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X, i pagamenti ai Creator si baseranno sull’engagement invece che sulle visualizzazioni

X cambia il modo di riconoscere i pagamenti ai Creator. Il nuovo metodo, annunciato da poco, si baserà sull’engagement, e solo quello generato tra gli account abbonati a Premium. Un cambiamento che potrà avere effetti, al ribasso, sulla qualità dei contenuti condivisi.

X, la piattaforma di cui Elon Musk è proprietario, ha da poco annunciato un notevole cambiamento nel modo in cui i creator saranno pagati sulla piattaforma.

A partire dall’8 novembre 2024, i pagamenti non si baseranno più sulle visualizzazioni pubblicitarie, come è accaduto fino ad ora.

I pagamenti si baseranno sull’engagement generato dai contenuti, in particolare da parte degli utenti Premium. Un cambiamento notevole, appunto, che sta suscitando molte discussioni tra i creator. Una situazione che di fatto rivede al ribasso le aspettative di guadagni maggiori e preoccupazioni sulla qualità dei contenuti e sul futuro del programma di monetizzazione.

Ma vediamo nel dettaglio cosa comporta questo nuovo sistema e come potrebbe impattare i creator.

Come funziona il nuovo sistema di pagamento

Il cambiamento chiave introdotto da X riguarda il passaggio da un modello di guadagno basato sulle visualizzazioni degli annunci a uno che si concentra sulle interazioni con i contenuti da parte degli utenti Premium.

Questo significa che i creator guadagneranno in base al numero di risposte, repost e “like” che i loro post ricevono. Ma solo se queste interazioni provengono da utenti abbonati a X Premium.

X, i pagamenti ai Creator si baseranno sull'engagement invece che sulle visualizzazioni

X Premium è il livello di abbonamento più alto della piattaforma, che offre vari vantaggi, tra cui un miglior posizionamento dei contenuti nelle risposte e altre funzionalità esclusive.

Gli utenti che sottoscrivono X Premium costituiscono, però, solo una parte della base utenti complessiva della piattaforma. Per i creator, ciò significa che il potenziale pubblico da cui possono generare ricavi è ridotto, poiché solo le interazioni provenienti dagli abbonati Premium saranno considerate valide per il pagamento.

Inoltre, per ricevere il pagamento, i creator dovranno accumulare almeno 50 dollari di guadagni. Questo rappresenta la soglia minima prima che X proceda con l’accredito, che potrebbe richiedere fino a 90 giorni.

Per inciso, ad oggi, da quello che si riesce a capire sulla base delle fonti in circolazione, la percentuale degli abbonati su X è pari allo 0,2% sul totale degli iscritti alla piattaforma.

Si sta parlando di una porzione di utenti abbonati pari a 1 milioni di utenti circa.

Cosa cambia rispetto al passato

Il sistema precedente era più semplice (si fa per dire) e si basava su un modello di guadagno legato alle visualizzazioni degli annunci pubblicitari.

Quando un utente visualizzava un annuncio nelle risposte a un post di un creator, parte dei ricavi pubblicitari generati da quell’annuncio veniva distribuita ai creator. Per poter accedere a questo sistema, i creator dovevano superare le 5 milioni di impressioni a trimestre.

Questo significava che anche con una base di utenti ampia, i creator potevano ottenere guadagni grazie alle visualizzazioni, indipendentemente dall’effettivo engagement dei contenuti.

Il nuovo modello, invece, abbandona del tutto la dipendenza dalle visualizzazioni degli annunci, concentrandosi esclusivamente sulle interazioni degli utenti Premium.

In cambiamento radicale della dinamica dei guadagni sulla piattaforma, che sposta l’attenzione dalla quantità alla qualità (ove ce ne fosse) dell’interazione, ma solo per una fascia ristretta di utenti.

Cosa comporta questo cambiamento

Con il nuovo sistema, i creator potrebbero trovarsi nella posizione di dover modificare la loro strategia di creazione di contenuti per massimizzare l’engagement e ottenere guadagni.

Un approccio che potrebbe incentivare la pubblicazione di contenuti polarizzanti, provocatori o sensazionalistici, che sono notoriamente più efficaci nel generare interazioni. Specie su una piattaforma come è oggi X.

