Le modifiche alla privacy della Apple con iOS 14.5 hanno avuto un impatto sui social media considerevole. Un report del FT lo quantifica in quasi 10 miliardi di dollari. E Facebook è quello che ha perso di più.
Le modifiche alla privacy che Apple con iOS 14.5, e continueranno anche con iOS 15.2, ha recentemente apportato hanno tenuto banco nelle ultime trimestrali. In tanti attendevano di sapere qual fosse stato l’impatto sui social media e le risposte, appunto, non si sono fatte attendere. Come abbiamo visto, Facebook, Snapchat, e anche YouTube, hanno riscontrato una contrazione nelle entrate pubblicitarie negli ultimi tre mesi, proprio in conseguenza alle modifiche del colosso di Cupertino. Un impatto negativo, anche se minore rispetto alle altre piattaforme, lo ha fatto registrare anche Twitter. Ma in concreto, qual è stato l’impatto sui social media?
A rispondere a questa domanda ci ha pensato il Financial Times che in un recente rapporto quantifica le perdite nelle entrate pubblicitarie di Snapchat, Facebook, Twitter e YouTube in 9,85 miliardi di dollari, quasi 10 miliardi in sostanza.
A farne maggiormente le spese è stato Facebook, anche in relazione alle sue dimensioni, essendo la piattaforma social media più frequentata con 2,91 miliardi di utenti. Infatti, il report di FT rileva che quasi 8 miliardi dei quasi 10 relativi alle mancate entrate sono proprio i soldi che ha perso la società di Mark Zuckerberg. Ecco perché Facebook ha lungamente protestato contro le modifiche della Apple, cercando anche, senza successo, una qualche forma di trattativa. Ricorderete quando Facebook acquistò pagine sui giornali, anche su FT, dicendo di battersi per le Piccole e Medie Imprese.
Ebbene, Facebook di fronte a questi risultati si è trovata costretta ad ammettere che, in effetti, “l’accuratezza del targeting è diminuita e, in relazione a questo, i costi per i nostri inserzionisti sono aumentati“. Queste ultime sono le parole di Sheryl Sandberg, COO di Facebook, o meglio, Meta.
Questo significa che gli inserzionisti cominciano a guardarsi intorno alla ricerca di altre piattaforme in grado di soddisfare le loro esigenze, dal punto di vista del targeting e dei costi. E ovviamente la piattaforma a cui tutti guardano in questo momento è TikTok.
Sorride, almeno in parte Twitter perché, come abbiamo visto, l’impatto delle modifiche Apple sulle entrate pubblicitarie non vi è stato, anzi, le entrate sono pure aumentate in piccola parte. Questo perché Twitter si difende grazie al brand advertising, puntando decisamente, a differenza di Facebook, sulla pubblicità della marca.
Insomma, la mossa di Apple costringerà le piattaforme social media di ricercare altre forme di entrate e le aziende inserzioniste dovranno cercare altri strumenti. Le due cose non sono realizzabili in poco tempo, serve ideare, progettare e sperimentare nuove strade, tutte operazioni che richiedono tempo. E intanto le piattaforme continueranno a perdere soldi e le aziende troveranno ancora difficoltà.
Oltre quindi ad investire di più su dispositivi Android, l’alternativa sarebbe quella di investire nel business pubblicitario della Apple, che comunque raccoglie i dati degli utenti allo stesso modo di come fanno le app di terze parti, oppure guardare altrove.
Vedremo sempre di più crescere il fenomeno della Creator Economy, con strumenti che permetteranno ai creator di dare vita a momenti esclusivi a pagamento e alle piattaforme di diversificare le loro entrate.
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