Twitter ha presentato i dati del terzo trimestre di quest’anno. Se i ricavi, rispetto allo scorso anno, sono aumentati del 14%, lo stesso non si può dire degli utenti attivi giornalieri, cresciuti solo del 29%. Appena 1 milione nell’ultimo trimestre.
Come abbiamo sempre raccontato qui sul nostro blog, il problema numero uno che attanaglia Twitter, da anni ormai, è la crescita piatta della base utenti. Abbiamo sempre ritenuto che questo problema derivasse da una scarsa innovazione sulla piattaforma. Ma, a vedere quanto fatto nell’ultimo anno, non si può negare che molto è stato fatto.
Solo che, a fronte di tante iniziative intraprese sulla piattaforma, Twitter continua a soffrire di questo problema.
La società guidata da Jack Dorsey ha presentato gli ultimi dati finanziari che si riferiscono all’ultimo trimestre, il terzo del 2020 (Q3 2020). Si tratta di dati contrastanti, come contrastanti lo erano stati nel secondo trimestre, il Q2 2020. Con la differenza che. Infatti, se a giungo 2020 si era registrata una crescita del numero degli utenti giornalieri e un calo dei ricavi, nell’ultimo trimestre si è registrato il contrario, e cioè una crescita dei ricavi e una crescita piatta del numero degli utenti giornalieri.
Questo terzo trimestre non è stato facile per nessuna società tech che hanno dovuto affrontare ancora gli effetti del Covid-19, la restrizione della pubblicità in vista delle elezioni presidenziali Usa, come ha fatto Twitter e tutta una serie di complicazioni legate alla rimodulazione degli eventi.
Tutto questo alla fine ha fatto bene a Twitter che, appunto, ha visto crescere i ricavi del 14% su base annua, arrivando a 936 milioni di dollari, gli analisti si aspettavano un dato vicino ai 778 milioni di dollari. Sono cresciuti anche i ricavi pubblicitari del 15%, sempre rispetto all’anno scorso, arrivando a 808 milioni di dollari.
Twitter's Q3'20 shareholder letter is now available. Read it here: https://t.co/RxTNDZ826k $TWTR
— Twitter Investor Relations (@TwitterIR) October 29, 2020
Se invece guardiamo il dato relativo alla base utenti, allora in discorso cambia, ed è l’elemento che ha provocato -15,6% sul titolo nell’after hours a Wall Street, dopo che il titolo aveva chiuso le contrattazioni ordinarie a +8%.
La base degli utenti attivi giornalieri “monetizzabili” (ricordiamo che Twitter ormai dal Q4 2018 rende noto solo ed esclusivamente questo dato rispetto alla propria base utenti) è cresciuta, rispetto allo scorso anno (quando erano 145 milioni), “solo” del 29%, fermandosi a 187 milioni di utenti giornalieri. Un dato che è al di sotto delle attese degli analisti che si aspettavano 195 milioni di utenti, quindi +35%. Pensate che, rispetto all’ultimo trimestre, il dato riporta una crescita di 1 milione di utenti: 1 milione di utenti in tre mesi. Davvero poca roba rispetto alle tante iniziative messe in campo.
Twitter Earnings:
Good: Revenue up way better than expected. $936 million, up 14% YoY. The estimates had Twitter revenue DOWN 5% for the qtr.
Bad: Twitter added 1 M new users in Q3. It added 20M in Q2. Not good.
— Kurt Wagner (@KurtWagner8) October 29, 2020
Quella crescita sostenuta e costante, che sembrava alla portata della piattaforma, non si è verificata, nonostante tutto quanto fatto per informare sul Covid-19, per aggiornare e tenere “pulito” il dibattito sulle elezioni presidenziali Usa di martedì 3 novembre 2020.
Non ci sono segnali di crescita particolari negli Usa, con 36 milioni di utenti giornalieri il mercato più grande (30 milioni nello stesso periodo dello scorso anno), lo stesso numero del trimestre precedente, e non ci sono segnali particolari neanche a livello internazionale con 152 milioni di utenti giornalieri (115 milioni lo scorso anno) ed erano 150 milioni lo scorso trimestre.
Il riflesso di tutto questo è che il titolo in questo momento perde quasi il 20% a Wall Street, un tonfo che rischia di mangiarsi le buone performance degli ultimi tempi. Infatti quest’anno le azioni TWTR erano cresciute del 60%. Peccato.
Ma di buono c’è che i ricavi sono in crescita, anche se il tessuto della società resta ancora molto fragile. Le prospettive e le previsioni per la prossima trimestrale, l’ultima del 2020, sono comunque positive, vedremo se sarà così.