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Huawei Italia, un ecosistema 5G per sviluppare le smart city

Quale sarà il futuro delle smart city nella fase post Covid-19? Grazie al 5G, Huawei Italia  intende realizzare un ecosistema per potenziarle, come ha ricordato Massimo Mazzocchini, Deputy General Manager dell’azienda presente in Italia da più di 15 anni.

Quale futuro per le #smartcity nella fase post Covid?

Le città connesse, grazie al 5G, possono essere un modello da seguire, specie in questa fase. La strategia del colosso cinese parte dalle ragioni, stipulando collaborazioni con gli enti pubblici e puntando su sette pilastri che vengono poi ad essere al centro dell’azione e implementati a seconda delle caratteristiche e delle esigenze del territorio, e sono: sanità, istruzione, energia, porti, servizi pubblici, trasporti e turismo.

5G, IoT, blockchain, Big Data, cloud e Intelligenza Artificiale sono le tecnologie chiave che guidano la trasformazione digitale e accelerano le smart city, secondo Huawei.

Huawei ha deciso di investire in Italia, ne è un esempio la Smart Operation Platform (SOP) realizzata nel Joint Innovation Center di Regione Sardegna, Huawei e CRS4, che rende Cagliari un modello avanzato di smart city, come ha ricordato al 5G Italy 2020 Massimo Mazzocchini, Deputy General Manager di Huawei Italia, disponendo di tecnologie avanzate, come AI e 5G, per la gestione dei parcheggi, la sicurezza e anche la gestione del porto (cosa che avviene anche a Barcellona) per la gestione del traffico all’interno del porto stesso e la sicurezza di tutti gli operatori.

huawei italia 5g smart city franzrusso.it

Mazzocchini ha anche ricordato come Huawei ha dato il suo contributo nella fase più acuta dell’emergenza sanitaria in Cina. A Wuhan ha realizzato una struttura ospedaliera altamente tecnologica ad-hoc e ha anche implementata una tecnologia che grazie all’AI alla voce è in grado di individuare lesioni polmonari in un paziente dall’analisi della voce.

Quello che punta a fare Huawei, nella fase post pandemia, è la realizzazione di un ecosistema, ponendosi come partner per attori pubblici e privati e come punto di riferimento per startup e PMI per lo sviluppo di app specifiche.

Tutta l’azione di Huawei riguardo alle smart city si basa su un vasto progetto di investimenti puntando sulle nuove tecnologie e sulla sicurezza, quindi la privacy dei cittadini. E poi puntare sullo sviluppo dell’energia “green” con l’obiettivo, anche in questo contesto, di costituire un ecosistema che metta in relazione cittadini, aziende, partner pubblici.

Chi è Massimo Mazzocchini, Deputy General Manager Huawei Italia

massimo mazzocchini huawei italia
Massimo Mazzocchini – Deputy General Manager Huawei Italia

Romano, laureato in Ingegneria Elettronica con specializzazione in Telecomunicazioni presso l’Università La Sapienza di Roma, Massimo Mazzocchini vanta ormai un’esperienza ventennale nel mondo delle telecomunicazioni. Inizia la sua carriera nel 2001 in Siemens e da allora ha ricoperto una vasta gamma di ruoli in ambiti quali vendite, con responsabilità di sviluppo sia business che partnership, e gestione aziendale. Dopo essere stato Vice President per l’area Mediterranea con funzione di Amministratore delegato di Nokia Italia per oltre 5 anni, da ottobre di quest’anno approda in Huawei Italia come Deputy General Manager di Huawei Italia, responsabile quindi dello sviluppo business di Huawei Italia tramite le relazioni con il mercato e le sinergie tra le diverse Business Unit, dell’allineamento delle strutture globali di Huawei per i rapporti istituzionali, del coordinamento delle iniziative di cyber security e dello sviluppo delle relazioni con gli stakeholder nazionali.

[In collaborazione con Huawei Italia]

Huawei italia collaborazioni

Franz Russo
Franz Russo
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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