Come di consueto, visto che questo è un periodo di chiusura di trimestri e quindi periodo in cui si fanno un po’ di conti, Shareaholic presenta i dati relativi ai social referral del secondo trimestre del 2014. Ebbene, Facebook è l’unico social network, tra quelli monitorati, che cresce. E’ dunque leader incontrastato come principale fonte di traffico
In linea con il periodo di conti, Shareaholic ci offre i dati di quelli che sono le principali fonti di traffico social. E Shareaholic è certamente uno strumento da tenere in considerazione da questo punto di vista, basando le sue ricerche sulla possibilità di monitorare più di 300 mila siti che permettono di raggiungere una audience di 400 milioni di visitatori unici. Il dato che emerge dall’analisi di questo secondo trimestre del 2014, il Q2 2014, è che Facebook è il leader incontrastato tra i Social Referral, quindi il social network che più di tutti è capace di trainare traffico. E oltre a questo, il dato sorprendente è che relativamente a questo trimestre, il social network di Zuckerberg è l’unico che cresce, anche a doppia cifra. Tutti gli altri sette monitorati (in totale sono 8) perdono terreno.
In pratica Facebook in questo trimestre ha rubato traffico a tutti, lecito pensarlo. La sua quota aumenta del 10,09%, passando da 21,25% di marzo 2014 a 23,39% di giugno. E se notate dal grafico, tra aprile e maggio perde quasi tre punti percentuali che poi recupera a giugno, ottenendo un risultato migliore del primo trimestre di quest’anno. E’ evidente che Facebook continua ad esercitare ancora una posizione predominante. Nonostante le polemiche legate al calo di visibilità legate ai vari aggiornamenti dell’algoritmo che so sono susseguiti negli ultimi mesi.
Anche Pinterest perde terreno, lo scorso trimestre era secondo; adesso rimane in seconda posizione come fonte ti traffico referral, ma perde il 19,38%. E da marzo a giugno ha fatto registrare un movimento calante. In calo anche Twitter, adesso ha una percentuale di traffico referral di poco superiore all’1%, era 1,14% a marzo scorso. StumbleUpon perde il 39%. Ma il peggior risultato lo fa registrare LinkedIn, -57,38%, con una quota a giugno 2014 pari allo 0,02% di traffico referral.
Google+ continua a calare e quindi annulla la performance positiva che si era vista nello precedente trimestre, il primo del 2014, che aveva certamente fatto sperare in una conferma. Ma così non è stato. Il social layer di casa Google perde il 21,34% attestandosi ad una quota di traffico referral pari allo 0,06%. Ad aprile era arrivato a 0,09%.
Il grafico in alto rende meglio la situazione che abbiamo visto in numeri.
In questa occasione Shareaholic ci mostra anche quello che è stato l’andamento degli 8 social network monitorati nel corso dell’ultimo anno, da giugno 2013 a giugno 2014.
E vediamo che Facebook dimostra davvero di essere leader incontrastato da questo punto di vista. In un anno la sua quota di traffico referral è cresciuta del 150,49%, passando dal 9,34% del giugno 2013, al 23,4 del giugno 2014. Se guardiamo il suo andamento negli ultimi 13 mesi, vediamo che Facebook ha continuato a crescere in maniera costante, a differenza degli altri social network. Facebook è sempre molto consultato, il 64% degli utenti (secondo una ricerca di Pew Research) lo consulta ormai quotidianamente. E quindi gli utenti condividono, ma spesso e volentieri, per quello che condividono e per i loro interessi, spesso, forse anche in maniera inconsapevole, approfondiscono estendendo il loro raggio di azione anche al di fuori del loro gruppo di amici.
Pinterest è, nel corso dell’ultimo anno, il secondo social network che veder crescere di più la propria quota di traffico referral: +69,53%. A marzo ha fatto registrare il suo picco, ma il mese scorso ha fatto registrare un calo. E’ presto per fare qualsiasi considerazione a ribasso, Pinterest in questo anno ha apportato importanti novità legate alla geolocalizzazione, all’adv, e ha di fronte a sè ancora ampi margini di miglioramento.
Twitter è stabile al terzo posto, anche se fa registrare un calo del 18,12%. Il calo risiede in tanti motivi che abbiamo cercato di vedere anche qui sul nostro blog. Ma resta di fondo che Twitter ha una natura molto diversa da Facebook e quindi la stessa timeline segue il suo andamento con caratteristiche molto diverse. Molto spesso, a ragione anche, viene paragonata ad un fiume in piena. Di conseguenza è molto difficile per l’utente riuscire a focalizzarsi. Da questi dati sembra che anche le aziende non lo usino tanto per aumentare traffico sul loro sito, quanto invece per accrescere la riconoscibilità attorno al proprio brand. E di esempi in questo senso ne esistono tantissimi e molti li abbiamo visti anche di recente negli ultimi Mondiali di Calcio di Brasile 2014.
Nell’ultimo anno si registra il forte calo di YouTube, -82,66%, che a quanto pare difficilmente riesce ad essere considerato come strumento per aumentare traffico. YouTube è uno strumento che richiede impegno e risorse particolari, perchè comunicare per video non è da tutti.
In calo anche Google+, 19,8%, e durante tutti questi mesi non è mai riuscito a raggiungere e a superare la quota dell’1% di traffico referral. Nonostante alcuni momenti in cui sembrava esserci una certa ripresa, ecco che la volta successiva i pochi progressi fatti venivano puntualmente annullati. Possiamo solo così riassumere l’andamento di G+ durante tutti questi mesi. E’ segno che ancora le aziende non hanno ben compreso la portata dello strumento. Martin Beck di Marketing Land il mese scorso ha scritto che Google+ At 3 Years Old: Not A Ghost Town, But A Social Referral Graveyard.
E’ da un po’ di tempo che si parla ormai di Google+ come un fallimento, spesso associando il tutto anche all’abbandono di Vic Gundotra, colui che ha creato la piattaforma, e anche al fatto che molti degli sviluppatori passeranno a lavorare su Android. Ma val la pena sottolineare che questo di fatto non significa chiudere quello che Google ha cercato di costruire in tutti questi anni, riuscendo finalmente a creare quel social layer che si interfaccia tra la struttura web e tra la struttura mobile. Certo, i dati sono lì a ricordarci che Google+ è poco usato, ma dire che è al fallimento è un po’ esagerato. Ne parlava proprio ieri Skande in suo post.
Per quanto riguarda LinkedIn, il calo è evidente e costante e lascia un po’ perplessi. Soprattutto in relazione alle ultime novità che miravano a far diventare il social business network per antonomasia, anche un social “media”, nel senso di piattaforma dove creare contenuti che aiutassero ad estendere il raggio. Ma così non è stato e le previsioni, in termini di referral non sono affatto rosee.
Allora, questa la situazione per quanto riguarda il traffico referral dai principali social network. Che n epensate? Siete sorpresi o avete avuto solo conferme? Raccontateci cosa ne pensate tra i commenti.
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