Una recente ricerca di VPNOverview ha messo in evidenza come gli utenti americani sono sempre più intenzionati a cancellare Instagram dal proprio smartphone, più di qualsiasi altra app. Un dato che si inserisce nel dibattito sulle conseguenze che queste app hanno sugli utenti più giovani.
Come abbiamo già ricordato più volte, i social media si trovano in una fase di grande cambiamento. Va ormai prendendo forma una situazione nuova che le piattaforme devono ben interpretare, sapendo bene che dall’altra parte gli utenti stanno cambiando atteggiamento.
Possiamo presentare così l’atteggiamento degli utenti americani che, secondo una recente ricerca del VPNOverview, si rivolgono sui motori di ricerca richiedendo come cancellare o disattivare una particolare applicazione dal proprio smartphone.
La ricerca ha monitorato questo andamento per 6 mesi, considerano in questo lasso di tempo quante volte gli americani scrivessero questo tipo di richieste. Ebbene, Instagram è quella che ha totalizzato più ricerche, o richieste, in assoluto tra tutte e 30 le app monitorate: ben oltre 900 mila.
Al secondo posto si piazza un’altra app di Meta, Facebook, ce ha totalizzato la metà delle richieste sui motori di ricerca con oltre 385 mila. A seguire Snapchat, molto usata negli Usa specie tra i più giovani, con oltre 217 mila richieste. A sorpresa, visto il gran parlare degli ultimi mesi, Twitter con più di 92 mila richieste e poi Telegram con oltre 24 mila.
Vi starete chiedendo, giustamente di TikTok. L’app di ByteDance, nonostante il grande dibattito che la vede ormai al centro di un processo di cancellazione dagli smartphone governativi in Europa e in altri stati, ha ottenuto “appena” 14 mila richieste.
Un dato molto interessante questo di Instagram, se consideriamo che l’app su cui Meta sta scommettendo di più è stata la seconda più scaricata nel 2022 con oltre mezzo miliardo di download, negli Usa, seconda solo a TikTok.
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Ma è un dato che si inserisce anche nel dibattito sulle conseguenze che un uso prolungato ed esteso di app come queste possono provocare soprattutto sugli utenti più giovani.
Ricorderete che poco più di un anno fa il WSJ pubblicò un report segreto di Meta in cui si notavano gli effetti negativi di Instagram soprattutto sulle utenti più giovani, un dato che aprì il dibattito che proprio in questi giorni si riapre in maniera evidente.
E, sempre rimanendo negli Usa, lo scorso anno il Pew Research rilevò che il 54% degli utenti adolescenti riteneva impossibile una vita senza i social media, mentre era possibile per il 46% di esse. Una opinione, come si può notare che divide a metà il pubblico dei più giovani.
In Italia, da questo punto di vista, possiamo fare affidamento ai recenti dati di una ricerca di Telefono Azzurro, in collaborazione con Doxa Kids. La ricerca ha rilevato che quasi un terzo dei giovani intervistati, il 27% di essi, dichiara di sentirsi ansioso o agitato senza l’utilizzo dei social (il dato sale al 29% tra i giovani utenti di 15-18 anni ed è del 26% dai 12-14); mentre il 22% risponde addirittura che si sentirebbe perso.