Twitter introduce i tweet di contesto per spiegare meglio i trending topic, gli argomenti del momento più discussi sulla piattaforma. Un modo per evitare che argomenti legati alla disinformazione possano ottenere visibilità. Anche se in Italia dovremo attendere.
Twitter decide di aggiungere dei tweet di contesto all’interno dei trending topic, gli argomenti più discussi del momento. Questo per aiutare gli utenti a comprendere meglio del perché di discute di quel tema (o personaggio). Come sappiamo, spesso un trending topic è individuato da un nome, da una frase, da un luogo e spesso ci si chiede come mai gli utenti stiano scrivendo così tanto su quello specifico hashtag o su quella specifica parola. Ecco, Twitter risponde con il tweet di contesto a tutti quegli utenti che solo lo scorso anno hanno twittato questa domanda, “perché è in trending?” ben più di 500 mila volte.
L’idea di aggiungere dei tweet per spiegare il perché la community di Twitter stia discutendo di quel preciso argomento, sarà quindi molto apprezzata, anche perché, nonostante gli sforzi fatti in passato, spesso non è così intuitiva. Va bene dare una visione d’insieme, come è lo stato attuale, di ciò che viene discusso sulla piattaforma, mostrando appunto la classifica dei trending, ma aggiungere un contenuto che spieghi il contesto è una buona idea.
Diciamo subito che la funzionalità non sarà subito disponibile nel nostro paese, Twitter ha previsto che nelle prossime settimane sarà disponibile, per Android, iOS e twitter.com, in Arabia Saudita, Argentina, Australia, Brasile, Canada, Colombia, Egitto, Emirati Arabi, Francia, India, Irlanda, Giappone, Messico, Nuova Zelanda, Spagna, Stati Uniti e UK.
A selezionare i tweet di contesto per spiegare meglio i trending topics sarà una combinazione tra algoritmi e un gruppo di persone che analizzeranno i contenuti. Gli algoritmi serviranno ad individuare meglio i contenuti spam per evitare che questi possano entrare in trending, come, purtroppo, è capitato qualche volta.
Anche di recente, negli Usa in special modo, gli hashtag di QAnon sono entrati in trending. In Italia capita poi che hashtag che si ispirano a gruppi negazionisti o dediti alla disinformazione arrivino ad essere molto discussi ottenendo visibilità tra i trending.
Ecco, forse questa novità sarà molto di aiuto per evitare che si ripetino situazioni come queste. Anche se in Italia dobbiamo ancora attendere.
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