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Twitter pronto per i 280 caratteri, ma il modifica tweet sarebbe più utile

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Twitter ha annunciato di aver avviato una fase di test, per un gruppo ristretto di utenti, per estendere lo spazio a 280 caratteri. Sarebbe l’addio definitivo ai 140 caratteri, il vero carattere distintivo della piattaforma. Ma davvero questo potrebbe risollevare Twitter? Forse sarebbe stato meglio pensare al modifica tweet.

Se prima dovevamo essere 10 mila, adesso siamo sicuri che Twitter è pronto ad abbandonare il limite dei 140 caratteri. Anzi, sarebbe stato meglio, forse (e qui in tanti dovremmo fare “mea culpa”), se non si fosse parlato di “limite” ma più di caratteristica. Già, perchè la vera caratteristica di Twitter stava proprio in 140 caratteri. Adesso, come ormai ufficializzato, Twitter è pronto a raddoppiare i caratteri, arrivando a 280, esattamente il doppio. In questo modo è come se si avesse lo spazio per due tweet in uno.

Certo, si tratta di una piccola, grande, rivoluzione per Twitter che ha bisogno, come detto in più occasioni qui sul nostro blog, di innovare il prodotto, quello che a gran voce richiedevano gli investitori e anche gli utenti. Gli utenti, il vero problema di Twitter che restano fermi al palo, per due trimestri consecutivi, dei 328 milioni totali. C’era bisogno di una scossa, di un qualche cosa che facesse sembrare la piattaforma viva e aperta a tutti. Di questo ne siamo tutti consapevoli, ma permetteteci di sostenere che questo dei 140 caratteri non era il primo dei problemi.

twitter 280 caratteri

Twitter giustifica questo cambiamento in ragione del fatto che ci sono paesi come la Corea del Sud, il Giappone che grazie al loro idioma sono in grado di esprimere un pensiero che sarebbe lungo più di 280 caratteri, ma loro lo esprimono in pochi simboli e tutto torna. Diversamente, se volessimo esprimere quello stesso pensiero in inglese, o anche in italiano, lo spazio dei 140 caratteri non ci basterebbe. Ed ecco quindi la motivazione di abbandonare i 140 caratteri raddoppiandoli. Del resto, questo lo si sapeva da tempo, è noto, infatti, che Twitter sia la seconda piattaforma più usata in Giappone. Twitter è molto usato dei paesi del sud est asiatico proprio per questo motivo. Una percentuale di utilizzo che non si conferma nei paesi occidentali. Allora, Twitter si allara a 280 caratteri.

Eppure, non era difficile scrivere in 140 caratteri, bastava semplicemente scrivere nello spazio tutto il pensiero e poi “ripulirlo” delle parole che non servivano. Adesso invece sarà tutto più semplice. Per avere un esempio basta guardare il tweet con cui Jack Dorsey annuncia la grande novità, è in uno spazio da 280 caratteri.

In verità ci saremmo aspettati l’estensione dei caratteri attraverso la funzionalità dei “tweetstorm”, di cui molto si è parlato nei giorni scorsi, ed è probabile che non venga cassata del tutto. Staremo a vedere.

Però, come dicevamo all’inizio, davvero i 140 caratteri non erano, a nostro avviso, il vero problema. Quello che davvero gli utenti hanno chiesto a gran voce prima di tutto era, semplicemente la possibilità di avere un “modifica tweet”, la possibilità di poter modificare il contenuto, con qualsiasi modalità si desiderava. Lo chiediamo qui sul nostro blog ormai da due anni. Le opzioni e, soprattutto, i suggerimenti degli utenti erano stati presi in considerazione proprio da Jack Dorsey che a fine dello scorso anno aveva chiesto alla base utenti quali fossero le necessità. E tutti avevano risposto “edit tweet”, modifica tweet. Dorsey stesso aveva annunciato che presto ci sarebbero state novità in questo senso, ma nulla.

Si è preferito invece perdere da subito la vera caratteristica di Twitter per dare spazio al doppio dei caratteri.

Ma davvero adesso si riuscirà ad esprimere in 280 caratteri quel mood ironico che ha fatto la fortuna di tanti utenti, oggi delle vere e proprie star? Immaginate un meme a 280 caratteri? No, perchè perde proprio la sua natura. Adesso tutti scriveranno lunghi pensieri, ma non troppo perchè poi a 280 caratteri si fa presto ad arrivare.

Insomma, Twitter oggi perde un po’ la sua natura, diciamocelo. Perde la sua caratteristica principale. Ma, la tempo stesso, si innova, si desta, da un segnale che qualcosa si muove.

Per verificare l’efficacia dei 280 caratteri non ci resterà che aspettare. Per poi continuare a lamentarci dell’assenza del modifica tweet.

Franz Russo
Franz Russo
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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