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Twitter, al via la ristrutturazione e chiude la sede di Milano

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Twitter nei giorni scorsi ha annunciato un piano di ristrutturazione che porterà alla riduzione del 9% della forza lavoro. Un piano che investirà anche le sedi locali dell’azienda. Questo comporterà la chiusura della sede di Milano, la sede di Twitter Italia srl nata nel 2014 con la nomina di Salvatore Ippolito come country manager. E ora che succederà?

La notizia era cominciata a circolare già qualche giorno prima della presentazione della terza trimestrale del 2016, Bloomberg aveva infatti dato la notizia che Twitter avrebbe dato il via, nei giorni successivi, ad un piano di ristrutturazione. Piano che comporterà la riduzione del 9% della forza lavoro dell’azienda, ossia circa 300 dipendenti. Non è la prima volta che Twitter si trova di fronte all’adozione di un piano del genere, già esattamente lo scorso anno Jack Dorsey come prima azione del suo mandato aveva dato il via ad un piano di licenziamenti, soprattutto ingegneri. In questo caso, il piano di ristrutturazione riguarderà anche le sedi locali dell’azienda di San Francisco.

twitter chiude sede milano

E di conseguenza questo piano di ristrutturazione riguarderà anche il nostro paese. La notizia quindi è che dopo due anni chiuderà la sede di Milano, quella che era stata avviata con la nomina di Salvatore Ippolito come country manager di Twitter Italia.

Il comunicato ufficiale di Twitter

La chiusura della sede italiana riguarderà i 16 dipendenti della sede che vedranno la propria posizione regolata dalle trattative sindacali che hanno iniziato il proprio iter. A conferma di questa notizia, c’è un comunicato ufficiale di Twitter che riportiamo per intero:

Twitter ha recentemente annunciato una riduzione del 9% della forza lavoro. L’annuncio, e la modalità in cui potrà impattare gli uffici locali, sono soggetti alle leggi dei singoli Paesi, così come ai processi regolatori e di consultazione con Sindacati, autorità e altre strutture rappresentative a livello locale. Il nostro scopo è di assicurare che qualsiasi proposta riguardante il futuro dell’ufficio italiano sia pienamente discussa come parte essenziale dei processi di consultazione previsti”.

E’ dunque la conferma di tutto, ossia delle difficoltà in cui riversa l’azienda, costretta a rivedere il suo piano di sviluppo locale con l’obiettivo di risparmiare nei costi.

Twitter Italia, il lavoro di due anni

Ma la chiusura di Twitter in Italia ha un significato più ampio. In questi due anni Twitter in Italia, attraverso la sede italiana, ha conosciuto un momento di riconoscibilità locale assolutamente da non sottovalutare. Il lavoro fatto dalla sede italiana è stato enorme, nonostante tutte le difficoltà del caso. Molte aziende, e anche molti utenti, si sono avvicinati alla piattaforma proprio perchè vedevano una presenza fisica anche in Italia. Tante iniziative belle e interessanti sono state fatte in Italia, da ultima proprio quella dedicata al nostro paese come #ItalyFoodWeek con oltre 7 milioni di tweet, un risultato che ha visto una grande partecipazione di aziende e utenti. E tantissime le iniziative che Twitter Italia ha contribuito a fare crescere in questi due anni, inclusa una grande attività di divulgazione su come usare la piattaforma in vari settori.

Insomma, la chiusura della sede di Milano non porta nulla di buono, questo è inutile negarlo, e sarà per Twitter ancora più difficile gestire questo bacino di utenti, soprattutto dal lato business, che è poi quello più importante per attirare nuovi clienti. Sarà molto diverso gestire il mercato italiano dall’estero.

Non sarà sfuggito a molti di voi il ritorno in voga dell’hashtag #quandotwitterchidera, dove molti utenti nei giorni scorsi hanno riversato tutti i propri pensieri nell’eventualità che Twitter dovesse mai chiudere, cosa che non succederà.

Tutte le 17 persone che sono in Twitter Italia sono dei talenti che non troveranno difficoltà a ricollocarsi, ed è questo il nostro augurio per loro, ma per Twitter questa chiusura non ci voleva. Speriamo che un giorno possa riaprire presto, perchè significherà che le cose hanno ripreso ad andare per il verso giusto.

#LoveTwitter.

[l’immagine di copertina è realizzata da @franzrusso, nel caso i proprietari dei loghi lo richiedessero verrà rimossa immediatamente; chiunque volesse condividerla, è pregato di citare l’autore dell’immagine]

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Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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