back to top

Twitter rimuove la localizzazione precisa dei tweet, attiva solo attraverso la fotocamera

Qualche giorno fa Twitter ha fatto sapere di aver rimosso la possibilità di localizzazione precisa dei tweet, una opzione poco usata dagli utenti, secondo Twitter. La possibilità, però, resta ancora attiva solo attraverso la nuova fotocamera interna, di recente aggiornata.

Era il 2009, quindi tre anni dopo la sua fondazione, quanto Twitter diede la possibilità di localizzare i tweet, una possibilità, allora, resa possibile per “incrementare le conversazioni locali“. Solo che a distanza di dieci anni Twitter ha deciso di rimuovere questa possibilità e l’annuncio lo ha fatto qualche giorno fa con un tweet (e come, se no?). Un annuncio, per la verità, che non ha attirato la giusta attenzione, ma che invece merita.

La spiegazione ufficiale è quella di “semplificare” l’esperienza degli utenti rimuovendo una funzionalità che, comunque, nel corso di questi anni è rimasta poco usata dagli utenti. Come certamente ricorderete, questa opzione era “opt-in”, bisognava attivarla proprio per evitare di diffondere informazioni di localizzazione nel momento in cui non si voleva condividere questa informazione. Va detto anche che questa modalità è stata ritenuta per certi versi poco precisa, poco attendibile. Salvo poi scoprire, qualche anno fa, che le informazioni sulla geolocalizzazione era invece molto precise e che erano accessibili anche via API.

tweet localizzazione

Eppure, dare una connotazione locale ad un tweet era molto utile, soprattutto per tutti coloro che usano Twitter da un punto di vista più professionale, per raccontare gli eventi. Pensiamo quindi ai blogger, ai giornalisti che per dare una connotazione più dettagliata all’informazione e al contenuto potevano anche localizzare il tweet.

Twitter ha comunque tenuto a precisare che la possibilità di localizzare il tweet resta possibile solo all’interno della fotocamera della piattaforma, che da poco è stata aggiornata e resa più smart.

Forse, a pensarci bene, riflessione magari già fatta, i tempi sono cambiati e gli utenti sono diventati più attenti a diffondere le loro informazioni. E’ quindi un tema che i lega molto alla privacy verso la quale è cresciuta una consapevolezza che non è paragonabile a quella di dieci anni fa, quando, per certi versi, sembrava quasi “normale” far sapere agli altri la localizzazione precisa anche di un tweet.

Ma oggi gli utenti sono cambiati, condividono le loro informazioni, come la localizzazione, ma in contesti e su piattaforme sempre più private e meno pubbliche. Basti pensare a WhatsApp, Messenger, Telegram, sono questi i luoghi in cui adesso si condividono le proprie informazioni più precise.

Twitter, così facendo, ha preso atto che sono cambiati i tempi.

[Image credits: CASEY CHIN; GETTY IMAGES]

Franz Russo
Franz Russo
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
La tua iscrizione non può essere convalidata.
La tua iscrizione è avvenuta correttamente.

InTime Blog Newsletter

Abbonati alla newsletter e resta aggiornato su articoli e approfondimenti 

Utilizziamo Brevo come piattaforma di marketing. Inviando questo modulo, accetti che i dati personali da te forniti vengano trasferiti a Brevo per il trattamento in conformità all'Informativa sulla privacy di Brevo.

Scrivimi

Se ti piace quello che scrivo e se vuoi conoscermi meglio, clicca il bottone qui di fianco.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Ultimi articoli

InTime Podcast

spot_img

Articoli correlati
Related

Ci informiamo sui social media, ma non ci fidiamo

I social media hanno superato la TV come mezzo principale per informarsi, ma la fiducia verso queste piattaforme è molto bassa. Il rapporto AGCOM ci restituisce la fotografia di una informazione debole e la conferma dell'algoritmo del proprietario.

Fiducia digitale degli utenti in calo, fanno peggio i social media

Digital Trust Index 2025 di Thales mostra un calo nella fiducia digitale: se le banche sono al 44%, i social sono al 4%. 82% abbandona brand per dati a rischio.

Meta AI arriva anche in Italia, la IA cambia i social media

Meta AI debutta in Europa e Italia, precisamente in 41 paesi. Integra le piattaforme Meta senza usare dati utenti. Segna l’evoluzione dei social media.

Community Notes di Meta, al via il test negli Usa

Community Notes fa il suo debutto sulle piattaforme Meta, per ora solo in fase di test negli Usa. Il modello è analogo a quello adottato sulla piattaforma X. Esempio di partecipazione collettiva che potrebbe comportare molti rischi.