Tutto ciò potrebbe avere un impatto negativo sulla qualità complessiva dei contenuti sulla piattaforma.

Il rischio è che i creator, nel tentativo di ottenere più risposte e “like”, si allontanino dalla produzione di contenuti di valore o riflessivi. Inoltre, poiché il pubblico da cui possono generare guadagni è limitato agli abbonati Premium, potrebbe esserci una corsa a soddisfare le aspettative di questa fascia specifica di utenti, escludendo la maggioranza della base utenti di X.

Questa situazione favorisce i creator che già dispongono di un vasto seguito di utenti Premium, mentre coloro che non hanno accesso a questo pubblico potrebbero trovare più difficile ottenere ricavi sostanziali.

In altre parole, i grandi creator, che già possiedono un numero significativo di abbonati Premium, potrebbero trarre maggiori vantaggi dal nuovo sistema, mentre i creator più piccoli o emergenti potrebbero vedere una diminuzione dei loro guadagni complessivi.

Le motivazioni che hanno portato al nuovo sistema

Dietro questa decisione c’è probabilmente l’intento di X di ridurre la dipendenza dalla pubblicità, che ha subito un forte calo negli ultimi anni. I ricavi pubblicitari di X sono diminuiti drasticamente, con un calo previsto del 40% su base annua.

Molte aziende stanno riducendo le loro spese pubblicitarie sulla piattaforma a causa delle crescenti preoccupazioni legate a contenuti problematici e all’aumento dell’hate speech.

In questo contesto, X sta cercando di spostare la sua attenzione verso gli abbonamenti Premium come fonte principale di entrate.

Eliminare la dipendenza dagli annunci pubblicitari potrebbe anche permettere a X di offrire un’esperienza utente più pulita e meno invasa da contenuti sponsorizzati. Ma questo potrebbe non essere sufficiente per garantire una base di utenti Premium sufficientemente ampia da sostenere i creator in modo equo e significativo.

C’è da aggiungere anche il fatto che di recente la società di investimenti Fidelity ha dichiarato che il valore della piattaforma è calato dell’80%.

In soldoni, si sarebbe passato dai 44 miliardi di dollari, la cifra pagata da Musk per acquisire Twitter, ai 9,4 miliardi di dollari attuali.

Un sistema di pagamento che solleva dubbi

Questo cambiamento solleva alcune preoccupazioni, come abbiamo visto sinora.

Innanzitutto, ci si chiede se il nuovo sistema di pagamento possa davvero essere sostenibile per la maggior parte dei creator. Poiché i guadagni saranno limitati alle interazioni provenienti dagli utenti Premium, che sono una piccola frazione degli iscritti totali, molti creator – come si diceva prima – potrebbero vedere una diminuzione dei ricavi complessivi.

Inoltre, c’è il rischio di un aumento significativo di contenuti di bassa qualità o polarizzanti. Aspetto, questo, molto preoccupante. Se i creator sono spinti a creare contenuti che generano interazioni a tutti i costi, la piattaforma potrebbe diventare un ambiente meno sano e più conflittuale.

Significa, in parole povere, traghettare la piattaforma verso a una perdita di valore percepito della piattaforma stessa. Con il risultato di allontanare sia gli utenti che i creator che cercano un’esperienza di qualità.

Infine, resta da vedere se X riuscirà a far crescere il numero di abbonati Premium abbastanza da rendere il sistema remunerativo per un’ampia gamma di creator. Senza una base di utenti Premium sostanziale, il rischio è che solo pochi creator riescano a trarre vantaggio dal nuovo modello, mentre la maggior parte faticherà a raggiungere la soglia di pagamento.

A fronte di tutto questo, questo cambiamento dimostra la seria difficoltà in cui versa X.

Ultima annotazione, tutto questo avviene a poche settimane dalle elezioni presidenziali americane.

Sebbene l’intento sia quello di incentivare un maggiore engagement e ridurre la dipendenza dalla pubblicità, restano dubbi sull’efficacia e l’equità di questo modello. Con una base di utenti Premium ridotta e il rischio di un calo della qualità dei contenuti, il futuro del programma di monetizzazione di X appare incerto. Sarà interessante vedere come, e se, i creator adatteranno le loro strategie e come la piattaforma affronterà le sfide che emergeranno da queste nuove dinamiche.

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Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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