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Twitter inizia ad eliminare gli account bloccati, noterete un calo tra i followers

Twitter ha annunciato che da questa settimana inizierà la rimozione dalla piattaforma degli account bloccati. Di conseguenza, potrà verificarsi un calo tra i followers di ciascun account. Come è infatti accaduto per Trump che ha perso 100 mila followers o per Barack Obama che ha perso 400 mila followers. Per gli altri, il calo dovrebbe essere molto più ridotto.

Twitter insiste, facendo bene del resto, nella pulizia della piattaforma e annuncia, dal suo blog ufficiale, la rimozione di tutti gli account bloccati finora. La conseguenza diretta di questa operazione sarà un calo tra i propri followers che potrà essere lieve, come nella gran parte dei casi, oppure pesante, come nel caso di account di personaggi pubblici. Twitter fa sapere che il calo dovrebbe essere intorno a 4 followers in meno, mentre per il presidente Donald Trump il calo è stato più evidente: meno 100 mila followers in un colpo solo. Peggio però è successo all’ex presidente Usa Barack Obama, per lui il calo è stato di ben 400 mila followers.

Twitter agisce ed opera in questo senso per recuperare credibilità e accreditarsi come piattaforma affidabile. Come sappiamo, uno dei grandi punti deboli della piattaforma è stato sempre la crescita della base utenti, da più di tre anni quasi ferma. E una delle motivazioni principali che hanno caratterizzato questa crescita a zero è che Twitter, per molti, viene percepita come una piattaforma che non contrasta a sufficienza lo spam, il fenomeno dei troll, la violenza nei contenuti. Dall’inizio di quest’anno Twitter ha invertito la rotta, dichiarando guerra a tutto questo, comprendendo bene che ne vale la vita della stessa piattaforma. Dal mese di marzo ha infatti inasprito le regole di utilizzo rendendo più facile la sospensione e anche il blocco degli account.

twitter account bloccati

Qualche giorno fa, e ve lo abbiamo raccontato qui sul nostro blog, un report del Washington Post rivelava che Twitter, negli ultimi due mesi, ha provveduto a sospendere 70 milioni di account, più di 1 milione di account. Un numero elevato e se l’operazione venisse portata avanti a questo ritmo, non solo metterebbe a rischio, più di quanto non o sia già, la crescita della base utenti, ma l’esistenza della piattaforma stessa. Non è un’affermazione esagerata per una piattaforma che poco più di 330 milioni di utenti registrati.

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Leggi qui

Twitter, la sospensione di 70 milioni di account mette a rischio la crescita della base utenti

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Molti vedranno i loro followers calare di quattro unità o meno. Quelli che hanno il maggior numero di follower sperimenteranno una perdita più significativa. Sappiamo che per qualcuno sarà difficile, ma l’accuratezza e la trasparenza rendono Twitter un servizio più affidabile”. E’ quanto ha scritto Vijaya Gadde (‎@vijaya‎) che supervisiona il team di Twitter.

I motivi per cui Twitter blocca gli account

Da considerare che Twitter blocca per diversi motivi, come twitter un gran numero di risposte e di mentions, come pubblicare link fuorvianti (spam), oppure blocca quegli account che sono stati bloccati da un elevato numero di utenti. Ma i motivi di un blocco possono essere anche derivanti dalla pubblicazione della mail o della password dopo che quell’account è stato violato.

Val la pena di ricordare anche che per Twitter elimina tutti quegli account che non superano la fase di verifica. Una volta che Twitter individua un comportamento che va contro le condizioni d’uso sospende l’account facendo partire il processo di verifica, attraverso sms, email e telefono. A questo punto, se l’account non completa la fase di verifica, per Twitter quello è un account che va bloccato, essendo palese il fatto che non fosse un account “vivo”. In precedenza, questo tipo di account restava comunque latente sulla piattaforma, figurando anche come follower di qualche altro account. Con questa operazione, l’account verrà eliminato completamente.

L’operazione di pulizia degli account da quelli bloccati non si ferma ad oggi, ma andrà avanti in modo costante, al fine di rendere più credibile il numero di followers di ciascuno degli account.

E voi che ne pensate?

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Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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