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Se Instagram Stories adesso mette in crisi Snapchat

Quello che forse tutti non immaginavano sta invece accadendo. Secondo quanto riporta TechCrunch, Snapchat comincia ad avvertire gli effetti di Instagram Stories con un calo delle visualizzazioni fino al 40%. Gli effetti si estendono poi ad un calo delle condivisioni e ad un calo del download dell’applicazione negli Usa.

E se Snapchat entrasse in crisi per via di Instagram Stories? In effetti, non tutti immaginavano, all’indomani del lancio della opzione che di fatto riprende le Stories di Snapchat, che uno scenario del genere si sarebbe potuto verificare prima o poi. E invece pare che questo stia accadendo in un momento moloto delicato per Snapchat, ormai prossimo alla IPO nel prossimo mese di marzo. Immediatamente il lancio della funzionalità avevamo previsto che quella fosse una buona mossa che avrebbe permesso ad Instagram di agganciare nuove utenti e quini di crescere, quello che in effetti sta accadendo.

Allora, secondo quanto riportato da TechCrunch, che ha lavorato incrociando vari dati su questo, Snapchat starebbe adesso soffrendo gli effetti del lancio di Instagram Stories, effetti che si traducono in un calo delle visualizzazioni dal 15% fino al 40%. E se ricordate bene, Snapchat contava proprio sul punto di forza delle visualizzazioni che nel maggio scorso arrivavano a 10 miliardi al giorno proprio grazie alla modalità Stories. Un calo evidente, come scrive TechCrunch riportando anche fonti interne all’azienda che volutamente vogliono restare anonime, lo si è registrato attorno al 20-30%, nel periodo che va da agosto 2016 a gennaio 2017. Agosto 2016 è proprio il mese in cui venne lanciato Instagran Stories, quindi tutto torna.

instagram stories crisi snapchat

Da agosto a novembre 2016 le visualizzazioni uniche sono calate del 40%, secondo i dati che rivela Delmondo. TheAmplify poi riporta un maggiore tasso di apertura di Instagram Stories del 28% contro Snapchat. Ma gli effetti di questa che possiamo definire “crisi” di Snapchat si evidenziano anche nel download dell’app, infatti App Annie riporta un calo fino all’11esima posizione tra le app più scaricate, dopo essere arrivata in terza posizione.

In aggiunta a tutto questo, c’è anche da considerare che Snapchat ha rimosso la funzionalità “Auto-advance” il 7 ottobre scorso, in questo modo gli utenti non possono più visualizzare le proprie Storie in lista, essendo costretti poi a farlo manualmente. Anche questo potrebbe aver influito a rendere meno appetibile Snapchat per gli utenti, preferendo usare, a quel punto, Instagram Stories. Una star di Vine (l’app che Twitter ha provveduto a chiudere in queste settimane) ha dichiarato che le visualizzazioni delle sue Storie su Snapchat sono passate, tra agosto 2016 e gennaio 2017, da 150 mila a 90 mila.

Intanto Instagram Stories ha continuato a crescere, arrivando a contare 150 milioni di utenti attivi dal momento del suo lancio. Un dato che di fatto va a coincidere con il calo visto su Snapchat. Quindi, quello che avevamo previsto ad agosto, immediatamente dopo il lancio di Instagram Stories, si sta verificando, e cioè che in fin dei conti è stata una buona idea. Avevamo previsto infatti che Instagram aveva bisongo di agganciare nuove fasce di utenti, specie i Millennials. Non conosciamo adesso dati che possano dimostrare anche questo, però l’andamento generale della funzionalità e i dati in calo di Snapchat sembramo proprio confermare quella nostra previsione.

Facebook come sempre cerca di accentrare al suo interno sempre più esperienze, anche attraverso applicazioni si sua proprietà come è appunto Instagram. Di conseguenza, ha la forza per poter adottare e rendere proprie anche soluzioni viste altrove, potendo contare su un alto numero di utenti pronti a seguire queste integrazioni. Ed è quello che è successo in questa occasione, e non sarà certamente l’ultima. Facebook punta ad essere un moltiplicatore di esperienze, da fare tutte interno a questo grande ecosistema che non si limita più ad essere solo e soltanto un social network.

A vedere come sono andate le cose, forse Evan Spiegel avrebbe fatto bene ad accettare i 3 miliardi di dollari che Mark Zuckerberg gli aveva offerto per acquistare Snapchat, o no?

[l’immagine di copertina è di TechCrunch, nel caso in cui il legittimo proprietario lo richiedesse, verrà immediatamente rimossa]

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Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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