back to top

Il doodle di Google per il Martin Luther King Day

Oggi negli Stati Uniti si festeggia il Martin Luther King Day, che cade il terzo martedì del mese di gennaio. E in questa occasione Google ha realizzato un doodle, visibile solo negli Usa, che riprende il celebre discorso del reverendo del 1963 “I Have a Dream

Martin Luther King Day - Google Doodle

Oggi, 17 gennaio 2012, negli Stati Uniti si celebra il Martin Luther King Day ed è festa nazionale, come ogni anno ormai da 26 anni a questa parte. La festa cade il terzo martedì del mese di gennaio e Google, come da consuetudine, celebra l’evento con un doodle visibile però solo nella versione americana del sito. Il doodle riprende una frase dal celebre discorso che il reverendo Martin Luther King fece nel 1963 in occasione della Marcia su Washington.

Martin Luther King "i have a dream", Washington 1963

 

Sapete che amiamo sempre proporvi i doodle di Google, perchè sempre capaci di attirare l’attenzione su fatti e personaggi della nostra storia. Ecco perchè oggi vi proponiamo anche questo, sebbene non visibile nella versione italiana, ma pur sempre meritevole della nostra e della vostra attenzione. Certo, come diciamo sempre, e soprattutto in un’occasione come questa, non ci vuole certo un doodle, uno scarabocchio, per farci ricordare certi eventi e certi personaggi che meritano ben altro tipo di celebrazioni, ma anche occasioni come queste e soprattutto sulla rete sono momenti per approfondire, per riflettere e per sperare.

 

Sperare come era la speranza di Martin Luther King “di vedere un giorno i nostri figli non più giudicati per il colore della loro pelle“, ma vogliamo dare un significato anche nostro a questo bisogno di Speranza, come quello di non vedere limitata la libertà di espressione, una libertà essenziale sempre più spesso minacciata attraverso operazioni non troppo chiare, basate su principi anche condivisibili, ma sviluppati nella maniera più sbagliata. 

Martin Luther King ha ispirato milioni di persone, di giovani, di artisti , di politici, di uomini di cultura ai principi della non violenza e della pace tra i popoli. E se guardiamo bene all’oggi, una parte di quel sogno si è avverato. Barack Obama è il primo presidente nero della storia degli Stai Uniti d’America e credo che se avessero chiesto allo stesso reverendo nel 1963 che 45 anni dopo ci sarebbe stato un presidente afro-americano, sembrerà strano, ma non ci avrebbe creduto nemmeno lui.

 

Franz Russo
Franz Russo
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
La tua iscrizione non può essere convalidata.
La tua iscrizione è avvenuta correttamente.

InTime Blog Newsletter

Abbonati alla newsletter e resta aggiornato su articoli e approfondimenti 

Utilizziamo Brevo come piattaforma di marketing. Inviando questo modulo, accetti che i dati personali da te forniti vengano trasferiti a Brevo per il trattamento in conformità all'Informativa sulla privacy di Brevo.

Scrivimi

Se ti piace quello che scrivo e se vuoi conoscermi meglio, clicca il bottone qui di fianco.

1 commento

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Ultimi articoli

InTime Podcast

spot_img

Articoli correlati
Related

Ci informiamo sui social media, ma non ci fidiamo

I social media hanno superato la TV come mezzo principale per informarsi, ma la fiducia verso queste piattaforme è molto bassa. Il rapporto AGCOM ci restituisce la fotografia di una informazione debole e la conferma dell'algoritmo del proprietario.

Fiducia digitale degli utenti in calo, fanno peggio i social media

Digital Trust Index 2025 di Thales mostra un calo nella fiducia digitale: se le banche sono al 44%, i social sono al 4%. 82% abbandona brand per dati a rischio.

Meta AI arriva anche in Italia, la IA cambia i social media

Meta AI debutta in Europa e Italia, precisamente in 41 paesi. Integra le piattaforme Meta senza usare dati utenti. Segna l’evoluzione dei social media.

Community Notes di Meta, al via il test negli Usa

Community Notes fa il suo debutto sulle piattaforme Meta, per ora solo in fase di test negli Usa. Il modello è analogo a quello adottato sulla piattaforma X. Esempio di partecipazione collettiva che potrebbe comportare molti rischi.