Novità in casa Facebook, da oggi negli Usa è stata rilasciata una nuova app. Si chiama Facebook Moments e permette la condivisione delle immagini sincronizzandole con i vostri amici in modo privato. Tutto questo è possibile grazie al riconoscimento facciale e non è da escludersi un problema di privacy in Europa.
Novità in casa Facebook, è stata infatti rilasciata da oggi solo negli Usa (per il momento) una nuova app standalone (per iOS e Android) che proviene da quel laboratorio chiamato Facebook Creative, specializzato nello sviluppo di applicazioni autonome in modo da rendere più completa l’esperienza di Facebook. La novità si chiama Facebook Moments e permette la condivisione di immagini in maniera sincronizzata con i vostri amici. Tutto questo è reso possibile grazie al riconoscimento facciale che consente all’applicazione di riconoscere gli utenti, vostri amici, presenti nelle immagini, e condividerle con loro.
Per intenderci, quante volte vi sarà capitato (qualche anno fa, per la verità) di scattare foto con amici e sentirvi dire “non ti preoccupare, arrivo a casa e te la mando”, senza poi ricevere nulla. Nell’era dei Social Media tutto questo diventa molto più semplice perchè basta un “tag” e l’immagine viene condivisa con tutti i presenti. Ma non è proprio così, perché l’immagine in realtà viene condivisa in maniera pubblica. Ed ecco che allora gli sviluppatori di Facebook Creative hanno voluto realizzare un’app che superasse questo passaggio.
Infatti con Facebook Moments le immagini vengono condivise in cloud solo con le persone che effettivamente sono presenti nelle immagini, in modo sincronizzato. Così non si dirà più “non ti preoccupare che te la mando io”, infatti basta solo avere l’app e l’immagine viene condivisa subito.
Come già detto, tutto questo viene rese possibile da riconoscimento facciale, un elemento che in Europa potrebbe creare qualche problema in termini di privacy. La tecnologia utilizzata è quella di Face.com, la startup israeliana che venne acquisita da Facebook nel 2009 per 55 milioni di dollari. In ogni caso, ormai da diversi anni è possibile disattivare il tagging, semplicemente da questa pagina e gestire come e se gli utenti possono taggarvi.
L’applicazione sembra carina, in linea con la filosofia del Facebook Creative che è quella di arricchire l’esperienza su Facebook. Certo, per quanto riguarda l’Europa desterà qualche preoccupazione proprio l’elemento del riconoscimento facciale. E’ notizia di ieri che la Commissione per la Privacy del Belgio vuole portare Facebook in Tribunale per “continue violazione delle leggi sulla privacy anche a livello europeo”. In discussione vengono messi il modo in cui il social network traccia gli utenti attraverso i “like” e le condivisioni. Quello che in realtà si teme è che dal Belgio la questione possa poi allargarsi in altri paesi europei. E non è detto che non succeda.