Cosa accadrebbe se davvero TikTok USA venisse venduta a Elon Musk? Ecco alcuni scenari e implicazioni di una mossa dal sapore geopolitico, che potrebbe rivoluzionare ancora il futuro delle piattaforme digitali.
Partiamo subito dal fatto che, al momento, ci sono solo smentite. TikTok ha tenuto a precisare che per ora di tutto quello di cui si sta parlando nel mondo “è pura fiction”.
Ok, va bene. Come commento può starci. Ma se davvero le cose andassero come ha scritto Bloomberg?
Vero, ma di cosa si sta parlando? Ovvio, dell’ennesima notizia che riguarda Elon Musk. Stavolta il suo nome viene accostato a TikTok, come possibile acquirente delle attività Usa. Possibilità che sarebbe stata presa in considerazione direttamente da Pechino.
Un’ipotesi che potrebbe sembrare azzardata, ma che in realtà si inserisce in un contesto geopolitico e tecnologico delicato, reso ancora più complesso dalle tensioni tra Stati Uniti e Cina.
E, per giunta, tutto questo avviene a ridosso dell’insediamento di Donald Trump come nuovo presidente Usa.
Andiamo per ordine.
Se Musk acquistassa TikTok Usa cosa comporterebbe?
Cosa potrebbe significare realmente questa mossa? E quali sarebbero le conseguenze per TikTok, per Elon Musk e per l’ecosistema globale dei social media?
TikTok, con i suoi 170 milioni di utenti negli Stati Uniti, è da tempo al centro di un acceso dibattito politico. Già durante l’amministrazione Trump, l’app di ByteDance era stata minacciata di divieto per ragioni di sicurezza nazionale, con l’accusa di facilitare l’accesso del governo cinese ai dati degli utenti americani.
L’amministrazione Biden, nonostante un approccio meno spettacolare, ha mantenuto alta l’attenzione sul tema, fino ad arrivare a una legge che impone la vendita delle operazioni statunitensi di TikTok entro il 19 gennaio 2025, pena un bando completo dell’app.
Una data limite che è il giorno prima dell’insediamento di Trump.
Le preoccupazioni della Cina
La Cina, che ha sempre mantenuto una posizione di controllo su ByteDance, non ha mai nascosto le sue preoccupazioni su un’eventuale vendita a società americane.
Ma con il tempo che stringe, Pechino ha la necessità di trovare una soluzione che si fa sempre più pressante.
Ed è qui che emerge il nome di Elon Musk, una figura molto vicina all’amministrazione Trump. Prossimo co-titolare del dipartimento governativo denominato D.O.G.E.
Perché la Cina sceglierebbe Elon Musk
Perché Elon Musk?
La scelta di Elon Musk come possibile acquirente non è casuale. Da una parte, Musk vanta una presenza consolidata nei settori spaziale, automobilistico e ora con X (ex Twitter).
Dall’altra, il suo recente ruolo come uomo di fiducia nell’amministrazione Trump lo rende un candidato ideale per mediare tra interessi politici e tecnologici.
Dal punto di vista cinese, Musk è da sempre una figura amichevole. Di sicuro non una figura ostile.
Elon Musk, CEO di Tesla e SpaceX, ha sviluppato nel corso degli anni relazioni strette con la Cina, intrecciando legami economici, politici e tecnologici.
Cosa rappresenta la Cina per Elon Musk
La Cina rappresenta un mercato cruciale per Tesla. La Gigafactory di Shanghai, inaugurata nel 2019, è stata la prima fabbrica di Tesla al di fuori degli Stati Uniti, diventando rapidamente un pilastro dell’azienda.
Questo stabilimento ha permesso a Tesla di entrare nel vasto mercato cinese dei veicoli elettrici e di beneficiare di costi di produzione più competitivi.
Nel 2024, Musk ha compiuto una visita strategica in Cina, durante la quale ha ottenuto il via libera dalle autorità cinesi in termini di sicurezza dei dati e ha stretto un accordo con il gigante tecnologico Baidu.
Questo accordo mira a implementare le funzioni di mappatura e navigazione per il sistema di guida autonoma Full-Self Driving (FSD) di Tesla nel paese.
Del resto, Musk ha spesso elogiato la Cina per i suoi obiettivi economici e climatici, mantenendo una relazione stretta con il governo cinese.
Ha partecipato a interviste e scritto articoli per pubblicazioni ufficiali cinesi, come “China Cyberspace”, l’organo della Cyberspace Administration of China, l’agenzia responsabile della censura su Internet. In queste occasioni, Musk ha discusso delle sue visioni sul futuro della tecnologia e dell’umanità , allineandosi con le narrative promosse dal governo cinese.
