Puntuale come sempre, arriva il resoconto di We Are Social che ci offre una bella panoramica, digital e social, sul nostro paese. Tanti i dati interessanti, come quello relativo alla popolazione italiana sui social media che è di 35 milioni di utenti, in crescita di circa il 3% rispetto allo scorso anno. In leggero calo il tempo speso sui social media ora di 1 ora e 51 minuti. WhatsApp scalza Facebook in termini di utilizzo.
E arriva, puntuale come sempre, lo studio Digital 2019 di We Are Asocial, insieme a Hootsuite, una delle indagini globali più complete molto attese per la ricchezza di informazioni che offre. Come sempre facciamo, essendo un documento molto ampio, e dettagliato, qui vogliamo fornirvi quelle che per noi sono i dettagli più interessanti che riguardano l’ampio panorama dedicato all’Italia. Ci concentreremo quindi molto nell’osservare come è cambiato in un anno l’atteggiamento degli utenti italiani verso i social media, che restano comunque sempre molto amati
Iniziamo subito col dire che, come già sottolineato in altre occasioni, è cresciuta la penetrazione internet nel nostro paese nel 2018, anche se, a guardare anche questi dati, i numeri forniti da più parti sono un po’ discordanti. In ogni caso, va sottolineata questa crescita che, se guardata da certi punti di vista, è ancora molto lontana rispetto ad altri paesi del nord Europa. Lo studio in questione riporta una popolazione italiana Internet di 54,8 milioni di italiani, con una penetrazione del 92%. Un dato che va molto oltre rispetto a quello fornito da Agcom e da Audiweb che restano intorno al 71% di penetrazione con una popolazione internet intorno a 41/42 milioni di utenti.
Dal punto di vista della frequenza, l’88% della popolazione si connette a Internet ogni giorno, mentre l’11% lo fa solo una volta alla settimana. E cosa fanno gli utenti su Internet? Il 92% guarda contenuti video; dato interessante il 16% dichiara di connettersi a Internet per giocare e l’11% per guardare altri che giocano. Il 30% degli utenti internet italiani dichiara di servirsi della ricerca vocale, fenomeno che vedremo prendere piede sempre di più nel nostro paese. Curioso il dato relativo al “ride hailing”, ossia la ricerca di un’auto o di un’auto con conducente, ne fa uso il 3,8% della popolazione internet.
I Social Media in Italia, nel 2019
Ma vediamo ora la parte che sicuramente interessa di più e che tutti attendevano ed è la parte dedicata ai social media in Italia. Sono dati che ci accompagneranno lungo tutto il 2019, anche se, come sempre facciamo qui sul nostro blog, cerchiamo di integrarli nel corso dell’anno con altri dati che vengono aggiornati man mano.
Iniziamo col dire che, rispetto allo scorso anno, la popolazione italiana sui social media cresce ed arriva ad essere di 35 milioni di utenti. Anche se, va detto, cresce ma solo in misura modesta: solo il 2,9%, vale a dire 1 milione di utenti in più (il 59% della popolazione internet). Dato interessante che volevamo segnalare è che di 1 milione cresce anche la popolazione social media italiana da mobile, nel 2018 erano 30 milioni, adesso sono 31 milioni.
Ma media delle piattaforme social media usate dagli utenti italiani è di 7,4 per persona e solo l’11% usa questi strumenti per lavoro. Il tempo medio trascorso sui social media dagli utenti italiani è leggermente in calo rispetto allo scorso anno. Il dato aggiornato riporta un tempo media di 1 ora e 51 minuti, mentre il tempo medio registrato lo scorso anno era di 1 ora e 53 (dato a sua volta in calo rispetto all’anno precedente). Il dato si spiega, forse, per il fatto che gli utenti adesso hanno a disposizione più piattaforme su cui suddividere il loro tempo a disposizione. Ma si parla sempre di circa due ore di media al giorno.
E adesso vediamo quali sono queste piattaforme su cui gli italiani trascorrono circa 60 ore al mese.
