TikTok, dopo essersi allineata con altre piattaforme social media nel sospendere gli account delle reti tv statali russe, sospende il caricamento di nuovi video e le dirette in Russia. Provvedimento necessario dopo l’approvazione della legge sulle fake news russa.
Gli ultimi giorni, praticamente lo scorso fine settimana, sono stati scanditi da diverse iniziative in relazione al “conflitto Ucraina Russia“. Come vi abbiamo raccontato, ormai quasi tutte le aziende che gestiscono piattaforme social media hanno preso posizione, dando seguito, quindi, alle sanzioni già messe in atto contro la Russia.
E mentre proprio la Russia ha messo al bando piattaforme come Facebook e Twitter, ultima, in ordine di tempo, è TikTok. La piattaforma di proprietà della cinese ByteDance (particolare rilevante in questo contesto) ha annunciato di sospendere il caricamento di nuovi contenuti video e le dirette streaming in Russia. Da questo provvedimento resta fuori il servizio di messaggistica all’interno dell’app.
TikTok si allinea con le altre piattaforme
Il provvedimento si è reso necessario, fa sapere TikTok su Twitter, in seguito all’approvazione della legge russa sulle fake news, approvata la scorsa settimana su precisa richiesta di Putin. Tale legge, infatti, prende di mira tutti i media che tentino di raccontare il conflitto Ucraina Russia come una “aggressione”. E se ci fosse qualche media, piattaforma social, che la raccontasse da questo punto di vista, o desse spazio a questa narrazione, rischierebbe pesanti sanzioni come multe e fino a 15 anni di reclusione.
“Alla luce della nuova legge russa sulle ‘fake news’, non abbiamo altra scelta che sospendere il livestreaming e i nuovi contenuti del nostro servizio video, mentre prendiamo in considerazione le implicazioni di questa legge sulla sicurezza“, si legge nel secondo dei tre tweet con cui TikTok ha dato l’annuncio su Twitter.
2/ In light of Russia's new ‘fake news’ law, we have no choice but to suspend livestreaming and new content to our video service while we review the safety implications of this law. Our in-app messaging service will not be affected.
— TikTokComms (@TikTokComms) March 6, 2022
Nei giorni scorsi, TikTok si era unita a Meta, Twitter e YouTube nel vietare i media di stato russi all’interno dell’Unione europea e nell’etichettare tali media nel resto del mondo. Le piattaforme social media, come abbiamo già sottolineato, si sono trovate nel mezzo di una guerra d’informazione sull’invasione, con i leader ucraini, americani ed europei che chiedono loro di tagliare fuori la Russia. E allo stesso tempo, la Russia fa pressione sulle aziende per censurare i loro contenuti.
Come scrivevamo qualche giorno fa, i social media costituiscono quindi un verso e proprio terreno di scontro.
Val la pena di ricordare anche che TikTok nei giorni scorsi ha visto lievitare contenuti video, e dirette, che pretendevano di mostrare le azioni sul campo di guerra, contenuti che spesso non sono verificati, rischiando quindi di diffondere propaganda e disinformazione.
Quasi 500 milioni di video con #Ukrainewar
Secondo alcune informazioni, sula piattaforma si sono registrati quasi 500 milioni di contenuti video con l’hashtag #Ukrainewar e spesso alcuni di questi hanno ottenuto centinaia di migliaia di like. Su Instagram, sempre con lo stesso hashtag si sono registrati 125 mila video e i più popolari hanno ottenuto qualche migliaio di like.
Questa misura non è che una dimostrazione di quanto la situazione sia grave, dal punto di vista dell’informazione, a testimonianza che in Russia non si può dare vita ad una informazione indipendente. Questo riguarda TikTok e tutte le altre piattaforme che in questo momento non hanno la possibilità di continuare ad operare liberamente.