Il Safer Internet Day è la giornata internazionale di sensibilizzazione per i rischi della rete, #SID2017, e a vedere i dati del “Microsoft Digital Civility Index” i rischi sono tanti e sono ancora tante le persone che purtroppo vi incorrono. Il 65% delle persone è vittima di uno dei principali rischi individuati e il 58% afferma di aver incontrato dal vivo l’autore di una minaccia online.
Oggi 7 febbraio 2017 è la giornata internazionale di sensibilizzazione per i rischi della rete, #SID2017, una giornata particolare che impone si una riflessione vera ma anche che forse servirebbe più di una giornata. La Rete è un luogo dove le persone si informano, arricchiscono le proprie competenze, si incontrano, costruiscono relazioni, ma è anche un luogo dove esistono dei rischi, tanti per la verità. E le persone più esposte sono i più giovani, anche se da questo punto di vista il problema è vasto e riguarda davvero tutti.
Del fatto che i rischi sono tanti e che sono ancira tante le persone che vi incorrono, e ne sono vittime, ce lo dimostra lo studio “Microsoft Digital Civility Index” di Microsoft, una ricerca analizza le attitudini e le percezioni degli adolescenti e degli adulti in 14 Paesi, rispetto all’educazione civica digitale e alla sicurezza online. I risultati sono stati presentati oggi a Roma in un incontro organizzato da Microsoft Italia e Fondazione Mondo Digitale, al quale hanno preso parte anche De Agostini Scuola e Polizia Postale e delle Comunicazioni, con il patrocinio dell’Assessorato Roma Semplice. All’incontro erano presenti anche 250 studenti insieme a studenti di varie scuole.
La ricerca ha preso in esame l’esposizione degli intervistati a 17 rischi online in quattro aree: comportamento, reputazione, invadenze sessuali e personali. Il dato che emerge e che rende bene l’idea della situazione a cui siamo di fronte è che il 51% delle persone ha dichiarato di aver incontrato dal vivo l’autore di una minaccia online, percentuale che arriva al 58% tra i più giovani.
Il 65% degli intervistati dichiara di essere stato vittima di almeno uno dei principali rischi online, in particolare di contatti indesiderati (43%) e molestie (41%). La percentuale sale al fino al 78% se si includono anche esperienze di amici e familiari. Il 62% degli intervistati ha inoltre dichiarato di non sapere dove trovare aiuto quando si imbatte in un rischio online, mentre il 48% dei giovani ha dichiarato di sapere a chi rivolgersi in caso di necessità.
La ricerca ci presenta anche dei dati su quelle che sono le conseguenze che i rischi della Rete comportano sulle persone. Ebbene, oltre ad un generale aumento del livello di stress, lo dichiara il 23%, la ricerca evidenzia che :
- il 30% degli intervistati dice di aver perso fiducia nelle persone nella vita reale
- il 18% ha perso un amico
- il 42% ha ristretto le impostazioni relative alla privacy sui social media
- il 21% ha ridotto la condivisione di informazioni personali.
Di fronte ad una situazione del genere è necessario intensificare gli sforzi verso una maggiore divulgazione e informazione su quelli che sono i rischi della Rete. Sconforta che ci siano ancora persone, il 62%, che dichiara di non sapere a chi rivolgersi. E non è solo un problema che riguarda i più giovani, ma tutti. Ecco perchè serve che il Safer Internet Day duri più di una semplice giornata, deve diventare un’attività costante perchè quanto meno si possa arrivare ad una maggiore consapevolezza dei rischi che si corrono.