L’articolo di Luca Conti su Il Sole 24 Ore di oggi riguardo la politica e i social network, ci offre l’occasione per ritornare sull’argomento. E commentare i dati raccolti.
L’interessante articolo di Luca Conti, apparso stamattina su Il Sole 24 Ore, “Obama batte tutti su Facebook. Di Pietro il più social in Italia”, ci offre lo spunto per ritornare sull’argomento che riguarda l’approccio della classe politica coi social network, ma più in generale col web. I dati interessanti che ci presenta Luca Conti nell’articolo sono frutto di un’indagine di Innova Et bella, società di consulenza strategica di Milano, che ha preso in esame la presenza dei vari politici presenti su Facebook, valutando la loro pagina ufficiale secondo dei parametri come la qualità e la frequenza di aggiornamento; sviluppo interattivo della comunicazione e numero dei sostenitori iscritti alla pagina. Quali sono i risultati?
A livello di classe politica internazionale, non vi era alcun dubbio che al primo posto risultasse Barck Obama, presidente degli Usa che nel 2008 si caratterizzò com vero politico stile web 2.0, adoperando tutti gli strumenti del web per costruire e rendere partecipi i suoi sostenitori alla sua campagna presidenziale. Obama è primo con una pagina che conta oltre 14 milioni di sostenitori con un livello di qualità valutato con il massimo dei voti. Al secondo posto Mitt Romney, candidato alle primarie repubblicane americane nel 2008 che conta 603,504 sostenitori, seguito da un altro candidato alle primarie repubblicane americane dello stesso anno il pastore battista Mike Huckabee che conta 469,371 sostenitori. I politici europei che figurano in questa classifica internazionale sono un pò più distanziati. Troviamo al 12° posto Jens Stoltenberg, leader del partito laburista norvegese, al 21° posto David Cameron, primo ministro britannico, al 23° la cancelliera tedesca Angela Merkel, al 24° Lars Rasmussen, primo ministro danese. Sempre in questa classifica, troviamo al 40° la pagina ufficiale del governo Berlusconi, giudicata carente dal punto di vista dei contenuti e con un seguito di fan modesto, cioè 30 mila sostenitori.
Guardiamo adesso la classifica dei politici italiani e l’unico che supera a pieni voti i criteri di valutazione utilizzati dall’indagine è Antonio Di Pietro, leader IdV che ha un seguito di 141,632 sostenitori, seguito da Pierluigi Bersani, segretario PD, con 35,604 sostenitori e da Roberto Formigoni, presidente della regione Lombardia, con 4,993 sostenitori. Balza subito agli occhi l’assenza nelle prime posizioni di Nichi Vendola, recentemente premiato ai Macchianera Blog Awards con il miglior blog politico, quindi uno che sul web è già presente e poi, in relazione ad un’indagine di Dag Communication nel periodo della scorsa campagna elettorale per le regionali, aveva ottenuto una valutazione molto positiva nello sfruttare il potenziale del web per la sua campagna elettorale. Il governatore della Puglia, nell’indagine di Innova Et bella, nonostante i 280 mila sostenitori, non va oltre il quinto posto in quanto la valutazione dei contenuti pubblicati sulla sua pagina non è stata valutata come ottimale. In sostanza, va bene avere uno stuolo di sostenitori, ma un occhio di riguardo va sempre dato alla qualità dei contenuti. Ed è una considerazione che condividiamo molto.
Da notare che in questa valutazione non sono stati presi in considerazione pagine personali di politici, sconsigliate per chi è un personaggio pubblico. Infatti la pagina di Silvio Berlusconi non è stata presa in considerazione in quanto pagina personale sia pur con 70 mila sostenitori.
Devo dire, a valutazione di questi dati, che se da un lato possono essere soddisfacenti, in relazione al fatto che la nostra classe politica utilizza i social network per veicolare meglio i propri messagi, da un altro mi viene da pensare che c’è ancora molto da fare. Il citerio della qualità è importante per avere un quadro più completo. Qualche tempo fa, e lo ricordo in uno dei post citati, avevo fatto un piccolo sondaggio tra i politici presenti tra i miei contatti su facebook, i quali, la maggior parte, avevano sottolineato che con facebook le distanze si riducono, ci si da direttamente del tu, l’interazione diventa più immediata. Altro aspetto, sottolineato da David Sassoli, era quello di tenere costantemente aggiornate su facebook le sue attività. E questa mi sembra un’ottima cosa, anche perchè spesso è difficile monitorare le attività di un politico in modo dettagliato. Se facebook o i social network in generale possono essere utili anche per questo bisogna allora che i nostri politici ne approfittino.
(l’immagine in alto è presente sul sito abcnews.com)
Digital Reputation e Politica costituiscono un binomio via via sempre più importante; io me ne occupo professionalmente e lo posso dire con cognizione di causa.
In particolare, ho redatto un confronto tra Berlusconi e Bersani per quanto riguarda le menzioni su Youtube, Twitter, Facebook e siti vari.
La Digital Reputation del premier è di gran lunga più significativa rispetto a quella del leader dell’opposizione.
Se qualcuno volesse il PDF del documento (si basa su dati liberamente disponibili su Internet ed è ovviamente agnostico dal punto di vista politico) mi scriva (andy.cavallini@tin.it), glielo invierò molto volentieri.
Saluti,
AC
Allora ti scriverò subito, caro Andy. L’argomento mi interessa moltissimo!
A tua disposizione.
By the way, non ho ancora ricevuto tue email.
Eventualmente scrivimi al mio indirizzo secondario:
andy.cavallini chiocciola yahoo.it
AC
Hai ragione, ma ti ho appena scritto, proprio mentre tu scrivevi qui. Check your mail 😉