back to top

X introduce il supporto alle passkey sulle app iOS

X, quella che era Twitter, introduce le passkey nelle app iOS, offrendo un’autenticazione più sicura. Questa tecnologia, adottata anche da Apple, Google e altri, rappresenta un passo avanti nella sicurezza digitale.

Come sappiamo bene, la sicurezza online è diventata una priorità assoluta. Anche se ancora molti faticano a comprenderlo. Ecco perché la notizia di X (quello che era prima Twitter) che ha introdotto il supporto per le passkey nelle sue app iOS rappresenta, comunque la si pensi, un dato da registrare. Da segnalare che la funzionalità è attiva indipendentemente dal proprio account Premium (quello a pagamento).

Questa decisione segue l’eliminazione del supporto per l’autenticazione a due fattori (2FA) via SMS per gli utenti non Premium l’anno scorso.

Verso un futuro senza password

La decisione di X di adottare le passkey è stata influenzata da una serie di fattori. Il contesto vede  una crescente preoccupazione per le violazioni della sicurezza online. Sappiamo che gli attacchi informatici sono all’ordine del giorno. Dunque è necessario creare un sistema di autenticazione più robusto.

X passkey ios 2024 franzrusso

X, come altre piattaforme digitali, ha dovuto affrontare diverse violazioni della sicurezza, inclusa la nota violazione, di qualche settimana fa, dell’account della U.S. Securities and Exchange Commission, che ha messo in luce le vulnerabilità dei sistemi di sicurezza tradizionali.

Il perché della mossa di X

L’introduzione delle passkey da parte di X non è solo una risposta alle sfide di sicurezza. Ma potrebbe essere letto anche un tentativo di anticipare le esigenze future degli utenti.

Le passkey offrono una soluzione più sicura e comoda rispetto alle tradizionali password, integrando metodi di autenticazione biometrica come Face ID o Touch ID. Questo passaggio è in linea con la tendenza dell’industria tecnologica verso sistemi di autenticazione più sofisticati.

Cosa comporta la scelta delle passkey

L’implementazione delle passkey da parte di X potrebbe dare luogo a diverse conseguenze.

Per gli utenti, significa una maggiore facilità d’uso e una sicurezza rafforzata. Per quanto riguarda il grande tema della sicurezza, questo approccio rappresenta un passo avanti verso la riduzione della dipendenza dalle password. Come si sa, notoriamente vulnerabili a tecniche di phishing e altri attacchi informatici.

Cosa sono le passkey

Le passkey sono essenzialmente chiavi di accesso digitali che sostituiscono le tradizionali password. Basate sulla tecnologia WebAuthn e sviluppate in collaborazione con enti come la FIDO Alliance, Apple, Google e Microsoft, le passkey generano una coppia di chiavi crittografiche, una pubblica e una privata, per ogni account. Questo metodo riduce significativamente il rischio di accessi non autorizzati e attacchi di phishing, poiché la chiave privata non viene mai condivisa con il servizio online.

Queste le altre piattaforme su cui sono usate le passkey.

  • Apple: la casa di Cupertino ha introdotto il supporto per le passkey in iOS 16, iPadOS 16.1 e macOS Ventura, permettendo agli utenti di utilizzare questa forma di autenticazione sicura su iPhone, iPad e Mac.
  • Google: il colosso di Mountain View ha implementato le passkey nei suoi servizi e sistemi, inclusi gli account Google, offrendo così un metodo di autenticazione sicuro e conveniente.
  • Microsoft: il colosso di Redmond è un altro attore importante che supporta le passkey, facilitando un accesso sicuro ai propri servizi e applicazioni.
  • PayPal: l’azienda dei pagamenti ha adottato le passkey, permettendo ai suoi utenti di accedere ai servizi di pagamento online in modo più sicuro e senza password.
  • eBay: il colosso di vendita online si è mosso verso l’autenticazione senza password, integrando le passkey per migliorare la sicurezza degli account utente.
  • Dashlane: noto gestore di password, ha implementato il supporto per le passkey, fornendo un ulteriore strato di sicurezza per la gestione delle credenziali.
  • Best Buy: il grande rivenditore di elettronica ha adottato questa tecnologia, consentendo ai clienti di accedere ai propri servizi online in modo più sicuro.

Altri casi oltre a quello della SEC

Il caso della SEC su X non è un’isolata eccezione. Altri esempi di violazioni includono attacchi passati alla storia.

Come quello che coinvolse proprio Twitter nel luglio del 2020 con la truffa dei bitcoin. In quell’occasione vennero violati gli account di personalità come, tra gli altri, Apple, Biden, Obama, Bill Gates e di Elon Musk anche. In quel caso, gli account vennero utilizzati per pubblicare un messaggio che promuoveva l’indirizzo di un portafoglio Bitcoin con la promessa di raddoppiare i pagamenti in cambio.

Al momento non si sa se, e quando, le passkey approderanno anche sull’app Android di X.

Franz Russo
Franz Russo
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
La tua iscrizione non può essere convalidata.
La tua iscrizione è avvenuta correttamente.

InTime Blog Newsletter

Abbonati alla newsletter e resta aggiornato su articoli e approfondimenti 

Utilizziamo Brevo come piattaforma di marketing. Inviando questo modulo, accetti che i dati personali da te forniti vengano trasferiti a Brevo per il trattamento in conformità all'Informativa sulla privacy di Brevo.

Scrivimi

Se ti piace quello che scrivo e se vuoi conoscermi meglio, clicca il bottone qui di fianco.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Ultimi articoli

InTime Podcast

spot_img

Articoli correlati
Related

Ci informiamo sui social media, ma non ci fidiamo

I social media hanno superato la TV come mezzo principale per informarsi, ma la fiducia verso queste piattaforme è molto bassa. Il rapporto AGCOM ci restituisce la fotografia di una informazione debole e la conferma dell'algoritmo del proprietario.

Fiducia digitale degli utenti in calo, fanno peggio i social media

Digital Trust Index 2025 di Thales mostra un calo nella fiducia digitale: se le banche sono al 44%, i social sono al 4%. 82% abbandona brand per dati a rischio.

Meta AI arriva anche in Italia, la IA cambia i social media

Meta AI debutta in Europa e Italia, precisamente in 41 paesi. Integra le piattaforme Meta senza usare dati utenti. Segna l’evoluzione dei social media.

Community Notes di Meta, al via il test negli Usa

Community Notes fa il suo debutto sulle piattaforme Meta, per ora solo in fase di test negli Usa. Il modello è analogo a quello adottato sulla piattaforma X. Esempio di partecipazione collettiva che potrebbe comportare molti rischi.