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Tech Vision 2023, l′AI guida il cambiamento del lavoro

La Tech Vision 2023 mette al centro l’Intelligenza Artificiale Generativa. Secondo lo studio di Accenture fino al 40% delle ore lavorative potrà essere potenziato dall’IA basata sul linguaggio. E l’AI porterà alla creazione di 2,5 milioni di nuovi lavori.

L’ultima edizione del report Accenture Technology Vision 2023Quando gli atomi incontrano i bit” indaga le tendenze che caratterizzeranno il futuro dello sviluppo tecnologico. Questo studio si propone di anticipare i principali trend che avranno un impatto significativo sulle imprese e sui consumatori, nei prossimi anni. Uno dei principali punti di interesse di questo rapporto è l’ascesa dell’intelligenza artificiale generativa e le sue implicazioni per il mondo degli affari e della ricerca scientifica.

L’Intelligenza Artificiale Generativa, insieme ad altre tecnologie all’avanguardia, sta aprendo la strada a un nuovo futuro in cui la fusione tra digitale e fisico va oltre la creazione di nuovi prodotti e servizi. Questa convergenza si sta rivelando essere il traino di una nuova era di scoperte scientifiche. Sotto il focus principale del report, troviamo anche l’importanza dell’aggregazione e dell’utilizzo responsabile dei dati come driver fondamentale di questa nuova realtà.

accenture tech vision 2023 AI lavoro

Al centro dell’attenzione, come dicevamo in apertura, c’è l’Intelligenza Artificiale Generativa, poiché offre un potenziale notevole nell’aumentare le capacità umane.

Secondo lo studio di Accenture, e qui arriviamo alla prima grande notizia che si desume dal rapporto, si stima che fino al 40% delle ore lavorative potrebbe essere supportato o potenziato dall’intelligenza artificiale basata sul linguaggio. I dirigenti aziendali sono consapevoli dello sviluppo di questo fenomeno e riconoscono che i modelli di base dell’AI avranno un ruolo significativo nelle strategie delle loro organizzazioni nei prossimi tre/cinque anni.

Già di per sè, pensare che il 40% delle ore lavorate verrà gestito dall’intelligenza artificiale è uno dei dati più interessanti della ricerca. Ma non c’è solo questo, perché Mauro Macchi, amministratore delegato di Accenture Italia, nella conferenza di presentazione della ricerca tenutosi nell’ACIN di piazza Gae Aulenti a Milano, ha dichiarato che l’IA renderà necessario un percorso di upskill che coinvolgerà 9 milioni di lavoratori e la creazione di 2,5 milioni di nuovi lavori.

Oggi l’Italia – dichiara Mauro Macchi, CEO di Accenture Italia – “ha la grande opportunità di raggiungere i livelli di produttività dei principali paesi accelerando l’adozione delle tre tecnologie che rappresentano il digital core delle organizzazioni contemporanee: cloud, dati e intelligenza artificiale. Ciò consentirà di mettere in pratica quella che in Accenture definiamo una reinvenzione totale, una trasformazione continua, consapevole e responsabile in cui la tecnologia gioca il ruolo di abilitatore del cambiamento. Questo, insieme ad un dialogo sempre più strutturale tra pubblico e privato, consentirà di aumentare la competitività e guidare la crescita. Il nostro Sistema Paese sarà in grado di vincere questa sfida solo se riuscirà a sincronizzare ed indirizzare opportunamente le trasformazioni nella tecnologia, nello sviluppo di nuove competenze e nei meccanismi organizzativi.

L’Intelligenza Artificiale Generativa è senz’altro la tecnologia più promettente e la sua adozione renderà necessario formare non solo i nuovi talenti ma, soprattutto, la forza lavoro attuale con l’upskilling/reskilling di 9 milioni di lavoratori. Investire in formazione porterà anche alla creazione di 2,5 milioni di nuovi lavori direttamente collegati a questa tecnologia“.

La Technology Vision 2023 di Accenture, che coinvolge 4.777 aziende in 34 paesi e 25 settori merceologici, identifica quattro tendenze fondamentali che caratterizzeranno il prossimo futuro. La prima tendenza è l’AI generativa, considerata dagli intervistati come il co-pilota dell’ingegno e delle capacità umane, stimolando creatività e innovazione. La seconda tendenza riguarda l’identità digitale e la sua importanza come punto di congiunzione tra il mondo digitale e quello fisico. La terza tendenza evidenzia la raccolta e l’utilizzo consapevole dei dati, riconoscendo che i dati sono diventati un fattore chiave di differenziazione competitiva per tutte le organizzazioni in tutti i settori. Infine, la quarta tendenza sottolinea la dialettica tra scienza e tecnologia, in cui l’una accelera il progresso dell’altra.

La digital identity, la gestione consapevole dei dati e la stretta connessione tra scienza e tecnologia stanno ridefinendo il panorama dell’innovazione. Le aziende devono adattarsi a queste nuove sfide per rimanere competitive. La digital identity rappresenta un imperativo strategico per le organizzazioni, mentre il corretto utilizzo dei dati è considerato un fattore chiave di differenziazione competitiva. Inoltre, la sinergia tra scienza e tecnologia promette di affrontare le sfide più pressanti dell’umanità.

La gestione delle identità digitali, in particolare, sta aprendo nuovi orizzonti, permettendo un’approccio radicalmente diverso alla condivisione e alla proprietà dei dati. Con l’introduzione di sistemi di core digital identity, l’ecosistema dei dati si basa sempre più sul consenso e sul valore, garantendo maggiore sicurezza e fiducia per le organizzazioni e i loro stakeholder.

La raccolta e l’utilizzo consapevole dei dati sono diventati prioritari per le aziende, in quanto riconoscono che i dati sono diventati un’importante fonte di vantaggio competitivo. Attraverso l’intelligenza artificiale e l’analisi dei dati, le aziende possono trarre informazioni significative per migliorare l’efficienza operativa, rafforzare le relazioni con i clienti e affrontare le sfide chiave nel loro settore.

Accenture, in risposta a queste tendenze, ha creato il Generative AI and Large Language Model (LLM) Center of Excellence, che riunisce un vasto team di esperti dedicati all’AI generativa. Con un investimento di 3 miliardi di dollari in tre anni, Accenture mira a rafforzare la propria divisione AI e a lanciare la piattaforma AI Navigator for Enterprise.

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Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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