A sorpresa, Elon Musk ha deciso di non entrare più nel CdA di Twitter, dopo aver acquisito il 9,2%. C’è da attendersi un tonfo del titolo a Wall Street, mandando in fumo i guadagni dei giorni scorsi. E intanto ha cancellato qualche tweet.
È successo tutto in meno di una settimana e, conoscendo il personaggio, forse era anche prevedibile. La notizia di oggi è che Elon Musk non prenderà più posto all’interno del consiglio di amministrazione di Twitter. Solo 5 giorni fa invece il proprietario della Tesla prendeva posto all’interno del CdA di Twitter con un ruolo a scadenza. Ma con una valenza attiva.
Come avevamo scritto per l’occasione, Elon Musk, a differenza dell’investimento passivo, aveva deciso invece per optare per un ruolo attivo. Questo avrebbe comportato che Musk avrebbe inciso nelle decisioni dell’azienda. Un cambio di passo sostanziale rispetto a quella che era l’idea iniziale.
Ricordiamo che l’investimento fatto da Elon Musk è di circa 3 miliardi di dollari, in virtù del quale ha acquisito il 9,2% delle quote aziendali. Diventando il maggior azionista.
Però l’accordo per accedere al consiglio di amministrazione prevedeva di non superare il 14,9% delle quote totali.
Dal momento in cui Elon Musk acquisisce le quote e acquisisce anche un ruolo attivo all’interno di Twitter. E iniziano i problemi. Avevamo messo in guardia che la presenza di Elon Musk all’interno di Twitter potesse costituire una opportunità ma potesse anche comportare dei rischi. Proprio per il fatto che il fondatore della Tesla, e anche di SpaceX, ha una reputazione imprevedibile. E nei fatti lo ha dimostrato anche stavolta.
A dare notizia del fatto che Musk non sarebbe più entrato all’interno del CdA di Twitter è stato il CEO dell’azienda, Parag Agrawal. In un tweet ha allegato un suo comunicato:
Elon has decided not to join our board. I sent a brief note to the company, sharing with you all here. pic.twitter.com/lfrXACavvk
— Parag Agrawal (@paraga) April 11, 2022
Nel comunicato, Agrawal lascia intravedere le discussioni che nei fatti ci sono state in questi giorni. Elon Musk ha intrattenuto diversi colloqui con i dirigenti di Twitter. W, alla fine, ha optato per non entrare più nel consiglio, la sua sarebbe dovuta diventare effettiva il 9 aprile. “Credo che questo sia il meglio“, ha aggiunto Agrawal.
La sua decisione di non entrare rischia di accendere speculazioni attorno al titolo TWTR. Infatti, se alla notizia del suo ingresso il titolo è volato a Wall Street, è molto probabile che oggi, all’apertura delle operazioni si assisterà ad un notevole volo al ribasso del titolo, mandando in frantumi tutti i guadagni realizzati in questi giorni.
Di discussioni il Washington Post aveva parlato anche tra i dipendenti di Twitter che lamentavano un trattamento diverso. Molti lamentavano il fatto che se uno di loro avesse twittato come Elon Musk sarebbe stato indagato dall’ufficio del personale. E presto ci sarebbe dovuto essere un confronto tra i dipendenti e Elon Musk, accompagnato da Agrawal.
Ma cosa ha fatto Elon Musk nei giorni successivi all’acquisizione e fino a ieri?
Il giorno dopo l’acquisizione della quota maggioritaria, Elon Musk, con un’azione furba, ha cercato di intestarsi l’adozione del “modifica tweet“. Il tasto di modifica del testo tanto agognato dalla gran parte degli utenti. Ha cercato di far passare come sua iniziativa facendo un sondaggio che ha ricevuto oltre 4 milioni di voti, il 75% esprimendo il suo favore.
Ma Twitter, come abbiamo spiegato in un altro articolo, l’annuncio che il modifica tweet lo aveva già fatto, solo che lo aveva fatto il 1° di aprile, portando tutti a pensare che fosse uno scherzo. E invece non lo era.
L’azienda è poi intervenuta dichiarando che l’annuncio non dipendeva dal tweet di Elon Musk.
Ma il fondatore della Tesla non si è fermato certo a questo.
Nei giorni successivi ha continuato a twittare su diversi ambiti, arrivando a scrivere anche “Twitter è morto?“, proprio il 9 aprile, giorno in cui sarebbe diventato ufficiale il suo ingresso nel CdA di Twitter:
Most of these “top” accounts tweet rarely and post very little content.
Is Twitter dying? https://t.co/lj9rRXfDHE
— Elon Musk (@elonmusk) April 9, 2022
Altra situazione che ha imbarazzato non poco è stata quando, sempre sabato 9 aprile, ha cominciato a twittare su Twitter Blue, l’app di Twitter che aggiunge nuove funzionalità a pagamento. Nel primo tweet, Elon Musk suggeriva che Twitter Blue dovrebbe garantire un altro tipo di spunta all’utente, diverso da quello di verifica. E ancora che il prezzo dell’abbonamento dovesse essere di 2 dollari al mese, pagando in anticipo i 12 mesi. Se poi, nel corso dei mesi, l’app fosse stata usata per diffondere spam, Musk suggeriva la sospensione senza rimborso.
Scriviamo al passato perché Musk ha cancellato il tweet principale. In basso qualche screenshot:
Aveva anche proposto di convertire gli uffici di Twitter, a San Francisco, in rifugi per i senta tetto, “dato che nessuno si presenta”.
Insomma, la scelta di non entrare nel CdA può rivelarsi per Twitter un bene. I rischi che avevamo immaginato si sono verificati immediatamente e forse, appunto, tutto questo potrebbe essere un bene.
Ma c’è da attendersi un forte ribasso del titolo, in conseguenza di questa decisione di Elon Musk, e c’è anche da registrare che, da quel poco che si sa, il fondatore della Tesla non sarebbe (condizionale d’obbligo!) più il maggior azionista.
Infatti, il fondo comune Vanguard venerdì scorso ha acquisito una quota del 10,3% di Twitter, diventando di fatto il maggiore azionista. Chissà se anche questo ha influito nella scelta di Elon Musk. E la risposta non l’avremo certo a breve.