WhatsApp, a proposito del famigerato aggiornamento delle policy sulla privacy, nelle FAQ spiega quali limitazioni scatteranno per chi non le accetta. E intanto Telegram e Signal hanno conosciuto il loro momento d’oro.
Sicuramente ricorderete la controversa azione di WhatsApp di qualche mese fa, quando rese disponibile la nuova policy sulla privacy, offrendo all’utente una sola possibilità di scelta. Dopo il mare di polemiche che quest’azione sollevò, WhatsApp fece un lieve passo indietro, indicando il 15 maggio come data limite per l’approvazione. Possiamo tranquillizzare gli utenti che la data del 15 maggio non vale più, mentre vale tutto il resto. La data è stata cancellata lo scorso 7 maggio.
E qui arriviamo al punto.
WhatsApp permetterà a tutti di avere più tempo per pensarci, anzi lo ha già fatto e lo sta già facendo, dopo aver inviato una nuova notifica informativa. Solo che, a differenza di quello che si pensava, le conseguenze, nel caso in cui non si dovessero accettare le nuove condizioni, ci saranno, eccome!
Intanto, come si era pensato qualche settimana fa, anche se non si dovessero accettare le nuove condizioni, l’account non verrà rimosso. Questo era un po’ il timore che era serpeggiato, ma almeno su questo siamo sicuri.
In ogni caso, le conseguenze per chi non dovesse accettare le nuove condizioni sulla privacy sono descritte nelle FAQ dell’app. E quindi, non accettando le condizioni, gli utenti non potranno accedere alla lista delle chat, potendo comunque rispondere alle chiamate e alle videochiamate in entrata.
Altra conseguenza è la progressiva limitazione della ricezione delle notifiche, nel giro di qualche settimana e, altrettanto progressivamente, non si potranno più inviare messaggi e fare chiamate. Di fatto, WhatsApp sarà praticamente limitata.
Tutto questo è scritto proprio da WhatsApp:
“Non potrai accedere all’elenco delle chat, tuttavia potrai rispondere alle chiamate e alle videochiamate in arrivo. Se hai abilitato le notifiche, potrai toccarle per leggere o rispondere ai messaggi, o richiamare in caso di chiamata o videochiamata persa.
Dopo alcune settimane con funzionalità limitate, non potrai ricevere chiamate in arrivo o notifiche e WhatsApp interromperà l’invio di messaggi e chiamate al tuo telefono.”
Insomma, la questione di WhatsApp sulle nuove condizioni sulla privacy, aperta lo scorso 8 febbraio di quest’anno, trova il suo epilogo in quello che molti credevano non potesse avvenire. WhatsApp, ricordiamo di proprietà di Facebook, alla fine è rimasta ferma sulla posizione, una strategia che ha finito, come vedremo, per alimentare la crescita delle altre app concorrenti.
Sensor Tower, società di analisi che abbiamo imparato a conoscere bene, ha certificato che i download a livello globale, sui market App Store e Google Play, sono calati, nel periodo gennaio-aprile di quest’anno, del 43%. Un dato interessante che, considerato che parliamo dell’app di messaggistica più usata al mondo, potrebbe mettere in allarme. Anche se, rileva sempre Sensor Tower, i download sono stati 172,3 milioni, un numero sempre più alto relativamente alle altre app concorrenti.
E, ovviamente, a guadagnare da tutta questa situazione sono le due principali concorrenti dell’app di casa Facebook, ossia Telegram e Signal. Telegram, nello stesso periodo di osservazione, quindi da gennaio ad aprile 2021, ha visto crescere i download del 98% (161 milioni), mentre Signal ha visto lievitare, letteralmente, i suo download del 1.192% (64,6%).
Telegram a gennaio di quest’anno ha raggiunto il livello di 63,5 milioni di download, 283% in più, rispetto ai 16,6 milioni dello stesso periodo del 2020. Signal dal canto suo ha fatto registrare una notevole impennata, infatti a gennaio 2021 i download sono del 5.001% in più rispetto al mese di gennaio del 2020, quando i download erano stati 992 mila.
Il mese di gennaio è stato quindi il mese d’oro per Telegram e per Signal, nei mesi successivi si è registrato comunque un calo fisiologico riguardo le due app, restando comunque molto scaricate dai due principali app market.
Cosa succederà allora nei prossimi giorni e nelle prossime settimane per quanto riguarda WhatsApp?
Molto probabilmente vedremo dei cambiamenti ulteriori, su questi peserà ovviamente l’evoluzione della pandemia, in molte parti del mondo si sta ripartendo, e anche l’evoluzione dello smart working. Di sicuro una parte degli utenti continueranno a cercare la propria alternativa a WhatsApp e non si fermeranno solo a Telegram o Signal, che rappresentano solo due esempi.
Si tratta quindi ancora di un tema in continua evoluzione e le prossime settimane saranno decisive.
E voi che ne pensate?
Contenuto dell’articolo molto interessante, grazie per la condivisione!
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