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Facebook, test sulle cose in comune per suggerire nuovi amici tra i commenti

Secondo quanto riportato da CNET, Facebook starebbe testando negli Usa una modalità per suggerire nuove amicizie, tra i commenti, sulla base di ciò che si ha in comune. Infatti, commentando un post potrebbe capitare di conversare con qualche utente “non amico”. In questo modo Facebook farà apparire un’etichetta “cose in comune” che evidenzia ciò che è in comune, come la stessa città o la stessa scuola.

L’intento di Facebook è quello di fare in modo che tutti gli oltre 2,2 miliardi di utenti, in qualche modo, sia in contatto diretto. Come sapete, siamo soliti raccontare a Facebook quello che ci piace fare, quello che ci piace mangiare, dove viviamo, tutte informazioni che Facebook usa per veicolare messaggi pubblicitari più accurati. Ma ora Facebook, proprio per fare in modo che tutti gli utenti siano in contatto, ha pensato bene di usare quelle stesse informazioni per fare in modo che utenti ” non amici” possano diventarlo, proprio sulla base di quelle informazioni.

Secondo quanto riportato da CNET, che ha dato la notizia in esclusiva, Facebook negli Usa avrebbe iniziato un test per fare in modo che utenti “non amici” possano diventare “amici” sulla base delle informazioni condivise. Il test al momento prevede di far apparire un’etichetta “cose in comune” che metta in evidenza, appunto, le cose in comune. La sezione in cui avviene il test è quella dei commenti. Infatti, capita spesso di trovare a commentare un post e trovarsi a conversare con utenti con i quali non vi è un rapporto diretto, ma solo indiretto. Ecco, questa etichetta ha la funzione di far diventare quel rapporto da indiretto a diretto sulla base delle cose in comune, come ad esempio la città o la scuola che si frequenta.

facebook cose in comune etichetta franzrusso.it 2018

Quindi, se per caso state commentando un post insieme ad una persona con cui non avete rapporti di “amicizia”, ma siete entrambi di Bologna, Facebook farà apparire un’etichetta “Bologna” come città di provenienza in comune. Lo stesso avverrà se si fa parte dello stesso gruppo o se si lavora presso la stessa azienda.

facebook etichetta cose in comune cnet

Facebook ha confermato questo test, spiegando che si tratta di una modalità per fare in modo che nascono nuove connessioni tra gli utenti.

Sembra che questa modalità abbia anche l’obiettivo di alimentare connessioni tra persone che condividono gli stessi interessi per dare vita ad un uso della piattaforma ” più civile”. Evidenziando le cose in comune potrebbe facilitare forse un uso più sano di Facebook. Sarebbe una modalità alternativa a quella già esistente “persone che potresti conoscere” che si basa essenzialmente sulle persone con cui si è contatto. E non sempre i suggerimenti sono perfetti, infatti.

Al momento Facebook non ha fatto sapere se e quando questa etichetta “cose in comune” sarà in vigore sulla piattaforma a livello globale. Di certo, sarà un incentivo in più a commentare i post e quindi a vedere i cima al proprio feed i post più “discussi”, con l’obiettivo di mettere in contatto gli utenti. E il cerchio, in parte, si chiude.

E voi che ne pensate?

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[L’immagine di copertina è stata realizzata da @franzrusso, si prega di citare l’autore nelle eventuali condivisioni; se i proprietari dei loghi la ritenessero inopportuna sarà modificata o eliminata all’occorrenza]

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Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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