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Twitter vorrebbe suggerire anche chi non seguire. Ma è solo un test

Twitter ha effettuato un test per pochi giorni, e su pochi account, che propone una lista di account da non seguire più. Suona quasi un contro senso, visto che Twitter ha sempre invitato a seguire nuovi utenti per scoprire cosa succede nel mondo. Il testo di questa nuova funzione sarebbe “non è necessario seguire tutti per sapere cosa sta succedendo”. Per ora è solo un test, che Twitter ha confermato, e non si conoscono altri sviluppi.

Twitter ha tanti problemi, lo sappiamo e ne scriviamo spesso qui sul nostro blog. Una delle caratteristiche più identificative della piattaforma è sempre stata quella che compare sulla destra Chi seguire, con suggerimenti degli account da seguire in base a quelli che sono i nostri interessi in termini di conversazioni, almeno così dovrebbe essere. Ma ora Twitter è alla ricerca di modalità che possano accrescere il livello di engagement degli utenti anche suggerendo chi NON seguire.

twitter non seguire unfollow

Negli ultimi giorni Twitter ha effettuato un test per pochi giorni, infatti, e su pochi account, facendo comparire una lista di utenti da non seguire. La funzione si presenta con “Controlla cosa succede qui” e poi un testo in cui si legge anche “non è necessario seguire tutti per sapere cosa sta succedendo“.

Lo si vede bene nel tweet di Matt Navarra:

E anche bel tweet di Tim Fernholz di Quartz:

In un comunicato Twitter scrive:

[box type=”shadow” align=”” class=”” width=””]”Sappiamo che la gente vuole la timeline di Twitter rilevante. Un modo per farlo è non seguire più quelle persone con cui non ci si relaziona regolarmente. Abbiamo effettuato un test molto limitato per selezionare quelle persone con sui non c’è coinvolgimento per verificare se volessero non seguirle più“.[/box]

L’intento di Twitter, quindi, non sarebbe quello “esprimere un giudizio sulle persone”, quanto aiutare le persone ad avere una timeline fatta di account con cui esistono già relazioni, cessando di seguire quegli account che non sono più interessanti e con i quali non c’è un livello alto di interazione e coinvolgimento.

Twitter non ha rivelato i risultati di questo test, ora non più attivo, e non ha neanche fornito ulteriori informazioni su un eventuale lancio della funzionalità a livello globale.

Se così fosse davvero, suggerire chi non seguire potrebbe essere un aiuto per tutti quegli utenti che vorrebbero entrare più in confidenza con Twitter, perchè lo trovano complicato da usare, di non facile comprensione. Una lista di persone da non seguire potrebbe aiutare a mantenere un line più omogenea rispetto ai contenuti da seguire e da far emergere meglio. Sarebbe anche un grosso aiuto a rendere più “pulite” le liste che ormai si allungano a dismisura facendo, spesso, perdere il senso della lista stessa.

Ma c’è un però, non da poco, sottolineato soprattutto dai media e dai blog americani, visto il clima elettorale che si respira per le prossime elezioni di medio termine di novembre. E anche alla luce delle recenti, forti, critiche e accuse lanciate dal presidente Donald Trump, da sempre grande utilizzatore ed estimatore della piattaforma, che ha accusato Twitter di shadow banning e anche di mettere in evidenza contenuti non veritieri ai danni dei conservatori. Immaginate cosa succederebbe se tra gli account da non seguire comparissero anche account di politici conservatori.

Twitter è anche stata minacciata, sempre da Donald Trump, insieme a Google e a Facebook, di trovarsi su “un terreno pericolante, meglio stare attenti“. Un avvertimento che non è piaciuto e che suona come una vera minaccia di pessime regole per controllarle meglio. Speriamo che questo non accada ed è forse anche uno dei motivi per cui Twitter attenda un po’ prima di lanciare a livello globale un nuova funzionalità che suggerisce chi non seguire più.

E vi che ne pensate? Potrebbe rivelarsi utile per Twitter una funzionalità del genere?

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[L’immagine di copertina è stata realizzata da @franzrusso, si prega di citare l’autore nelle eventuali condivisioni; se i proprietari dei loghi la ritenessero inopportuna sarà modificata o eliminata all’occorrenza]

Franz Russo
Franz Russo
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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