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Social Media, solo il 13% delle aziende li usa bene

In un recente sondaggio condotto da Nasdaq OMX e l’agenzia Ragan negli Usa viene rilevato che solo il 13% delle aziende intervistate ritiene di usare bene i Social Media, il 64% ritiene di dover imparare ancora molto. Facebook è lo strumento più usato, seguito da Twitter e da YouTube

social_media_effortsSondaggio interessante quello che Nasdaq OMX ha condotto insieme all’agenzia americana Ragan allo scopo di vedere come le aziende Usa usano i Social Media per comunicare. L’indagine è stata condotta sulla base di 2.714 interviste coinvolgendo aziende della PA, Non profit e società con oltre 50 mila dipendenti, quindi parliamo di grandi organizzazioni aziendali. Ebbene  il risultato forse più interessante è che solo il 13% di queste aziende ritiene di usare bene i Social Media all’interno della propria organizzazione. Ma l’altro dato interessante è che il 64%, nettamente la maggioranza, afferma si di usarli ma di avere ancora molto da imparare. Il restante 23% si definisce newbie.

Il motivo per cui quest aziende hanno cominciato ad utilizzare i Social Media all’interno della propria organizzazione sono diversi. Il primo, nell’87% dei casi, per aumentare la brand awarness, il secondo, nel 62% dei casi, per incrementare il traffico web, e il terzo, nel 61% dei casi, per migliorare la propria Reputazione.

Dall’indagine viene fuori una certa discrepanza proprio nel cercare di rendere omogenea la strategia, l’azione da intraprendere sui Social Media per cercare di raggiungere l’obiettivo che ci si prefigge. In molti casi si è trattato di situazioni in cui è prevalsa una insufficiente preparazione all’uso dello strumento. Spesso hanno risposto di non riuscire a stare dietro alla grossa mole di informazioni da monitorare, di non riuscire a sfruttare al meglio la piattaforma che si sta usando. Ma anche le grosse aziende hanno problemi, in molti casi lamentano di non trovare tempo a sufficienza da dedicare ai SM e che in alcuni casi mancano delle strutture adeguate, nonostante gli sforzi.

social_media_platformsTra gli strumenti più utilizzati, Facebook è di gran lunga quello più usato nel 91% dei casi; seguito da Twitter, 88%, da YouTube, 73% e da LinkedIn, 69%. Poi Google+, 33%, e Pinterest, 32%. Molti hanno anche risposto di usare Vimeo e di usare WordPress per il proprio blog aziendale. Tra questi strumenti, alcuni hanno segnalato anche Social Network molto localizzati come i russi Odnoklassniki, Mail.ru  e VKontakte, oppure come i cinesi Sina Weibo, Renren, e Youku. Pensate che in alcuni casi si è verificato un divieto d’uso di alcuni social network all’interno di qualche azienda e tra questi c’è anche Pinterest. E sempre per quanto riguarda Pinterest, in alcuni casi viene indicato, insieme ad Instagram, lo strumento su cui l’azienda punterà nei prossimi anni.

Molti lamentano che ormai gli strumenti sono troppi e per questo non si riesce a starci dietro. Come abbiamo sempre sostenuto, è bene usare gli strumenti che più sono in linea con la strategia da seguire, ma sostenere che ci sono tanti strumenti e conviene usare sempre gli stessi non è corretto. Si rischia di non raggiungere in effetti il pubblico desiderato. Per questo conviene comunque provare ad usarli e poi sulla base di questo privilegiare quelli dai quali si ottengono maggiori risposte in linea con gli obiettivi.

Da questo quadro si desume che nonostante i buoni propositi e investimenti, c’è ancora molto da lavorare. E’ necessario avere una formazione adeguata, altrimenti tutti gli sforzi saranno vani ed è comunque necessario, quando possibile, aumentare gli investimenti in tal senso.

E’chiaro che questo sondaggio fa riferimento agli Usa, ma siamo sicuri che ci sono molte similitudini con il mercato italiano. Sarebbe il caso di conoscere meglio le proporzioni. E per far questo cominciate col raccontarci la vostra esperienza di uso dei Social Media nella vostra azienda.

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Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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