Twitter da oggi cambia, temporaneamente, il modo di fare ritweet. Una decisione anticipata nei giorni scorsi, in vista delle prossime elezioni Usa, per evitare la diffusione di disinformazione. Giusta nell’intento, ma non ideale perché estesa a livello globale.
Twitter in vista delle elezioni Usa del prossimo 3 novembre sta cambiando alcune cose, anche forse troppo e spiegheremo più avanti perché, soprattutto per preservare le conversazioni sulla piattaforma ed evitare il più possibile la diffusione di disinformazione. E infatti, da oggi noterete che per fare retweet ad un tweet apparirà un passaggio ulteriore, ossia quello di aggiungere un commento al tweet che volete, appunto retwittare. Si aggiunge un passaggio extra con l’intento, corretto, di portare l’utente a riflettere prima di fare retweet e indurlo alla condivisone aggiungendo un suo pensiero attraverso la modalità della citazione.
Sia da desktop che da mobile infatti, non appena andate per compiere l’azione di RT apparirà immediatamente il composer della modalità “citazione”. Il retweet veloce, quello fatto spesso senza pensare, viene in questo modo “scoraggiato”, invitando l’utente ad aggiungere un pensiero. Non si tratta però di una impostazione fissa, infatti se non volete aggiungere altro, potrete comunque cliccare sul tasto in alto a destra “Ritwitta” (da mobile) o in basso a destra (da desktop).
In ogni caso, si aggiunge un passaggio in più, in qualche modo, ci sembra, si scoraggia un po’ l’azione di retweet anche perché, parliamoci chiaro, la cosa non è così intuitiva. L’utente si sa è tendenzialmente pigro e, di conseguenza, l’unica cosa che gli verrà in mete di fare sarà quella di chiudere, senza compiere alcuna azione. In questo modo si perde per strada quella interazione, attraverso il RT che è la linfa vitale della piattaforma.
First, we’re encouraging everyone to Quote Tweet. We hope it will encourage everyone to not only consider why they are amplifying a Tweet, but also increase the likelihood that people add their own thoughts, reactions and perspectives to the conversation. https://t.co/WGwUrE6kQG
— Twitter Comms (@TwitterComms) October 20, 2020
Come dicevamo in apertura, l’intento è assolutamente condivisibile ma, forse, il fatto di averla estesa da subito a livello globale non gioverà alla piattaforma. Sarebbe stato meglio attivarla temporaneamente negli Usa, appunto in vista delle elezioni del 3 novembre, e poi, sulla base dei risultati, pensare di estenderla a livello globale con altre modalità, al fine di preservare, prima di tutto l’interazione.
L’avvio di questa fase temporanea era stato anticipato in un post sul blog ufficiale di Twitter, a firma di Vijaya Gadde (@vijaya), Legal, Policy and Trust & Safety Lead di Twitter, e Kayvon Beykpour (@kayvz), Product Lead di Twitter e co-founder di Periscope. L’idea è quella di tenere attiva questa modalità fino alla fine della settimana delle elezioni Usa. Molto probabilmente Twitter ha intenzione di mantenere attiva questa modalità e lo farà ancor di più se l’esito della prova darà l’esito sperato. E cioè, una diretta correlazione tra il calo di disinformazione generato anche dallo scoraggiamento del RT immediato.
Twitter is throttling retweeting until after the election. They're knee-capping their own business to stick it to Republicans and prevent any pro-Trump narratives from taking hold. https://t.co/ilEHcSKN8V
— Sean Davis (@seanmdav) October 20, 2020
This is really annoying for people who aren't in America https://t.co/fKigS7DoXZ
— Alistair Haimes (@AlistairHaimes) October 20, 2020
Ribadiamo, lodevole come iniziativa, ma l’interazione in questo modo andrà persa definitivamente, andandola a scoraggiare anche verso quei contenuti che sono palesemente sani e informativi.
Twitter, sempre in questi giorni, scoraggerà anche la comparsa sulla timeline le raccomandazioni “Ritwittato da” o “Piace a” che arrivano da account che non si seguono, sempre nell’ottica di migliorare la conversazione e la timeline, libera da disinformazione.
Ecco, per quanto pensiamo che Twitter sia una delle poche piattaforme che si sta attrezzando al fine di rendere la piattaforma sempre più sana e protetta, dopo anni di inattività (lo abbiamo sempre scritto qui sul nostro blog), pensiamo anche che generalizzare un’azione che possa generare conseguenze non proprio positive sui contenuti “sani” non sia una buona idea.
E voi che ne pensate?
[…] molti utenti che, spesso, hanno abbandonato l’azione specifica. Ma cosa è successo? Lo abbiamo spiegato nel nostro post, Twitter in vista delle elezioni Usa ha deciso di cambiare il modo di fare retweet facendo […]
[…] A differenza di quanto avessimo prospettato, due mesi fa, Twitter ritorna sui suoi passi e ripristina il vecchio modo di fare retweet, quindi abbandonando la citazione. La modifica era stata decisa dalla società di Jack Dorsey per dare un freno alla disinformazione in occasione delle elezioni presidenziali Usa e, quindi, frenare la condivisione “automatica” di contenuti, imponendo un momento di lettura e riflessione. Qualora l’utente avesse voluto retwittare, avrebbe dovuto soffermarsi un attimo e, se lo desiderava, procedere al retweet con citazione. […]
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