Il rapporto Media Reactions 2024 di Kantar mostra il continuo declino di X (ex Twitter) dal punto di vista dell’advertising. I marketer riducono la spesa pubblicitaria a causa di scarsa fiducia e sicurezza ormai compromessa.
In un contesto relativo all’advertising digitale in crescita, in cui i consumatori ora sembrano essere più ricettivi, non sembra una vera notizia dire che X arranca.
In effetti, questo è un dato che è stato già rilevato nei mesi scorsi, con la fuga dei grandi investitori in pubblicità dalla piattaforma oggi di proprietà di Elon Musk.
Eppure, se ne torna a parlare. Infatti i dati rilevati da Kantar all’interno del suo Media Reactions 2024 segnano dati ancora più negativi per la piattaforma che una volta era Twitter.
Il Media Reactions di Kantar, una delle agenzie più conosciute e stimate al mondo, è sempre molto atteso dai marketers per dati su tendenze relative al mondo dell’advertising e del marketing. Un rapporto utile per capire in quale direzione vanno i consumatori e gli addetti ai lavori.
Il rapporto ha visto coinvolti circa 18.000 consumatori in 27 mercati e 1.000 senior marketer a livello globale.
I marketers abbandonano X
Ebbene, diciamo subito che per X il 2025 non sarà un anno positivo dal punto di vista delle entrate pubblicitarie. Questo perché, come rileva il rapporto di Kantar, il 26% dei marketers prevede di ridurre ulteriormente la spesa in pubblicità sulla piattaforma.
Si tratta del dato più basso mai rilevato dal report rispetto a qualsiasi altra piattaforma digitale rilevante.
Come già raccontato anche qui su InTime Blog, la fuga degli investitori si è intensificata con l’arrivo di Elon Musk. E, ad onor di cronaca, non a caso è scritto “intensificata”. La fuga era iniziata già da prima che arrivasse Musk, quando Twitter faticava ad attivare la crescita degli utenti. E, nonostante quell’annoso problema, i ricavi della piattaforma si aggiravano, a circa 5 miliardi di dollari nel 2021.
Quest’anno i dati più rosei indicano ricavi per circa 1,2 miliardi di dollari.
Elon Musk e la fuga degli investitori
La fuga si è quindi intensificata con Musk e lo stesso proprietario ha fatto praticamente nulla per evitarlo. Anzi, ha lasciato che gli investitori fossero sempre più esposti a contenuti di odio e disinformazione non moderata.
E quando questo era abbastanza evidente, lo stesso Musk si è preso la briga di mandare tutti gli investitori a quel paese. Lo ricorderete tutti.
Atteggiamento che per un’azienda significa scarsa possibilità di poter investire per ottenere una riconoscibilità adeguata, e meno tossica, del proprio marchio. Le aziende si sentono poco al sicuro e non si riconoscono con il nuovo corso dettato da Elon Musk.
La fiducia dei marketer riguardo a X, storicamente bassa, è ulteriormente diminuita sotto la guida di Elon Musk. Si è passati dal 22% rilevato nel 2022, al 12% del 2024.
Solo il 4% dei marketer interpellati dal rapporto crede che le pubblicità su X forniscano sicurezza del marchio.
X sempre più in basso per i marketers
Google si piazza al primo posto per sicurezza del marchio con il 39%.
E rispetto a tutto questo, X si colloca al di fuori della top ten globale in termini di fiducia e percezione. Un dato che contrasta con TikTok, quello che è ormai l’editore pubblicitario più innovativo per il quinto anno consecutivo. E YouTube, ritenuto dai marketer il più affidabile.
Questo significa che il 2025 per X, e per Elon Musk, sarà un vero banco di prova. I fatti recenti come il divieto in Brasile, il calo del valore dell’aziende rilevato nuovamente da Fidelity e ora l’addio di Nick Pickles, vicepresidente degli affari globali di X preparano il campo ad un anno difficile. E comunque, da superare, c’è lo scoglio delle prossime elezioni presidenziali americane di novembre.
Come noto, Elon Musk è a capo di una lista di personaggi a sostegno di Donald Trump, garantendogli più di 40 milioni di dollari al mese.
E poi, lo stesso Musk è ormai impegnato a condividere contenuti chiaramente falsi, spesso realizzati con la sua IA, per deridere e offendere Kamala Harris, candidata alle elezioni novembre per il partito democratico. Ma è impegnato a condividere, oltre alla disinformazione, anche teorie di suprematismo, razzismo, di gender.
Insomma, Elon Musk fa di tutto per fare in modo che le aziende investitrici si sentano a disagio e insicure su X. Ed è per questo che fuggono.