I dati di una recente ricerca di Axios mettono in evidenza che i Creator emergono su TikTok. E poi che si può parlare di social media di vecchia e nuova scuola.
Creator Economy fa sempre più rima con TikTok, almeno questo è quello che appare da una recente indagine di Axios. Sono dati interessanti che ci aiutano a comprendere meglio come i Social Media stiano cambiando, più di quello che siamo soliti pensare.
Il dato più rilevante è il dato che su 50 account più seguiti sui social media, TikTok è quella che fa emergere di più i Creator. Sulle altre piattaforme, tra i più seguiti figurano spesso account di aziende, quindi corporate.
Ma l’aspetto davvero interessante è che gli account più seguiti su TikTok non hanno lo stesso seguito sulle altre piattaforme, come invece ci aspetterebbe.
Abbiamo sempre pensato che un account era in grado di attrarre una grande audience anche su piattaforme diverse perché, sostanzialmente, c’erano delle affinità tra le stesse audience. Ebbene, tutto questo non sembra essere più vero.
Altro aspetto che abbiamo sempre considerato, è che, partendo dal presupposto che ogni piattaforma social media ha delle caratteristiche peculiari, le stesse determinassero l’audience. Come a dire che fosse la piattaforma a modellare l’audience attorno ad un account.
Social Media, piattaforme di vecchia e nuova scuola
Questo era vero quando le piattaforme, che definiamo di “vecchia scuola” si distinguevano per davvero. Col tempo le stesse sono andate via via inglobando caratteristiche, prese in prestito da altre, al punto da renderle quasi uguali tra loro. Un concetto reso ancora più evidente dall’emergere di piattaforme social media di “nuova scuola” che, a differenza delle “vecchie”, nascono già specifiche con strumenti precisi.
L’aspetto determinante oggi è quello di abbracciare i valori che sono alla base di una piattaforma e quindi la community che si è in grado di costruire su di essa.
Questo spiega come mai questi account di creator molto seguiti su TikTok non ottengano la stessa audience su altre piattaforme.
I creator trionfano su TikTok
Nello specifico, Charli D’Amelio, Khaby Lame, Addison Rae, Bella Poarch e Zach King sono gli account più seguiti su TikTok che mettono insieme qualcosa come 480 milioni di follower. Gli stessi account di questi creator sono invece poco seguiti su altre piattaforme.
Ad esempio, Bella Poarch, ha 85 milioni di follower su TikTok, ma meno di 1 milione su Twitter. Khaby Lame ha oltre 120 milioni di follower su TikTok, ma 58 milioni su Instagram.
Guardando oltre TikTok, possiamo citare Kim Kardashian con 254 milioni di follower su Instagram e 1,9 milioni su YouTube. O anche la nostra Chiara Ferragni con 25,5 milioni di follower su Instagram e poco meno di 700 mila follower su Twitter.
Difficile emergere su tutte le piattaforme social
Sono pochi gli account che riescono ad emergere su altre piattaforme e apparire nei primi 10 più seguiti. Come Cristiano Ronaldo che primeggia su Facebook Instagram e Twitter; Ariana Grande (Instagram e Twitter) e Will Smith (Facebook e TikTok).
La ricerca offre poi uno spaccato sulle singole piattaforme, arrivando ad affermare che TikTok, come abbiamo appunto rilevato, è la piattaforma che meglio aiuta i Creator ad emergere.
Su YouTube gli account più seguiti sono i grandi della musica e dell’intrattenimento e tra i 20 account più seguiti sei vengono provengono dall’India, quattro dagli Stati Uniti, tre dalla Corea del Sud, due dalla Russia.
Invece Facebook offre qualcosa in più ai brand, e si vede dai dati di Axios. Gli utenti sono sempre più incoraggiati a mettere “like” alle pagine, al di là dei contenuti.
Come abbiamo imparato in questi anni, e questi dati di Axios lo confermano, Instagram è il luogo dove costruire il proprio seguito mostrando il proprio stile di vita, influenzando gli utenti attraverso le proprie scelte. Le dinamiche che si generano su questa piattaforma, da questo punto di vista, sono uniche e il seguito che si riesce a generare è molto alto.
Anche Twitter è luogo per influencer
Anche Twitter mostra di essere il luogo degli influencer e delle celebrità, anche se in misura molto ridotta rispetto a Instagram. All’interno della piattaforma da 280 caratteri chiunque può costruirsi un proprio seguito avendo delle idee e dei contenuti da condividere, attraverso i quali costruire Relazioni. Non è un caso, poi, che Twitter sia l’unica piattaforma che vede insieme, nei primi 50 account più seguiti, politici e business leader.
Una breve riflessione in chiusura, rifacendoci all’apertura di questo articolo.
Questi dati di Axios ci mettono davanti al fatto che oggi si può parlare di due forme di intendere le piattaforme social media. Forse può apparire anche un po’ scontato.
Da una parte abbiamo, come abbiamo già detto, le piattaforme della “vecchia scuola”, come possono essere Facebook o Twitter, dall’altra abbiamo piattaforme di “nuova scuola”, come TikTok e anche Instagram che giocano sui contenuti veloci, video, effimeri. Si tratta di modalità differenti, sia dal punto di vista dei contenuti che del coinvolgimento.
Di certo, le aziende, di fronte a questi dati, e di fronte all’emergere di TikTok, devono cominciare a guardare anche alle piattaforme social media di nuova scuola. E, per certi versi lo stanno già facendo.
Le testate giornalistiche o i digital media che tipo di incentivo possono avere nell’entrare in una piattaforma come TikTok, dove il contenuto prodotto e spesso monodirezionale (non riutilizzabile per altre piattaforme) e la audience è orientata non a un corporate ma a un Personaggio. L ‘investimento nella produzione di contenuti inoltre non è chiaramente convertibile in Nuovi tipi di abbonamento o Brand Building.
Che tipo di miglioramenti puo’ portare TikTok per aiutare I digital media o addirittura i servizi di informazione pubblica di vecchio stampo come giornali o testate giornalistiche?
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