La settimana che sta per terminare è stata sui social media caratterizzata, ovviamente, dalle elezioni Usa. Non ci sono grandi novità quindi, a parte quella di WhatsApp, il contatore dei follower per i creator su Snapchat, la “soffiata” che riguarda Instagram e il nuovo layout di LinkedIn.
Settimana caratterizzata dalle elezioni Usa (di cui ancora, a distanza di quattro giorni non si conosce il nome del 46° presidente degli Stati Uniti d’America) quella che sta per terminare sui Social Media. Ovviamente in questo frangente le piattaforme sono state al centro del dibattito e hanno svolto, come sempre del resto, il ruolo informativo che gli compete.
E per questo ruolo, anche per evitare gli errori fatti nel 2016, Facebook e Twitter in particolare hanno messo in campo una serie di strumenti per evitare la diffusione di disinformazione e di notizie false, per evitare, quindi, che le piattaforme si trovassero ancora una volta a fungere da megafono per tutti coloro che avessero interessa ad usarle in questo senso.
Facebook pubblicherà il nome del presidente con una notifica
La notizia si in questi giorni e ha a he fare proprio con il ritardo che sta caratterizzando le operazioni di conteggio dei voti, soprattutto in quelli che sono definiti gli stati chiave, dove appunto il divario dei candidati è molto ridotto. Facebook pubblicherà il nome del presidente eletto nella parte alta dell’app, con una notifica. Lo stesso avverrà su Instagram. La pubblicazione del nome del nuovo presidente Usa si baserà su delle fonti specifiche, come ABC News, CBS News, Fox News, NBC News, CNN, The Associated Press e Reuters.
Twitter alle prese con i deliri di Steve Bannon e di Donald Trump
Anche per Twitter questa non è stata una settimana semplice. Più volte la piattaforma è dovuta intervenire nell’apporre l’etichetta grigia ai vari tweet di Donald Trump, etichetta che viene apposta nel momento in cui il contenuto viene ritenuto controverso e fuorviante. In questo modo, il tweet non può essere condiviso come qualsiasi altro tweet, ma può solo essere retwittato con citazione obbligatoria. Ossia, chi volesse condividerlo in questo unico modo, si prende la responsabilità di diffondere disinformazione. E non compare il numero delle volte in cui il tweet viene condiviso.
La piattaforma è intervenuta anche per evidenziare le varie disinformazioni che dall’account di Donald Trump sono state twittae mentre il presidente ribadiva, in sostanza, di non voler concedere la vittoria a Biden e di continuare a parlare di brogli e truffa senza averne le prove. Ed intervenuta anche per disattivare l’account di Steve Bannon che aveva incitato alla violenza, scrivendo di voler “tagliare la testa” al dottor Fauci, consulente per il Covid-19 della amministrazione Trump. Lo stesso ha fatto YouTube chiudendo il suo account.
I messaggi effimeri arrivano su WhatsApp
Nel corso di questo mrse sara possibile attivare i messaggi effimeri su WhatsApp. Si tratta di messaggi che, se attivati, scompariranno nel giro di 7 giorni:
WhatsApp, ecco i messaggi effimeri che scompaiono entro 7 giorni
Il contatore dei follower per i creator di Snapchat
Snapchat per la prima volta offre ai suoi creator a possibilità di pubblicare un dato numerico, ed è quello che riguarda il numero dei follower. Il dato può essere attivato, o disattivato, direttamente dallo stesso creator dalle impostazioni dell’app.
Wow! I can add my subscriber count to my public Snapchat profile now. pic.twitter.com/fjtiNFMTLk
— Mike Metzler (@MTZLER) November 3, 2020
I profili creator sono stati lanciati dall’app nel mese di settembre di quest’anno, un modo per permettere gli utenti di poter gestire la propria area al fine di lavorare con le aziende. Di conseguenza, il dato del numero dei follower è diventato fondamentale, utile per i creator per dimostrare il loro “peso” alle aziende.
Il nuovo layout di LinkedIn arriva in Italia
Annunciato a settembre di quest’anno, dopo qualche settimana il nuovo layout di LinkedIn è visibile anche per gli utenti italiani. Un layout che si apprezza forse più da nobile he da desktop, con un blu che strizza l’occhi ad altre piattaforme. Però, c’è da dire che l’esperienza utente è migliorata, specie, per quello che abbiamo notato, per la sezione ricerca. Adesso più ordinata e intuitiva, divisa per sezioni.
LinkedIn oggi conta 700 milioni di utenti, quella italiana è una delle prima dieci community al mondo, dove ogni minuto 3 persone trovano una opportunità professionale. E poi, sono già 2,5 milioni gli utenti che hanno adottato all’interno del loro profilo “Open to Work”, un modo per evidenziare di essere alla ricerca di lavoro, una modalità che ha permesso agli utenti di ricevere il 40% di messaggi da reclutatori e il 20% in più di messaggi dalla community.
Instagram prova dare vita alle interazioni nelle Stories senza messaggi
Diciamolo subito, non ci sono conferme ufficiali rispetto a questa che, più che novità, va considerata come una “soffiata”. E quindi non vi è certezza che possa vedere la luce un giorno sull’app.
#Instagram is working on the ability to react to Stories without sending a message 👀 pic.twitter.com/Sl8saTpWzi
— Alessandro Paluzzi (@alex193a) October 30, 2020
Ci riferiamo alla possibilità di poter interagire con le Stories su Instagram, ma senza per forza passare dai DM, come avviene adesso. In pratica, Instagram potrebbe lasciare la possibilità agli utenti di interagire con le Stories cliccando sull’icona delle faccine che potrebbe comparire prima di quella dei DM. In questo modo, l’interazione non andrebbe ad incanalarsi in una conversazione privata, ma sarebbe pubblica. E in che modo questo influirà sulla visibilità del contenuto? L’algoritmo considererà quindi il maggior numero di faccine ottenute per evidenziare una Storia? Ovviamente sono solo alcune domande che sorgono spontanee. E voi che ne pensate?
Ecco, questo era il nostro piccolo resoconto della settimana sui social media per come l’abbiamo vista noi. Se avete altre segnalazioni, noi siamo qui oppure segnalatele attraverso i nostri canali social media.