Una vicinanza tra Musk e la Cina che potrebbe creare problemi
Una vicinanza, tra Musk e la Cina, che ha sollevato preoccupazioni negli Stati Uniti. Nel dicembre 2024, la deputata dem, Rosa DeLauro, ha accusato Musk di aver esercitato pressioni sui repubblicani alla Camera per rimuovere una restrizione sugli investimenti in Cina da un disegno di legge sul finanziamento del governo, suggerendo che gli interessi economici di Musk in Cina potessero influenzare la politica statunitense
Ma da questa vicenda, cosa ne guadagnerebbe TikTok?
E cosa guadagnerebbe TikTok dalla vendita a Musk
La vendita a Musk garantirebbe la continuità operativa di TikTok negli Stati Uniti, evitando il bando imminente. Con Musk al comando, TikTok potrebbe scrollarsi di dosso parte delle accuse di essere uno strumento del governo cinese, migliorando la percezione pubblica e rasserenando la politica. Anzi quella parte politica che sarà al governo Usa per i prossimi 4 anni.
E poi, sotto la guida di Musk, TikTok potrebbe beneficiare di nuove sinergie tecnologiche, magari integrando funzioni innovative legate all’intelligenza artificiale e ai sistemi di pagamento digitali, come già visto su X.
Una grande opportunità per Musk
Per Musk, l’acquisizione di TikTok rappresenterebbe una nuova grande opportunità .
Integrare TikTok nel suo ecosistema significherebbe espandere ulteriormente la sua influenza sui social media, creando un monopolio tecnologico in grado di competere con Meta e Google.
Lo stesso Musk potrebbe coronare così il suo sogno di avere un’app interamente dedicata ai video.
È evidente che con TikTok, Musk aumenterebbe ancora di più il suo potere. Ritrovandosi nella doppia veste di imprenditore e di eminente membro dell’amministrazione Trump.
Ovvio che Musk non si lascerebbe sfuggire questa opportunità e sfruttare TikTok per promuovere progetti legati a X, SpaceX o Tesla.
Inoltre, sembra abbastanza scontato, l’acquisizione rafforzerebbe il legame tra Musk e l’amministrazione Trump, consolidando il suo ruolo politico.
Ma gestire TikTok potrebbe esporre Musk a ulteriori critiche per il suo ruolo politico sempre più evidente.
Possibili problemi con l’antitrust
L’acquisizione potrebbe attirare l’attenzione delle autorità antitrust, complicando ulteriormente il suo già vasto impero tecnologico. Senza considerare che un possibile passo falso nella gestione di TikTok potrebbe danneggiare la reputazione di Musk, già spesso sotto i riflettori per le sue decisioni controverse. Ma di questo Musk non se ne preoccuperebbe affatto.
Se l’acquisizione si concretizzasse, il panorama dei social media potrebbe subire una scossa non da poco. In un momento molto particolare.
X integrata a TikTok
Con Musk alla guida, TikTok (ipotizzo) potrebbe integrarsi con X, creando una piattaforma multifunzionale che combina intrattenimento, comunicazione e transazioni economiche.
C’è poi l’aspetto geopolitico. Una vendita a Musk potrebbe rappresentare un compromesso accettabile per Pechino e Washington, ma lascerebbe irrisolte molte delle tensioni di fondo.
La Cina, pur preservando il mercato interno di TikTok, perderebbe una parte della sua capacità di influenza globale. Gli Stati Uniti, dall’altra parte, si troverebbero a fare i conti con un monopolio sempre più concentrato nelle mani di Musk.
Non si tratta solo di business
La possibile vendita di TikTok USA a Elon Musk non è solo una questione di business: è una partita geopolitica, tecnologica e culturale che potrebbe ridefinire lo scenario attuale delle piattaforme digitali e delle relazioni internazionali.
La vicenda non è di facile gestione, perché da qui passa le gestione dell’amministrazione Trump per i prossimi quattro anni. Partire con il piede sbagliato nei confronti della Cina, significherebbe aggiungere ulteriori problemi.
Ma la vera domanda è: un tale cambiamento sarebbe davvero nell’interesse degli utenti di TikTok? O rappresenterebbe solo l’ennesimo capitolo di una guerra di potere tra superpotenze e magnati tecnologici?
Pero ora abbiamo provato a ragionare su quello che, al momento, sembra essere solo archiviabile come “voci di corridoio”. Ma se fosse così, allora gli effetti sarebbero davvero evidenti.