Dopo averli testati in Italia a maggio, Twitter lancia Fleets a livello globale. E intanto sperimenta una funzionalità per la conversazione in audio, come accade su Clubhouse. Ma siamo sicuri che sia quello che serve a Twitter?
Twitter lancia Fleets, il suo formato effimero, a livello globale, un formato che noi in Italia abbiamo conosciuto per primi a fine maggio, dopo i test fatti in Brasile. In realtà, il lancio in Italia, insieme a quello in Corea del Sud e in India, è servito per affinare meglio lo strumento che permette di creare dei contenuti che scompaiono nell’arco delle 24 ore successive. Prima del lancio ufficiale, qualche giorno fa c’era stato il rilascio della funzionalità in Giappone.
Creare un contenuto effimero usando Fleets è molto semplice, per semplificare il tutto diciamo che è simile alle Stories di Instagram. A differenza però di quello che era il layout di maggio, il formato che vediamo oggi risulta essere molto più ricco. Infatti adesso è possibile usare il grassetto per i testi, cambiare colore al testo e allo sfondo, spostare l’immagine che si vuole usare (prima era fissa al centro). Insomma, viene introdotta una serie di tool che sicuramente aiutano a creare dei contenuti sì effimeri, ma comunque interessanti.
Adesso si possono condividere i tweet all’interno di Fleets, basta semplicemente cliccare su “Condividi” che si trova in basso a destra e scegliere “Condividi su Fleets“. Al momento però questa possibilità on sembra essere ancora attiva in Italia (ma attendiamo aggiornamenti), ma siamo sicuri che sarà molto apprezzata.
That thing you didn’t Tweet but wanted to but didn’t but got so close but then were like nah.
We have a place for that now—Fleets!
Rolling out to everyone starting today. pic.twitter.com/auQAHXZMfH
— Twitter (@Twitter) November 17, 2020
Come già sapete, specie se le state usando (?), la risposta ad un contenuto effimero avviene sempre via DM, allo stesso modo di quello che succede anche per le Instagram Stories (ancora per poco però, come abbiamo visto qui).
Come già detto in altre occasioni, Fleets sicuramente sembra essere una modalità tardiva per una piattaforma come Twitter, sembra quasi che questi step sottolinei una sorta di lentezza ad abbracciare le innovazioni da parte della piattaforma. Una considerazione non del tutto sbagliata, anche se molto dipende dall’ingresso nella società del Fondo Elliott, sì quello che possiede il Milan (anche questo avevamo scritto) che tra fine febbraio e inizio marzo di quest’anno voleva mandare via Jack Dorsey, in minoranza di fatto all’interno del consiglio di amministrazione della società, salvo poi trovare un accordo in extremis nel giro di qualche giorno.
In arrivo le chat audio su Twitter
In realtà, Elliott chiedeva di innovare la piattaforma, un po’ quello che per anni hanno chiesto gli stessi utenti Twitter. Innovazione che da subito ha portato verso un’accelerazione verso Fleets e ora, almeno da quello che è stato annunciato proprio da Twitter, verso una sorta di social network completamente in audio. Per intenderci, si tratta di una sorta di Clubhouse. Si parla quindi di stanze, di chatroom, solo in audio, per conversazione singole o in gruppo.
some of you hating…
but we see you Fleeting 🧐
— Twitter (@Twitter) November 17, 2020
Questa potrebbe essere una vera innovazione, solo che la domanda sorge spontanea. Siamo sicuri che è questo quello che serve a Twitter? E poi, altra domanda, siamo sicuri che Twitter sia in grado di gestire una cosa del genere? Perdonate la banalità, ma come osservato anche da altri, soprattutto negli Usa, Twitter, soprattutto negli ultimi due anni, ha faticato a gestire il fenomeno hate speech, contenuti di violenza, disinformazione. Cosa potrebbe succedere con le chat audio?
La risposta sarebbe, appunto, quello che già è successo con Clubhouse, ancora in versione beta nonostante sia valutata già 100 milioni di dollari, con conversazioni trapelate all’esterno che hanno riguardato un reporter del New York Times e e altre conversazione sfociate poi nell’antisemitismo. Tenete in considerazione che Clubhouse è solo su invito.
Quindi, davvero Twitter sarebbe in grado di gestire delle conversazioni audio? E, soprattutto, perché puntare sull’audio?
Semplice risposta anche qui, perché lo vuole il Fondo Elliott che punta a presentare Twitter come una piattaforma che sa innovare e renderla appetibile agli investitori.
Mudge nuovo responsabile della sicurezza di Twitter
Sulla capacità di gestione della sicurezza della piattaforma in generale, va detto che Twitter nelle ultime ore ha fatto un annuncio importante, ossia la nomina come nuovo responsabile della sicurezza Peiter Zatko, noto con il suo nome di hacker “Mudge”. Riferirà direttamente al CEO, Jack Dorsey.
Looks like the cat is out of the bag.
I’m very excited to be joining the executive team at Twitter!
I truly believe in the mission of (equitably) serving the public conversation.
I will do my best! https://t.co/ZQkhYTXLQZ
— Mudge (@dotMudge) November 16, 2020
A tutto questo, aggiungiamo un’altra considerazione e cioè che Twitter comunque non ha il fiuto per le innovazioni. Solo in un caso, arrivò prima con Periscope, il fenomeno del self video broadcasting, ma perse tempo facendosi superare in curva da Facebook Live.
Adesso prova ad agganciare il fenomeno audio, da come presentato, non sarà di grande aiuto.
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