Il grafico che vediamo ci mostra subito una novità rispetto allo scorso anno, e cioè che al secondo posto WhatsApp scalza addirittura Facebook. Stiamo parlando delle piattaforme più usate, non sorprende quindi questo dato. La piattaforma più usata dagli italiani resta, anche rispetto al dato dello scorso anno, sempre YouTube e dimostra pienamente il dato di cui parlavamo prima, cioè del fatto che il 92% degli italiani su internet guarda contenuti video.
Un balzo in avanti lo fa registrate anche Instagram, e restiamo sempre nella grande famiglia Facebook, che rispetto allo scorso anno supera Messenger, 55% contro 54% in termini di utilizzo.
Ma il salto più interessante, conoscendo bene la storia di questa piattaforma, lo fa registrare Twitter che in un solo anno, sempre in termini di utilizzo, si porta alle spalle di Messenger. Un dato incoraggiante questo per la piattaforma da 280 caratteri che nelle ultime settimane ha avviato un ampio processo di aggiornamenti, la maggior parte dei quali sono tuttora in fase di test per un pubblico ristretto. Vedremo poi il prossimo anno se queste innovazioni sulla piattaforma otterranno l’effetto sperato, cioè quello di aumentare la base utenti e anche in coinvolgimento sulla piattaforma.
Alle spalle di Twitter troviamo LinkedIn che recupera terreno rispetto a Skype. Interessante il balzo in avanti di Pinterest che cresce in termini di utilizzo in un anno del 9%, un dato questo che è molto in linea con quanto rilevato di recente dall’Osservatorio dell’Agcom. Dietro resiste anche Snapchat che si piazza davanti a piattaforme che non erano menzionate lo scorso anno come WeChat, Twitch, Badoo, Reddit e Viber.
Avrete certamente notato l’assenza di Google + che è ormai prossimo alla pensione, infatti la notizia è che dal prossimo 2 aprile di quest’anno la piattaforma non sarà più attiva.
Qualche parola, in chiusura di questo nostro commento allo studio di We Are Social, e Hootsuite, Digital 2019, è dedicata a questa slide che non era presente lo scorso anno e che, siamo sicuri, interesserà molto i marketer che stanno leggendo questo post. Riguarda l’audience delle singole piattaforme più usate, un dato che torna utile a chi deve programmare delle campagne e studiare strategie social. Da un primo sguardo, come ovvio sono dati interessanti, all’interno dello studio trovate poi una panoramica molto più dettagliata che vi consigliamo di consultare e conservare. Come potete notare per Facebook e Instagram i dati che altre agenzie o enti hanno fornito corrispondono all’audience rilevata anche da questo studio, notate come la presenza maschile femminile sia quasi in parità sulle due piattaforme. Ci incuriosisce, invece, il dato relativo a Twitter che viene dato qui con una audience di 2,35 milioni di utenti, molto al di sotto di quanto rilevato di recente anche da Agcom che da una audience almeno quattro volte più ampia. E qui viene registrata una presenta maschile superiore a quella femminile, 68% contro il 32%, etichettando quindi Twitter come una piattaforma preferita dagli utenti uomini. Se questo è vero, non convince l’audience e non convince nemmeno la distribuzione tra maschi e femmine. Il grosso problema è che non vi è modo di stabilire, in questo caso, quali siano dati che possano avvicinarsi al dato reale, soprattutto perchè Twitter non ha mai fornito un dato relativo agli utenti registrati più dettagliato. Anche perchè l’advertising per Twitter risulta ancora un punto debole.
Interessante, e molto, il dato relativo a LinkedIn con una audience di 12 milioni, dato il linea anche con quelli di Agcom, con una presenza maschile del 53% e femminile del 47%.
Ecco, queste le nostre considerazioni su Digital 2019 che vi consigliamo di scaricare e consultare. E ci piacerebbe sapere cosa ne pensate, lasciate quindi un commento qui in basso oppure partecipate alle conversazioni sui nostri canali social.
[…] perplessità resta. Il primo dato non chiaro riguarda il numero di utenti Internet italiani attivi. Lo scorso anno il report ci indicava che questo numero era di 54,8 milioni, un dato che avevamo sottolineato allora essere molto alto rispetto ad altre stime che indicava una […]