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Telegram raggiunge il traguardo dei 400 milioni di utenti

Probabile che l’aumento di consumo del digitale in tutto il mondo per via della pandemia da Coronavirus abbia avuto il suo effetto, Telegram ha annunciato oggi di aver raggiunto il traguardo dei 400 milioni di utenti, 1,5 milioni quelli che si iscrivono ogni giorno.

La piattaforma di messaggistica, e non solo, trova sempre più nuovi utenti affezionati. Probabilmente la pandemia da Coronavirus, con il conseguente lockdown ovunque ne mondo, abbia avuto il suo impatto perché oggi Telegram ha annunciato di aver raggiunto i 400 milioni di utenti.

Non si sapeva molto sul numero degli utenti che usa la piattaforma, eravamo rimasti a 200 milioni. In Italia siamo attorno ai 9 milioni, anche se, a questo punto, è presumibile che siano molti di più.

Telegram fa sapere che ogni giorno sono “almeno 1.5 milioni” i nuovi utenti che si iscrivono a Telegram. Sottolineando come l’app sa tra le 20 più scaricate al mondo, “le persone in tutto il mondo stanno passando a Telegram ad un ritmo sempre più veloce”.

telegram 400 milioni utenti

“Le cartelle, l’archivio cloud e il supporto per i computer rendono Telegram lo strumento ideale per il lavoro da remoto e lo studio durante la quarantena”. È quindi evidente che il lockdown abbia avuto effetto nel raggiungimento di questo traguardo. Del resto, in questa fase, stanno crescendo un po’ tutte le piattaforme digitali, in termini di nuovi utenti e di tempo trascorso.

Quando abbiamo lanciato Telegram 7 anni fa, abbiamo ipotizzato che le persone avrebbero sempre scelto libertà e qualità piuttosto che restrizioni e mediocrità“, si legge nel post in italiano che annuncia il traguardo, aggiungendo anche che presto arriveranno le videochiamate di gruppo sull’app:

Le videochiamate nel 2020 hanno gli stessi problemi (questo lo abbiamo corretto noi) dei messaggi nel 2013. Ci sono app che sono o sicure o utilizzabili, ma non entrambe le cose. Ci piacerebbe risolvere il problema, quindi ci concentreremo nel portarvi videochiamate di gruppo sicure nel 2020. Quando saranno pronte, sarete i primi a saperlo, promesso“.

Ma gli annunci non finiscono qua, perché Telegram annuncia di aver migliorato i Quiz aggiungendoli a sondaggi, apparsi a gennaio di quest’anno. Da oggi è possibile “aggiungere spiegazioni che compaiono non appena gli utenti rispondono alle domande del quiz, aiutandoli ad imparare dai loro errori, o a contestualizzare le loro risposte“.

E, avendo migliorato lo strumento, Telegram pensa di trasformarlo in uno strumento attraverso il quale “diffondere conoscenza” come “quiz didattici”, non male come idea. A questo proposito, visto che 2 miliardi bambini sono forzatamente lontani da scuola orma da settimane, viene lanciata un’iniziativa molto interessante. E cioè un crowd-sourcing in cui verranno distribuiti un totale di 400.000 EURO tra i creatori di quiz didattici.

Per iscriversi, la prima fase termina il 15 maggio, comunque all’interno del post vengono spiegate le modalità di partecipazione.

Gli sticker su Telegram sono 20 mila

E poi, infine, tra le notizie che accompagnano il traguardo dei 400 milioni, con anche alcune migliorie come un nuovo menù per gli allegati per app su Android, Telegram ha creato un posto dal quale consultare tutte gli sticker che, nel corso di 5 anni, sono arrivati ad essere ben 20 mila.

Insomma, sono notizie incoraggianti per l’app che però, come è stato diffuso ieri da Agcom, deve affrontare un serio problema interno. Infatti, dopo la denuncia della FIEG esposta all’autorità garante sulle comunicazioni, chiedendo la sospensione di Telegram, l’app fondata da Pavel Durov ha eliminato 7 degli 8 gruppi indicati nella stessa denuncia della Federazione degli Editori.

Si tratta di un passaggio doveroso per certi versi, ma, vogliamo ribadirlo, la soluzione di eliminare o sospendere una voce non è mail quella giusta, e questo dovrebbero saperlo anche gli editori. C’è bisogno di monitorare, denunciare le cose che non vanno e migliorarle, ma la censura non porta mai a nulla di buono. Questo è quello che pensiamo.

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Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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