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Facebook, più del 25% degli utenti Usa ha cancellato l’app dal proprio smartphone

Data:

Gli effetti del caso Cambridge Analytica, l’esodo dei giovani, denotano per Facebook un periodo di difficoltà. A conferma di questo, l’ultima analisi del Pew Research Center, negli Usa, rileva che il 26% degli utenti ha cancellato l’app di Facebook dal proprio smartphone nell’ultimo anno. Il 54% dichiara di aver modificato le impostazioni della privacy.

Il 2018 per Facebook non è certamente un bell’anno. Dall’esplosione dello scandalo Cambridge Analytica al Russiagate, dall’esodo degli utenti più giovani dalla piattaforma alle continue problematiche legate alla gestione della privacy degli utenti, non si può dire che per Mark Zuckerberg sia un periodo tranquillo. Per non parlare dei problemi a Wall Street con le perdite degli ultimi giorni che sono coincise con le audizioni di Sheryl Sandberg, COO di Facebook e di Jack Dorsey, CEO di Twitter, presso il Senato americano. La stessa Sandberg ha ammesso quanto sia difficile per Facebook individuare account con il solo scopo di “inquinare” la piattaforma.

Questa doverosa premessa è stata fatta per introdurre quella che è poi la notizia in sè, ossia la pubblicazione dei dati dell’ultima analisi del Pew Research Center che delinea in maniera precisa quelle che possono essere indicate come dirette conseguenze di quello che abbiamo indicato in apertura di questo post.

facebook addio

L’analisi, effettuata nel periodo compreso tra il 29 maggio e l’11 giugno 2018 su un campione di utenti di età superiore ai 18 anni, rileva che il 26% degli utenti ha provveduto, nell’ultimo anno, ad eliminare l’app di Facebook dal proprio smartphone. Un dato che è molto significativo. Ma non è tutto.

facebook cancella app smartohone pew research center

Il 42% degli utenti intervistati, quindi più di 4 utenti su 10, hanno dichiarato di essersi presi una “pausa da Facebook”, per un periodo di diverse settimane. Il 54% degli utenti dichiara poi di aver modificato le impostazioni della privacy sulla piattaforma. Complessivamente, rileva il Pew Research Center, circa il 74% degli utenti Facebook dichiara di aver intrapreso almeno una di queste azioni appena descritte nell’ultimo anno.

L’analisi poi mette in luce atteggiamenti diversi in relazione all’età degli utenti. E quindi, il 44% degli utenti 18-29 anni ha provveduto a cancellare l’app dal proprio dispositivo nell’ultimo anno, una percentuale quindi più alta tra i giovani che giustifica l’esodo in corso. E’ poi una percentuale più bassa quella rilevata tra gli over 65, infatti solo il 12% ha provveduto a cancellare l’app di Facebook.

Come sapete, per affrontare lo scandalo Cambridge Analytica, nel pieno della sua potenza polemica, qualche mese fa Facebook ha ottimizzato in maniera notevole le impostazioni della privacy, rendendole più facilmente gestibili e rintracciabili. E ha anche reso più visibile la possibilità di poter scaricare i propri dati, effetti della GDPR. Ebbene, l’analisi rileva che solo il 9% degli utenti Usa ha provveduto a scaricare l’archivio dei propri dati. Il 47% di questi ha poi provveduto a cancellare Facebook dal proprio smartphone.

Insomma, ribadiamo quanto detto in apertura, per Facebook non è un bel periodo. Ieri il titolo ha perso ancora il 2,33% a Wall Street. E, parlando di esodo dei più giovani, abbiamo visto quanto questo fenomeno stia dffondendosi anche nel nostro paese.

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[L’immagine di copertina è stata realizzata da @franzrusso, si prega di citare l’autore nelle eventuali condivisioni; se i proprietari dei loghi la ritenessero inopportuna sarà modificata o eliminata all’occorrenza]

Franz Russo
Franz Russo
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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