renga e Massimo Petrucci, anche di corporate blog, ovvero di quanto i blog aziendali, lanciati alcuni anni fa (esattamente 15 anni fa), possano riproporsi con forza ancora maggiore dopo il boom dei social network. I siti “vetrina” non funzionano più. Soprattutto se statici, poco aggiornati, impersonali. Creano poco engagement nei visitatori e rischiano di rimanere isolati, penalizzati dai motori di ricerca. Un blog aziendale, invece, consente di informare e interessare chi legge, riportando la storia dei prodotti e dell’azienda.
“Negli ultimi anni – afferma Elena Renga – è cresciuto il numero delle aziende che hanno deciso di investire nel Corporate Blog per via di tutta una serie di vantaggi: per esempio, un migliore posizionamento SEO legato al link building e al maggiore traffico organico, l’engagement degli utenti, la possibilità di dare spazio alle recensioni di chi ha già acquistato il nostro prodotto e la creazione di una community”.
Non mancano gli strumenti di divulgazione dei post che vanno dal social bookmarking, alla diffusione di comunicati stampa, al feed RSS, alle mailing list, alla immancabile interazione con i social network. Riguardo a questi ultimi, nonostante siano sempre più visti come un’attrazione, ci sono da evitare diversi errori tra i quali quello di non “ascoltare” impostando una comunicazione monodirezionale, non diversificare i contenuti sulla base del social network scelto, non dare spazio al confronto ignorando o cancellando i commenti negativi o, al contrario, mettersi in mostra elogiando in modo esagerato i propri prodotti.
“I social network – continua Elena Renga – sono un ottimo strumento per interagire e confrontarsi con la comunità di utenti e sono utilissimi per dare visibilità ai contenuti del Corporate Blog. Non possono, però, sostituirlo del tutto. Il motivo è che nei social network la comunicazione non deve essere invasiva, deve rimanere molto veloce ed essere contenuta in poche righe. Nel Corporate Blog, invece, si possono approfondire gli argomenti che hanno suscitato l’interesse del pubblico dando la possibilità, a chi lo desidera, di usufruire di contenuti molto più strutturati”.
Per usare una metafora, insomma, si può immaginare il social network (ad esempio Facebook) come una vetrina interattiva di contatto con gli utenti e il Corporate Blog come l’atelier. Un utente passa davanti alla vetrina e viene attirato dai contenuti esposti. L’azienda può ascoltare i suoi commenti, ricevere un feedback sulla merce e creare un dialogo con il potenziale cliente. Ma se l’utente rimane così colpito che vuole entrare e toccare con mano le creazioni esposte, se vuole saggiare ulteriormente la qualità di ciò che viene proposto può farlo attraverso il corporate blog, che consente di rafforzare il giudizio positivo sull’azienda e sul prodotto invogliando così all’acquisto.
“Il Corporate Blog – dice Massimo Petrucci – ti permette di raccontare la tua azienda, i tuoi prodotti e far parlare di te. I consumatori s’identificano con la tua storia e raccontano di te perché non si diffondono fatti ma storie emozionali”.
Sonia, grazie per questo articolo. Come ho già scritto altrove, hai sintetizzato perfettamente il nostro intervento sul Corporate Blog.
Resto a disposizione, così come Elena, per qualsiasi altra informazione o per qualsiasi altro approfondimento.