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Salesforce acquisisce Slack per un nuovo modo di lavorare

Salesforce, la piattaforma CRM più conosciuta, acquisisce Slack, il servizio di chat per lavoro, per 27,7 miliardi di dollari. Oltre ad essere una delle più grandi acquisizioni tech, la si può considerare come una operazione che guarda al post Covid-19.

La notizia è di quelle importanti, soprattutto per il fatto che questa la si può considerare come una diretta conseguenza del periodo che stiamo vivendo.

Salesforce, la piattaforma CRM più conosciuta e tra le più usate al mondo, acquisisce Slack, il servizio di chat per il lavoro, per 27,7 miliardi di dollari. Si tratta di una delle acquisizioni tech più grandi mai realizzate. Ma, oltre a questo dato, che vedremo più avanti in raffronto con altre acquisizioni storiche, questa è una operazione figlia del momento che stiamo vivendo.

Con le persone che lavorano sempre più da casa, quindi con il fenomeno smartworking che sta dilagando ovunque, anche nel nostro paese, Salesforce aveva la grande occasione di provare ad allargare il proprio raggio di azione, entrando in un business particolarmente florido in questo momento. E la cifra, alta, ma non altissima, dimostra che si tratta di un affare che per Marc Benioff, CEO e fondatore di Salesforce, era da prendere o lasciare. Molto probabile che a spingere verso un rilancio, arrivando ad un’offerta molto alta per un’azienda tutto sommato non messa benissimo, è stata l’ombra di Microsoft che aveva provato ad inserirsi provando a fare l’en-plein. Sta di fatto che adesso Benioff ha la possibilità di competere direttamente con Microsoft e quindi con Teams, il software che ha finito per mettere quasi in crisi proprio Slack.

Solo che sulla carta la sfida a Teams appare piuttosto ardua, per il fatto che ad oggi Slack conta circa 12,5 milioni di utenti, mentre il prodotto di Microsoft ha già superato i 100 milioni di utenti, ricevendo un grande rilancio proprio durante questa pandemia.

Insomma, si sta profilando uno scenario molto interessante e il duo Salesforce & Slack darà vita ad un prodotto che non sarà da meno rispetto agli altri competitor. Anche perché Benioff sa benissimo dell’accordo, un “join commitment“, che era stato stipulato tra Slack e Zoom qualche mese fa, per collaborare sul futuro della comunicazione. Ecco, questo è il futuro, con l’inserimento di Salesforce che potrebbe contare anche su Zoom.

Forse ricorderete che tra i tanti interessati ad acquisire Twitter qualche anno fa c’era proprio Salesforce, ed era una delle strade più concrete tra tutte le altre. E poi è finita che non se ne è fatto nulla.

Ecco le grandi acquisizioni tech aggiornata al 2020

Ma parlavamo prima di grandi acquisizione nel mondo tech. Ebbene, questa di Salesforce che acquisisce Slack va ad inserirsi nella top-ten, andando a scalzare proprio Microsoft con l’acquisizione di LinkedIn per 26 miliardi di dollari nel 2016. Esce dalle prime 10 proprio Salesforce, quando nel 2019 acquisiì Tableau per 15,7 miliardi di dollari, ed entra l’acquisizione di Slack:

10. Facebook acquisice WhatsApp – 19 miliardi di dollari (2014)

9. Microsoft compra LinkedIn – 26 miliardi di dollari (2016)

8. Salesforce acquisice Slack – 27,7 miliardi di dollari (2020)

7. SoftBank acquisisce ARM – 32,3 miliardi di dollari (2016)

6. HP acquisisce Compaq – 33,6 miliardi di dollari (2001)

5. IBM acquisisce RedHat – 34 miliardi di dollari (2018)

4. AMD acquisice Xilinx – 35 miliardi di dollari (2020)

3. Avago acquisisce Broadcom – 37 miliardi di dollari (2015)

2. Nvidia acquisice ARM (da Softbank) – 40 miliardi di dollari (2020)

  1. Dell acquisisce EMC – 67 miliardi di dollari (2015)
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Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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