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Twitter limiterà la visibilità dei tweet copia-incolla

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Twitter punta a limitare la visibilità dei tweet “copia-incolla”. Per lo più si tratta di quei contenuti copiati e twittati per diffondere propaganda e disinformazione.

Chissà quante volte vi sarà capitato di imbattervi in un flusso di tweet tutti uguali, copiati e incollati senza citare la fonte. Tutti identici, spesso condivisi in una sequenza temporale molto ravvicinata, al punto da far sorgere più di un sospetto.

Ebbene, qualche giorno fa Twitter, dall’account @TwitterComms, ha fatto sapere di aver notato ormai questo fenomeno, molto diffuso, e di provvedere a “limitarne la visibilità”, rinviando alla lettura di una sezione dell’Help Center, quella dedicata alla “Safety and Security”. All’interno di questa sezione si legge che Twitter, pur rispettando la libertà di espressione di tutti gli utenti, interviene però in casi specifici, provvedendo a limitare la visibilità di quei contenuti ritenuti abusivi e spammosi. Come appunto quello di fare copia incolla dei tweet. Nel gergo questi contenuti vengono definiti “copypasta“, da “copy and paste“.

tweet copia incolla visibilità

Non si tratta di censura, ma quanto di limitare un fenomeno che spesso si rifà a scopi ascrivibili allo spamming e alla disinformazione.

In alcuni casi, questa del “copia-incolla” è proprio una tecnica usata per fare andare in trending topic hashtag che hanno il chiaro obiettivo di disinformare.

Secondo i media Usa, quello che ha reso necessario l’intervento di Twitter, di fronte all’ennesima manifestazione di questo fenomeno, è stato l’attacco subito dall’emittente sportiva ESPN, il cui account è stato oggetto di un flusso di tweet, praticamente identici, con su scritto: “I’m done with NBA. It’s turned into an extension of the far left. Won’t watch. Don’t care. Used to enjoy games. Enough is enough“. Se provate a riportare la frase all’interno del motore di ricerca di Twitter vi renderete conto di quanto siano stati i tweet, tutti uguali. L’episodio è avvenuto subito dopo che i Milwaukee Bucks si erano rifiutati di scendere in campo, in gara 5, dopo i fatti di Kenosha con il drammatico ferimento alla schiena di Jacob Blake.

In Italia, per fare un esempio, che generò più di un sospetto, si può citare il tweet di Luigi Di Maio, nel 2018, quando approvò l’azione dell’ambasciatore italiano in Francia dopo che a Bardonecchia la gendarmerie superò il confine italiano per svolgere azioni di controllo. In quel caso, il tweet di Di Maio, “Bene ha fatto la Farnesina a convocare l’ambasciatore francese. Quanto accaduto a #Bardonecchia deve essere chiarito completamente in ogni suo aspetto” venne poi copiato e incollato prima dagli stessi esponenti del M5S e poi da tantissimi utenti, molti dei quali in modo ironico. Infatti da lì nacquero numerosissimi “meme”. In quel caso forse Twitter sarebbe intervenuta. Ma come?

Ecco, questo è quello che Twitter non ha provveduto a chiarire. Infatti, non è stato spiegato il modo in cui verrà limitata la visibilità dei tweet “copia-incolla”. È molto probabile che Twitter agirà riducendo le potenziali views dei tweet una volta che l’algoritmo ha rinvenuto il fenomeno. Come è anche possibile che possa inserire una etichetta, come già avviene nel caso in cui qualcuno condivida tweet con contenuti fake, vedi i casi che hanno coinvolto ad esempio Donald Trump. Al momento non è chiaro, però da oggi è sempre meglio fare molta attenzione.

Qualche tempo fa, in una intervista a Wired, Jack Dorsey disse che Twitter stava lavorando ad un modo per tracciare quante volte un tweet viene copiato. Ecco questo potrebbe essere un modo evidente per individuare meglio i “copypasta”.

E voi che ne pensate?

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Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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