Il doodle che vediamo oggi sulla home di Google è dedicato ai 100 anni dalla nascita di Gianni Rodari, celebre e indimenticato autore di libri per bambini.
Oggi 23 ottobre 2020 Gianni Rodari avrebbe compiuto 100 anni e Google ha avuto omaggiare il celebre ed indimenticato autore di libri per l’infanzia, conosciuto in tutto il mondo, con un doodle. Un omaggio che celebra la grandezza di questo autore, e giornalista, ancora oggi sempre molto letto. Il doodle raffigura l’autore e un libro con una cipolla, chiaro riferimento a “Le avventure di cipollino“, romanzo scritto nel 1951. Il doodle è visibile in Italia, in Russia, in Ucraina, in Lituania, in Bulgaria e in Grecia. Peccato che non sia visibile in America, che lo ha accolto solo di recente con grande elogio sul New York Times, e in Europa in particolare.
Gianni Francesco Rodari, come dicevamo, nacque ad Omegna il 23 ottobre del 1920, è stato un è stato uno scrittore, pedagogista, giornalista, poeta e partigiano italiano. Da tutti conosciuto come il più importante scrittore per l’infanzia. Come ricorda anche Google, Gianni Rodari è stato l’unico scrittore italiano ad aver vinto il prestigioso Premio Hans Christian Andersen nel 1970. Fu uno fra i maggiori interpreti del tema “fantastico” nonché, grazie alla Grammatica della fantasia del 1973, sua opera principale, uno fra i principali teorici dell’arte di inventare storie. E di storie ne ha davvero scritte tante.
Rodari è stato anche un giornalista, ha lavorato per Paese Sera dove, con lo pseudonimo “Benelux” teneva una sua rubrica che ottenne un gran seguito.
Ma sentire il nome di Gianni Rodari rimanda subito al suo mondo di racconti, di favole che ha caratterizzato l’infanzia di molti italiani. Ed ancora oggi Rodari è molto letto, in Italia e non solo.
Tra le sue opere principali ricordiamo Filastrocche in cielo e in terra, Il libro degli errori, Favole al telefono, Il gioco dei quattro cantoni, C’era due volte il barone Lamberto.
Gianni Rodari suonava il violino, avrebbe voluto fare il burattinaio, aveva una passione per i treni (Il trenino Freccia Azzurra), amava i gatti ma soprattutto, amava raccontare storie, perché diceva: “La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo“.
Se ne andò forse troppo presto, all’età di 59 anni nel 1980, dopo 4 giorni dal ricovero per una operazione alla gamba.