Da un’indagine condotta da Dag Communication risulta che i politici in occasione delle prossime elezioni regionali usano il web e che Vendola, Formigoni e Bonino sarebbero i più evoluti.
L’indagine realizzata da DAG Communication, agenzia specializzata in Online Pr e Social media marketing, analizza a pochi giorni dalle elezioni regionali 2010 le attività sviluppate dai candidati Presidenti proposti dalle coalizioni PD e PDL in alcune delle maggiori Regioni del nostro paese. Sono stati presi in considerazione i siti e le strategie di marketing politico dei candidati alla Presidenza proposti dalle coalizioni che fanno capo a Pd e Pdl delle seguenti Regioni: Lombardia, Piemonte, Toscana, Emilia, Veneto, Lazio, Campania.
Per ciascun candidato è stata analizzata la rintracciabilità del sito, i contenuti che presentava, le strategie di presenza sui maggiori social network e sugli aggregatori di User Genereted Content, le eventuali peculiarità ed innovazioni.
Dall’analisi sviluppata alcuni macro trend sono evidenti: le Regionali 2010 online si sono combattute principalmente attraverso i siti istituzionali dei candidati, attraverso Facebook e Youtube. Per quanto concerne Facebook è interessante notare che la maggiore o minore propensione ad utilizzare questo strumento non è legata né alla età, come si potrebbe essere pensati a pensare, né alla regione, né al colore politico. Molto attivi personaggi come Nichi Vendola (leader in classifica con una pagina che conta oltre 67.700 fan) ed Emma Bonino, ma anche come Luca Zaia, Stefano Caldoro o Roberto Cota, solo per citarne alcuni. E Nichi Vendola ruba la scena anche su Youtube, dove è il più visto di tutti i candidati presi in considerazione. Particolare anche lo scontro tra Bonino e Polverini: la prima stravince su Facebook, la seconda su Youtube.
Ed infine qualche annotazione sulla popolarità dei portali: secondo l’Alexa Traffic Rank il sito più visitato è quello di Formigoni, seguito a brevissima distanza da quello di Nichi Vendola e Stefano Caldoro. Molto interessante il piazzamento del sito di Renata Polverini (uno dei pochi siti in wordpress) che secondo Alexa sembra assai più visitato di quello di Emma Bonino (sito su drupal) .
Da quest’indagine, che reputo interessante, si direbbe che la politica si stia avvicinando al web più di quanto si possa immaginare. Personalmente non sono molto ottimista in questo senso, ritengo che la politica italiana sia molto indietro rispetto a quello che accade in altri paesi e i fattori che caratterizzano questa arretratezza sono mlteplici, prima fra tutte una scarsa considerazione del web come strumento di divulgazione e conoscenza da parte dei nostri politici. Questi dati in effetti lo confermano, nel senso che ci si accorge del web solo per raccogliere voti, che di per sè non un male parlando di persone che devono convincerci della bontà delle loro idee. Quello che non condivido è considerare il web all’occasione, elezioni regionali, per poi dimenticarsene per i successivi cinque anni, per poi ritornarci alle prossime elezioni. In altri paesi, politici di diversa estrazione ideologica usano il web sempre e soprattuto dopo per tenere informati i propri elettori sulle attività intraprese e invitano proprio attraverso il web a controllarli.
Tempo fa, ben prima delle elezioni, feci un piccolo sondaggio, mio personale non ancora pubblicato, per capire dai politici come vivessero la loro esperienza su facebook e che cosa si aspettassero. Premetto che pochi hanno risposto e la domanda l’ho posta a politici di diverso colore. Molto hanno risposto che erano su facebook per capire cos’è, non tanto per usarlo, un pò a voler verificare la moda del momento. Altri invece hanno colto un aspetto interessante, cioè che con facebook, in particolare col web, certe distanze si riducono, ci si da del “tu” subito e si va subito al sodo con domande precise e devo dire che questo mi ha un pò sollevato. Perchè in effetti è vero, se provassimo a contattare un politico attraverso i canali tradizionali possiamo star certi che non risponderà e se lo farà passera del tempo, ma tantissimo tempo. E solo uno tra quelli interpellati, nella persona di David Sassoli, ha risposto che usa facebook anche per far conoscere la sua attività politica e che gestisce le sue pagine (due e no fanpage) personalmente alla sera tardi, perchè dice di voler creare un rapporto diretto che poi deve sfociare in una attività di coinvolgimento piena. Devo dire che sottoscrivo questi intenti e mi auguro però che non sia il solo. Sapere che Formigoni o Vendola oggi sono molto attivi fa ben sperare, ma la prova sul web più dura arriverà poi. Ce la faranno? Ne dubito, aspetto in’indagine proprio sul dopo elezioni. Chissà che sorprese, quindi conferme.
(credits: lastampa.it, dagcom.com)
Per non parlare dei giochi flash. 😀
Roberto Uboldi ne ha pubblicato uno spassosissimo con Tosi e Zaia:
http://robertouboldi.it/box/gioco-flash-verona-citta-dei-rifiuti.html
Devo dire una vera opera d’arte 🙂 🙂