Facebook ha annunciato che da oggi Messenger Kids sarà disponibile in più di 70 paesi, per lo più in America Latina e Asia. L’app di messaggistica e di video chiamate vuole presentarsi come strumento per i più giovani in questa pandemia da Coronavirus con nuove funzionalità.
Come già saprete, Messenger Kids venne lanciata nel 2017, limitatamente negli Usa, in Canada venne lanciata nel 2018. L’app è un servizio di messaggistica e di videochiamate pensate per gli utenti minori, per accedervi basta avere 13 anni. E oggi Facebook annuncia che l’app viene lanciata in più di 70 paesi nel mondo, per lo più localizzati in America Latina e in Asia. La società di Mark Zuckerberg, nel comunicato di lancio a firma di Antigone Davis, responsabile della sicurezza di Facebook, fa sapere che l’app si propone come strumento per i più giovani come strumento per restare in contatto in questa pandemia da Coronavirus. Infatti, vengono ora aggiunte nuove funzionalità pensate per questo periodo.
L’app viene scaricata sull’utente di almeno 13 anni, ma sempre con la supervisione dei genitori, infatti, uno o entrambi i genitori possono poi monitorare l’app direttamente dal proprio account Facebook. Una situazione che comunque non ha evitato polemiche legate alla privacy e sull’uso dell’app gà in così giovane età. Dopo il primo lancio, si scoprì poi che molti degli esperti che venivano citati per giustificare la bontà dell’app erano stati finanziati direttamente da Menlo Park.
Ora l’app s presenta con delle novità, prima tra tutte quella che viene definita “Supervised Friending“, amicizia controllata, che permette ai giovani utenti di accettare, rifiutare e rimuovere i contatti attraverso l’app. Prima di questa funzionalità erano i giovani ad accettare o rifiutare contatti. Anche se, va aggiunto, i genitori possono comunque controllare i contatti accettati dal figlio e anche rifiutare.
Altra novità è connettere i giovani utenti a gruppi. In pratica, l’intento è quello di proporre una sorta di esperienza simile a quella della scuola, creando gruppi dove ci siano alunn e insegnanti. Ad approvare i contatti degli adulti, gli insegnanti, ci saranno i genitori che provvederanno a creare il contatto tra il loro figlio e gli insegnanti. Un contatto che dovrebbe essere comunque facilitato dalla conoscenza diretta e il contatto con i minori sarà solo quello permesso dai genitori. Questa nuova funzionalità viene da subito resa disponibile negli Usa e poi via via negli altri nuovi paesi nel corso delle prossime settimane.
Terza novità è quella che consente ai genitori di rendere il nome e la foto profilo del figlio visibile ad una cerchia ristretta di contatti che include gli amici dei contatti dei loro figli, i figli degli amici dei contatti dei genitori che ovviamente hanno anche Messenger Kids e, infine, i figli delle persone che i genitori a loro volta inviteranno a scaricare l’app in questione. Sembra complesso, ma ci pare, comunque, che questo rendere visibile l’account del proprio figlio ad una platea di contatti sempre più vasta possa essere comunque un rischio.
Nel presentare il nuovo lancio e le nuove funzionalità, Facebook specifica che il tutto è stato pensato insieme all’associazione Youth Advisors, associazione specializzata nella consulenza sulla sicurezza dei bambini e su media.
Ora, l’intento di Facebook è, come detto all’inizio, d presentare Messenger Kids come uno strumento per far sentire i propri figli più vicini ai loro amici e ai loro compagni di scuola in questo periodo di pandemia da Coronavirus, per via delle scuole chiuse. Infatti, la novit è quella di sfruttare questo momento in cui i bambini sono costretti a restare a casa per offrire loro uno strumento utile anche per le loro lezioni, come nel caso dei gruppi tra alunni e insegnanti. Anche se da questo punto di vista ci sono soluzioni più specifiche, come Google Classroom, ad esempio.
Il vero obiettivo di Facebook è quello di puntare sui giovani utenti, creando un’esperienza più vicina alle loro esigenze di adesso, costruendo il terreno per una futura confluenza nella piattaforma più estesa, con la speranza che quest utenti continuino in futuro ad usare Facebook. Anche se, comunque, questo resta un modo per raccogliere dati sugli utenti.
In Itala ancora non è disponibile e, al momento, non è dato sapere di più. Ma è molto probabile che questa app venga lanciata in Europa nei prossimi mesi e in quel momento scopriremo cosa ne pensa anche il nostro Garante sulle Privacy.