Ma Facebook può indurre depressione? L’infografica che vi proponiamo oggi è molto interessante e riassume uno studio realizzato da Help for Depression che ha intervistato 83 ragazze adolescenti. Risultato che comunicare tanto e troppo coi propri amici su Facebook a questa età può provocare ansia e depressione.
L’argomento è molto sentito perchè riguarda non solo una fascia di età molto giovane, ma anche perchè proprio a quell’età non si sono sviluppati ancora modelli di comunicazione tali da superare il dramma di ricevere solo commenti negativi oppure di non sapere interpretare ancora bene, se non in maniera eccessiva ed esagerata, un elevato numero di “like“. Dallo studio realizzato da Help for Depression si evince anche che la reazione positiva all’aggiornamento del proprio status su Facebook si manifesta attraverso il “like“, mentre la reazione negativa si manifesta attraverso i commenti. L’argomento comunque, ossia quale sia l’effetto dei Social Media sugli adolescenti è di grande attualità ed è anche molto delicato. Infatti l’argomento “Depressione da Facebook” fu introdotto per la prima volta da Pediatrics, rivista ufficiale dell’American Academy of Pediatrics, nell’aprile dello scorso anno per introdurre un problema relativo all’uso massiccio dei Social Media da parte degli adoloscenti.
Ma l’infografica evidenzia alcuni dati che vale la pena di osservare che riguardano molto da vicino anche gli adulti e dell’uso che essi fanno del popolare social network. Infatti molti dati raccolti possono valere anche per gli adulti che infatti amano usare, aggiornando il proprio status, parole come “Noi“, “Altri“, “Persone“,”Amici“, espressioni verbali più tendenti al presente, quindi per la maggior parte sono concetti positivi portati a coinvolgere anche. A differenza dei termini che si evincono dagli aggiornamenti di status da parte degli adolescenti, dove predominano termini come “Ansia“, “Paura“, “Io“, “Tristezza“, “Rabbia” ma anche “Musica”; insomma espressioni più portate alla negatività ma verrebbe da dire legate molto all’adamento umorale legato all’età che come si sa è molto altalenante. Non è così?
Altro dato interessante è che chi ha più amici sul proprio profilo tende a scrivere aggiornamenti di status più lunghi, parla più di sport e musica, parla meno di sè e della propria famiglia. E che, come già abbiamo detto, se si usano più parole o espressioni positive allora si ricevono molto “like”, mentre aggiornamenti che riportano stati d’animo negativi, ricevono molti più commenti.
E’ necessario dire che lungi dal pensare che Facebook l’uso di questo social network possa provocare depressione, è giusto chiedersi quale sia l’effetto che può avere sugli adolescenti. Allora la prima cosa che chiedo è cosa ne pensate e se i risultati raccolti da questo studio sono condivisibili o meno. Poi altro dato su cui riflettere, ma è un argomento che si aggiunge, un pò più frivolo se vogliamo, e se in effetti riscontrate anche voi questa formula: status positivo=”like” oppure status negativo=”commenti”. E’ veramente così? Raccontateci la vostra esperienza quotidiana con Facebook!