Cryptolocker torna a colpire l’Italia ed è quindi il caso di fare molta attenzione a questo ransomware che tiene in ostaggio il pc. Trend Micro lancia l’allarme avendo notato un’ondata di attacchi verso il nostro paese negli ultimi giorni. Il pagamento del riscatto non garantisce il ritorno alla normalità.
Ecco un altro malware a cui bisogna fare davvero molta attenzione. Secondo quanto rilevato da Trend Micro da alcuni giorni il nostro paese si trova sotto attacco da questo tipo di malware, altrimenti definito “ransomware“, che tiene in “ostaggio” un computer, fino a quando l’utente paga un determinato importo in denaro, così da ricevere istruzioni specifiche per sbloccarlo. Una volta eseguito questo Cryptolocker ha la capacità di infettare qualsiasi sistema Windows, riuscendo a criptare quasi immediatamente tutti i dati presenti sul disco rigido e richiedendo poi un pagamento all’utente. Ma quello che risulta essere davvero pericoloso è che il pagamento di questo riscatto non garantisce poi il ritorno alla normalità del nostro computer. Questo perchè, spiega Trend Micro, la durata dei server che contengono le chiavi per decriptare i file è limitata e varia da poche ore a qualche giorno.
Ma come si diffonde questo Cryptolocker? Il pericoloso malware si diffonde tramite un allegato di posta elettronica. Adottando un metodo di camuffamento si presenta tramite un allegato di tipo ZIP, che contiene un file eseguibile. Trend Micro spiega che il file non è visibile come “.exe” ma come “.<pdf>.exe” perché l’hacker sfrutta il fatto che i sistemi Windows non mostrano di default le estensioni dei file e un file così creato verrebbe visualizzato come “.pdf” nonostante sia un eseguibile, inducendo gli utenti ad aprirlo ed eseguirlo. Una volta installato, il malware inizia a cifrare i file del disco rigido e delle condivisioni di rete mappate localmente con la chiave pubblica e salva ogni file cifrato in una chiave di registro.
Una volta installato, il software informa l’utente di aver cifrato i file e richiede un pagamento di 300 dollari o euro con un voucher anonimo e prepagato (es. MoneyPak o Ukash), oppure 0.5 Bitcoin per decifrare i file. Il pagamento deve essere effettuato entro 72/100 ore, altrimenti la chiave privata viene cancellata definitivamente rendendo impossibile ripristinare i file. Una volta effettuato il pagamento del riscatto, l’utente può scaricare un software di decifratura con la chiave privata già precaricata. Se Cryptolocker viene rimosso, e la cifratura è iniziata, i file già cifrati rimangono inutilizzabili.
L’unica soluzione resta, oltre la prevenzione, quella di adottare difese adeguate per fare in modo che il malware non interagisca. Quindi fate molta attenzione. Non aprite file che possono risultare sospetti e metteteli subito nel cestino del vostro pc!
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