Widiba, la prima banca social nata un anno e mezzo fa, continua il suo percorso di innovazione all’interno del mondo delle banche. E la novità presentata nei giorni scorsi ne è una ulteriore conferma. Se vi state chiedendo come sarà il futuro delle banche nei prossimi anni, Widiba lo sta già anticipando.
Di solito quando si pensa al mondo delle banche si pensa sempre ad un mondo statico che basa il suo modello di relazione col cliente nella maniera classica, ossia centrata sullo sportello. Ma nell’era del digitale, dei social media, un momento in cui lo stesso concetto di relazione viene rivoluzionato, e semplificato, anche quel modello classico comincia a diventare obsoleto. E se a rivoluzionare questa relazione ci pensa Widiba, ossia la prima banca social in Italia, allora il risultato è quanto mai sorprendente, spiazzante per certi versi.
Per chi non la conoscesse ancora, Widiba è la prima banca social in Italia, nata un anno e mezzo fa, concepita con un modello di partecipazione diretta degli utenti, il nome è stato scelto con questa modalità, e oggi conta già 150 mila clienti con quasi 7 miliardi di masse gestite e circa 10 milioni di accessi annuali alla banca. E Widiba ha deciso di andare oltre quel modello di banca online che tutti conosciamo, che spesso ripropone quel modello di complessità che caratterizza più o meno tutte le banche. Oggi i clienti che accedono ad una banca online vanno alla ricerca di soluzioni immediate, di facile intuizione e spesso non è così. Partendo quindi dal concetto di immediato e di facile intuizione Widiba ha realizzato un nuovo modo di fare banking online oggi, diciamo più esattamente che lo ha rivoluzionato, introducendo infatti un elemento che non c’era prima in questo contesto. E qual è questo nuovo elemento? Un motore di ricerca.
Avete letto bene: un motore di ricerca all’interno di un sito di una banca online. Questa è la grande rivoluzione di Widiba che ancora una volta si conferma capofila del processo di innovazione non solo del modo di fare banking online, ma anche del modo di relazionarsi con i clienti.
Da qualche giorno, la lancio ufficiale del 19 aprile scorso, accedendo alla home di Widiba ci si trova di fronte una bella immagine con una striscia posta al centro che chiede all’utente “Cosa vuoi fare?“, tutto qua. Mai una home di una banca online fu così pulita e semplice da consultare, via tutte quelle informazioni che spesso non sono di facile comprensione e spazio alle richieste del cliente con la più semplice delle domande che si può rivolgere ad un cliente di una banca online. Il motore è stato concepito e sviluppato da Widiba con tecnologie open source e mira ad un linguaggio assolutamente innovativo. E’ comprensibile, appena giunti sulla nuova home, una prima bella sensazione di spaesamento, una sensazione mai provata prima su un sito di una banca online, ma la consultazione del motore è semplice, anzi semplicissima.
Per consultare il motore di ricerca, quindi per iniziare le operazioni che si è soliti fare, basta utilizzare tre semplici segni:
“?” per farsi una domanda;
“:” per accedere alle informazioni;
“#”, si proprio il simbolo che caratterizza gli hashtag, per fare disposizioni.
Non si tratta quindi solo di un motore di ricerca, ma della banca nel suo insieme. L’utente all’interno trova tutto quello che ha fatto e anche quello che vuole fare. Quello che si ha di fronte è un vero e proprio motore di ricerca, una sorte di Google bancario. Le funzioni che esso contiene sono 1.100 per oltre 15 milioni di dati ed è in grado di ricercare in meno di 300 millisecondi per offrire istantaneamente la risposta giusta al cliente.
Un’operazione che, come ha spiegato Andrea Cardamone, CEO di Widiba, si ispira ad un’idea di banca senza istruzioni d’uso, spesso complesse, che non facilitano lo sviluppo di un nuovo modello di banking online. Quello che propone Widiba ancora una volta sfrutta il digitale e in questo caso la convergenza verso nuovi modelli e, come già dimostrato nel momento in cui è stata concepita, anticipa i tempi e rivoluziona un intero mondo. E’ un modello a cui tutti sapranno adattarsi e ritrovarsi, anche i “boomers”, gli over 55 anni: “Abbiamo avuto riscontri molto positivi anche da quella fascia d’eta” – ci ha risposto Andrea Cardamone – “siamo più che sicuri che questo nuovo modello di consultazione troverà anche il loro favore”.
In altre parole, il futuro per Widiba è già qui.